Io non so se la liberalizzazione dei taxi abbia senso. Davvero. La mia sensazione di ciclista urbano è che ci siano momenti in cui ci sono file enormi di taxi in attesa e altri momenti in cui non ne trovi uno neppure con il lanternino, il che mi fa più che altro pensare che il vero problema non sia il numero di licenze ma la loro distribuzione nell’arco della giornata.
Però ci sono tre cose che mi piacerebbe venissero fatte. Le prime due sono a costo zero o quasi: obbligare tutti i tassisti ad accettare bancomat e carte di credito, e obbligarli a rilasciare scontrino fiscale. Il “quasi” è il costo delle macchinette, ma sono disposto ad accettare che questi costi siano sostenuti dallo Stato (i comuni non hanno soldi, si sa). Non so se la terza cosa sia fattibile, però sarebbe la migliore di tutte: trasformare il tassametro in modo che faccia anche le ricevute fiscali. Naturalmente il tassista che voglia fare uno sconto sulla tariffa indicata sul tassametro ne avrebbe tutto il diritto: ma sulla ricevuta – e sul tassametro stesso, perché i dati verrebbero regolarmente acquisiti dallo Stato – ci sarebbe indicato il prezzo della corsa e lo sconto stesso. Tutto qua.
anche lo spam russo si aggiorna
Un tipo standard di spam/phishing russo è quello della giovane donna al freddo e al ge-e-elo: anche la scorsa settimana sulla casella email di lavoro mi è arrivato un messaggio di tale Elena [elenacv@nextmail.ru] (in bcc, con un destinatario completamente diverso: ma tanto chi guarda le header?) che diceva di scrivere dalla locale biblioteca pubblica e aggiungeva «Abbiamo bisogno di calore in inverno perche’ la temperatura e` molto fredda in camera da letto. A questo scopo, abbiamo bisogno di una stufa che funziona con il fuoco e la legna, ma perche’ non possiamo comprare e troppo costoso per la nostra famiglia (pari circa 195 euro). Se avete un vecchio forno che e` portatile ed e` riscaldata dal legno e fuoco, e se si smette di usare, si prega di donare e inviarlo a noi.», terminando con «Ho tradotto questa lettera con il computer, mandami la tua risposta, perche’ ho studiato inglese a scuola.» – è chiaro che la tecnologia russa per i traduttori automatici è molto superiore a quella occidentale, non credo che Google Translate sia mai arrivato a un tale livello.
Ma il messaggio – sempre in doppia copia, repetita juvant – sulla mia email personale è molto più interessante. Intitolato “Hello, I am Elena!” dice «Hi who are you? I found your email in my spam! Only blank message and your email. If you are real, answer to me please on my private email: elys@hotmail.ru Just curious who you are ;) Elena. » Magari qualcuno ci casca anche.
Ma la vera domanda è una: in Russia tutte le fanciulle si chiamano Elena?
Problema della domenica: la medaglia falsa
Per premiare i partecipanti alle Olimpiadi della matematica ci sono a disposizione una medaglia d’oro, tre di argento e cinque di bronzo. Purtroppo si è scoperto che qualcuno ha sostituito una delle medaglie con una fasulla, che pesa meno di quelle vere. Non c’è nessuna relazione nota, invece, tra i pesi delle medaglie di metalli differenti: penserete mica che le medaglie siano davvero di oro, argento e bronzo?
Il vostro compito è scoprire qual è la medaglia falsa usando una bilancia a due piatti e facendo due sole pesate.
(un aiutino lo trovate qui; la risposta verrà postata mercoledì, a partire da quel link)
_Storia curiosa della scienza_ (libro)
Flavio Oreglio nell’introduzione a questo suo libro (Flavio Oreglio, Storia curiosa della scienza – le radici pagane dell’Europa, Salani 2011, pag. 209, € 14, ISBN 978-88-6256-309-3) esprime subito la sua visione: la religione è un male, i tentativi di mettere insieme scienza e religione sono peggio, e quello che si dovrebbe fare è invece mettere (di nuovo) insieme scienza e filosofia, proprio come nell’antichità. Il filo conduttore dell’opera, che arriva fino al termine dell’ellenismo, è questo: può essere condiviso o o meno, ma naturalmente quello che conta è lo svolgimento del tema. Ecco, è sullo svolgimento che ho i miei forti dubbi. Il libro è diviso in due parti ben distinte: la filosofia presocratica e classica, e l’ellenismo. Nella prima parte Oreglio prende le cose molto alla leggera: nulla di male, è quello che faccio sempre anch’io nel mio piccolo. Però non credo che andare verso il turpiloquio aiuti a capire meglio le cose… La seconda parte è molto meno scoppiettante della prima; purtroppo il risultato sembra più che altro un bignami, senza chissà quali guizzi. In definitiva, un’idea interssante purtroppo gestita male. (Ah, per quanto ne so la metafisica si chiama così solo per il suo posizionamento nelle opere aristoteliche, e se Lucio Russo ha ragione il cristianesimo forse ha dato il colpo di grazia alla scienza antica, ma la morte è di un par di secoli prima…)
Alzheimer combinatorio
La scorsa settimana, mentre ero a Chiavari, mi sono fermato a un bancomat per fare un prelievo. Ho digitato il codice, ed è apparsa la scritta “codice errato”. Ho ridigitato, molto più attentamente, il codice: mi è apparsa la scritta “codice errato”. Ho ritirato la tessera prima che mi venisse inghiottita, e ho cercato di capire cosa fosse successo. Io non ho scritto il mio codice bancomat da nessuna parte, sono un pazzo: lo ricordo a memoria, e pensavo di ricordarlo con il movimento delle dita sulla tastiera. Invece no, a quanto pare. Il mio codice è della forma aabcb: io ho digitato per due volte bbaca. Il giorno dopo me ne sono sincerato pagando a un POS (per la serie: un conto è avere la carta bloccata, altra cosa è averla bloccata e tenuta nelle fauci di un bancomat…). Mi devo preoccupare molto oppure moltissimo?
comunicati stampa governativi
Il governo Berlusconi IV ci aveva abituato ad umoristici comunicati stampa ufficiali: non penso tanto al gelminiano tunnel Ginevra-Gran Sasso (comunicato poi messo sotto il tappeto, aggiungendo figuraccia a figuraccia) ma a quelli del PresConsMin stesso: qua ne avevo raccolto qualche esempio estivo. Il governo è cambiato, e lo stile dei comunicati è cambiato pure.
Ora la sezione veneta dell’Agenzia delle Entrate, per comunicare i risultati del blitz cortinese del 30 dicembre scorso, scrive un comunicato stampa intitolato «L’Agenzia delle Entrate porta fortuna: con l’agente si moltiplicano le vendite». Ma naturalmente il Lider è lui, il PresConsMin attuale. Dopo che un esperto di feste e festicciole come l’ex ministro Simplificius Calderoli ha presentato un’interrogazione scritta nella quale chiedeva «se corrisponda alla verità la notizia secondo cui la notte dell’ultimo dell’anno si siano tenuti dei festeggiamenti presso la presidenza del Consiglio dei ministri in Palazzo Chigi», Mario Monti ha immediatamente risposto con un comunicato stampa, del quale cito le frasi più significative:
– «Il Presidente Monti precisa che non c’è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l’appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell’appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.» (notare il “a titolo di residenti pro tempore”)
– «Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie)» (mancava solo da indicare la quantità effettiva di derrate…)
– «Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente» (lo sciacquone del cesso, in effetti…)
Finisce poi con una stoccata sull’uso dei mezzi dello Stato per tornare a casa propria a Milano, ma non credo che nessun legaiolo se ne accorgerà mai: lo stesso Calderoli è riuscito ad arrivare sì e no alla riga due per controbattere «La nota scritta diramata da Mario Monti conferma pienamente che c’è stata una festa privata» (e aggiungere che Silvio le sue feste se le faceva a casa sua…)
Però c’è una cosa che mi lascia perplesso. Una trollata puntacazzista di questo tipo (permettetemi il lessico specialistico) è sicuramente apprezzata da noi fighetti, e infatti FriendFeed pullula di battute e il tag #cotechinoelenticchie ha fatto la sua comparsa su Twitter. Però io temo che la gente che si diverte in questo modo sia una sparuta minoranza degli italiani, e la maggior parte riesca solo ad arrivare alla conclusione del dentista padano: e a questo punto la risata mi muore in gola.
concertazione orba
Sul Corriere di stamattina Sergio Romano fa una filippica contro le pretese dei sindacati e soprattutto di Camusso perché si riparta con la concertazione, che evidentemente è vista dall’ex ambasciatore come fumo negli occhi. Non sono un economista, quindi non posso dire che la concertazione (e tanto meno quella in salsa tricolore) sia un bene o un male in assoluto e in questo preciso momento: però mi ha colpito una cosa nel ragionamento di Romano.
Lui spiega infatti che «Il sindacato è una associazione di lavoratori e pensionati. Non rappresenta il Paese, non risponde della sua politica al corpo elettorale. Risponde soltanto a coloro che hanno deciso di associarsi per meglio difendere i loro interessi. Quando chiede la concertazione, il sindacato pretende per i propri soci più poteri di quanti ne abbia un cittadino qualunque, vuole essere una sorta di condomino, un passaggio obbligato, un contropotere, e stravolge i principi fondamentali della democrazia rappresentativa.» Frasi di per sé correttissime, come anche corretta è la conclusione «Il governo può ascoltarlo, consultarlo, studiare le sue proposte, ma non può dimenticare che le responsabilità del potere esecutivo non sono condivisibili e che il suo unico interlocutore istituzionale è il Parlamento, non un’associazione di categoria.» Peccato che Romano – sicuramente per non superare il numero di battute concessegli stamane – non abbia completato il discorso. La concertazione infatti si è sempre fatta tra governo, sindacati, e Confindustria; associazione di imprese, che non rappresenta il Paese, non risponde della sua politica al corpo elettorale, risponde soltanto a coloro che hanno deciso di associarsi per meglio difendere i loro interessi. Il punto fondamentale della concertazione è proprio quello: avere due sponde opposte in modo che il governo possa cercare di trovare dei punti accettabili da tutti, punti sui quali il Parlamento prima ed eventualmente i cittadini alle prossime elezioni potranno accettare o rifiutare. Per ascoltare, consultare, studiare le proposte basta avere una lobby, e sicuramente la parte aziendale in quella è molto brava e non ha bisogno di concertazione mentre il sindacato può anche proporre ma rimane sempre il parente snobbato alle feste.
Peccato appunto che l’articolo sia rimasto incompleto. Qualcuno a via Solferino potrebbe concedere in futuro un po’ più di spazio a Romano?
Frasi famose
«La vera amicizia è eterna – Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.)»
«Lo scopo del lavoro è guadagnarsi il tempo libero – Aristotele (384-322 a.C)»
Da dove ho copiato queste frasette? Non sono nello stile dei foglietti dei baci Perugina, anche se la prima potrebbe forse assomigliarci… ma amicizia e amore sono due cose ben diverse. No. Le ho lette sull’involucro delle pastiglie per lavapiatti Pril, che stranamente erano state comprate invece delle solite. Per la precisione ho letto la prima, e a questo punto ho controllato incuriosito se fossero tutte uguali prendendone un’altra. Adesso, da buon matematico, posso asserire che ci sono almeno due frasi diverse negli involucri.
Quello che però mi sfugge è la logica che ha portato qualche creativo a far scrivere queste frasette. Quante sono le persone che, dopo aver sbuffato per inserire nella lavapiatti le stoviglie cercando di superare gli impacchettamenti di Keplero, prendono la pastiglia, la guardano, si sentono illuminate dalla minuscola ma sentita perla di saggezza, e fan partire il programma eco perché rispettano l’ambiente? (Vale anche contare quelli che si dimenticano di far partire la lavapiatti)