Una decina di giorni fa scrissi della voce sintetizzata di Trenitalia, e il mio amico ed ex collega Ugo nei commenti ha risposto piccato che loro a Loquendo sanno bene queste cose, e bastava fare qualche prova online per accorgersene.
Che il TTS (text-to-speech) di Loquendo sia ottimo lo sapevo bene, considerando che da giovine neolaureato sono stato assunto nell’allora gruppo di riconoscimento della voce dello Cselt, e gli amici di sintesi erano davanti a noi. Ma visto che venerdì scorso ho di nuovo preso quel treno e il “sanmargherita” era lì forte e chiaro, ho pensato di portare le prove. Mi scuso per la qualità scarsa dell’audio: la registrazione l’ho fatta con la mia macchina fotografica, uno dei rari casi in cui il creepy featurism serve a qualcosa. Si sente però chiaramente la dizione “Sanmargherita”; ma soprattutto si sente chiaramente che la voce sintetizzata è femminile, e quindi non può essere quella di Loquendo che – come scrisse Ugo – è maschile.
A questo punto mi sa che Loquendo ha un possibile nuovo cliente :-)
Addio Google Wave
Così Google ha deciso di chiudere definitivamente Google Wave. Ne leggete ad esempio o qui, ma tanto per dire ne parla anche la BBC.
Il guaio di Wave, secondo me, è che è stato buttato in pasto al grande pubblico sotto il nome di Google. L’idea dietro il prodotto non era (e non sarebbe) per nulla malvagia, anzi: non so da voi, ma quando penso alle decine e decine di mail con venti persone in copia che continuano a lasciare tutto il testo della conversazione “perché non si sa mai” (nella migliore delle ipotesi; la peggiore è “{ perché non me ne può fregare di meno”, e in mezzo “perché non sappiamo toglierla”) e allegare versioni su versioni di slide powerpoint da qualche mega cadauna non posso che apprezzare l’idea di una conversazione in forma di Wave. Purtroppo però il prodotto era troppo avanzato; da un lato era pertanto di una lentezza da far cadere le braccia, dall’altro chi lo vedeva come una “email con gli ormoni” non ne capiva l’utilità. Secondo me, se Google avesse fatto una piccola società di nome wavr.com e lanciato lo stesso prodotto in sordina tra gli early adopter che avrebbero potuto dare degli utili suggerimenti, e soprattutto non avrebbe intasato i server.
Chissà se qualche idea di Wave rientrerà dalla finestra di qualche prodotto: mi sa però che almeno per i prossimi anni ce lo scordiamo.
la ricerca scolastica ai tempi di Wikipedia
C’è un certo qual dibattito (guardate ad esempio Galatea e la discussione FriendFeed relativa, oppure Orientalia4All) sull’utilità di far fare agli studenti delle ricerche che finiscono con l’essere il copincolla di roba presa dalla rete, senza alcun senso critico.
Quando ero giovane io si faceva il taglincolla delle immagini e il resto lo si copiava a mano dalle enciclopedie; la probabilità di trovare bufale era minore rispetto al prendere una pagina web solo perché è la prima ritornata da Google, ma non è che comunque si imparasse qualcosa in ogni caso; e sicuramente il senso critico non veniva sviluppato. Però è vero che almeno si era costretti a perderci su un minimo di tempo, cosa che adesso non avviene.
Come si potrebbe fare per ottenere qualcosa di meglio? Beh, mi piacerebbe vedere che tutti gli studenti sulla propria sandbox utente (evitiamo per il momento di toccare la voce vera e propria) provassero a modificare una specifica voce di wikipedia, cercando informazioni in giro, magari riducendo la dimensione togliendo un po’ di roba che loro non ritengono importante e soprattutto rimettendo il tutto in formato scorrevole – il che non è banale, visto che purtroppo a volte la qualità delle voci dell’enciclopedia non è il massimo. Purtroppo una cosa di questo tipo richiede molto lavoro non solo dagli studenti ma anche dai professori, e richiede anche che i professori stessi sappiano usare gli strumenti elettronici, cosa che non è ovvia. Però potrebbe essere un esperimento interessante: voi che ne pensate?
ah, la fama
Stamattina stavo pedalando verso l’ufficio. Arrivo a un semaforo rosso e mi fermo accanto a un motociclista, che si gira verso di me: ho immaginato che volesse chiedermi qualcosa. Beh, mi fa “Sei tu Maurizio Codogno”? Un po’ perplesso rispondo di sì, e lui continua “sì, perché la foto sul tuo sito non rende bene”. Non ho osato chiedere se era meglio o peggio dell’originale; lui ha poi aggiunto che gli era capitato qualche volta di passare sul mio sito. (Mi scuso per non ricordare esattamente le parole; ero ancora molto addormentato e il suo casco integrale non mi aiutava a sentire perfettamente).
Vabbè, non arrivo ai suoi livelli, ma è comunque un inizio :-)
Aggiornamento software
Ieri pomeriggio mi è apparsa una finestrella sul PC, con la comunicazione che il 4 agosto ci sarebbe stato il consueto aggiornamento software da remoto, per inserire le nuove patch di sicurezza.
Stamattina ho acceso il PC alle 8:45. Adesso sembra che sia possibile usarlo (più o meno: gmail non si carica ancora se non in versione light).
Ovviamente questi aggiornamenti non possono essere fatti di notte, perché le simpatiche policy aziendali fanno spegnere automaticamente i PC la sera. Tutto logico, vero?
sviluppo economico
Leggo dal Post che sono tre mesi che non abbiamo il ministro dello Sviluppo Economico, o meglio abbiamo l’interim del PresConsMin. Leggo anche che c’è chi si lamenta perché in un momento di crisi rimanere senza una politica di sviluppo è suicida.
Ma onestamente: quando c’era Scajola, a parte le felicitazioni per i pochi morti, c’è stato uno sviluppo dell’Italia? E negli scorsi dieci – ma facciamo pure quindici – anni c’è stato uno sviluppo dell’Italia? Mettiamola così: stiamo risparmiando uno stipendio.
trent’anni dopo
Oggi è il trentesimo anniversario della strage di Bologna. Come probabilmente sapete, non ci sarà nessun rappresentante del governo: come ha argutamente spiegato Ignazietto La Russa, «Cos’è successo gli altri anni? I ministri li avete fischiati. E allora avete già la risposta al perché non viene nessuno questa volta.»
Beh, mi sarei aspettato una mossa a sorpresa di Gianfranco Fini, in qualità (formale) di presidente della Camera e quindi espressione del parlamento oltre che di bolognese. Chiaro che di fischi se ne sarebbe presi ancora di più, lui che in fin dei conti è un ex missimo e quindi parente di quelli che la strage l’hanno fatta (anche se Paolo Guzzanti non è d’accordo… ma si sa che lui pensa sempre e solo ai russi). Non credo però che i fischi lo scomporrebbero più di tanto, e la mossa gli sarebbe andata benissimo per sparigliare ancora di più le carte.
Si sa, io e la politica non andiamo d’accordo.
gioco della domenica: Lover
Giochino basato sulla fisica, in Lover occorre far cascare opportunamente le due palline corrispondenti ai visi degli innamorati in modo che si rimettano assieme, un po’ come Giulietta e Romeo (nel senso che se sbagli quelli muoiono e via).
I primi schemi sono facili, poi mi sono scocciato quindi non so dirvi cosa succede se non che ci sono anche dei cuoricini da raccogliere. Però non ho visto Hello Kitty in giro, quindi va ancora bene.
(via Passion for Puzzles)