Roberto Re mi segnala Worldometers. Nulla di trascendentale, semplicemente una serie di contatori che vengono aggiornati (basandosi sulle stime, claro) in tempo reale. Però possono dare l’idea non solo della grandezza relativa di una serie di valori ma anche di come essi cambiano.
Piazza della Repubblica – post scriptum
Una piccola nota al post di stamattina. Oggi a pranzo, tornando dalla palestra, ho avuto il frisson di attraversare piazza della Repubblica sulla bellissima e nuovissima e segnalatissima pista ciclabile. In effetti non mi è parso di vedere ingorghi, nonostante ci fossero (a) i semafori accesi e (b) una vigilessa in mezzo all’incrocio. Addirittura, attraversati i bastioni, il pezzo di pista sulla piazza che non è in corsia protetta ma solo disegnato sulle pietre era praticamente tutto libero, tranne che per un’auto che era proprio piazzata prima dell’incrocio con via Parini. Di chi era quell’auto? Dei vigili :-(
tanto c’è tempo
Io leggo vari libri in parallelo, a seconda di dove mi trovo e cosa ho sottomano. In questo periodo il mio “libro da furbofono”, quello che leggo nei ritagli di tempo, è Patria 1978-2010 di Deaglio. Al momento sono a metà del 1982, un ottavo del totale, e MoonReader Pro mi dice che mi mancano solo 12 ore per terminarlo. Non credo di farcela per il 2018.
eh sì, è colpa della pista ciclabile
Sabato mattina il Corsera presenta una galleria fotografica eloquentemente intitolata “C’è la ciclabile, caos in piazza della Repubblica”. L’articolo correlato ha un titolo un po’ più neutrale (“Apre la pista ciclabile, ma in piazza Repubblica scoppia il caos semafori”) ma scrive che «Gli ingorghi dell’ultima settimana si devono ai nuovi semafori installati (anche) a protezione della pista ciclabile.»
Io lavoro lì dietro, il che significa che cinque mattine e cinque sere la settimana devo attraversare quegli incroci, in bicicletta da piazza Principessa Clotilde o a piedi in piazza della Repubblica. Inoltre due o tre volte la settimana passo la pausa pranzo in palestra, e devo attraversarlo di nuovo. Insomma, un minimo di esperienza ce l’ho. Orbene: lo spazio fisico della pista ciclabile è lì da mesi, quindi non è quello che può avere creato le code di questi giorni. Inoltre la pista è stata aperta venerdì, e il casino c’era già giovedì. Come mai? Semplice: i famigerati semafori giovedì erano spenti, e c’erano i vigili a gesire il traffico. Insomma le bici non c’entravano nulla.
Per fortuna l’articolo di ieri ha corretto il tiro e si è limitato a parlare di semafori :-)
Quizzino della domenica: Stella a otto punte
Avete la stella a otto punte mostrata nella figura qui sotto, e sette monete. Il vostro obiettivo è disporre le monete su altrettante punte: però non si può semplicemente posarle, ma bisogna farle scorrere su un segmento, e per farlo occorre che il segmento stesso sia completamente libero. Potremmo per esempio mettere una moneta sulla punta 4 e spostarla in 1; poi fare uno spostamento 5-2, uno 6-3, uno 7-4 e uno 8-5. A questo punto però non ci sono più segmenti completamente liberi, quindi abbiamo perso perché ci mancano ancora due monete. È possibile riuscire nell’intento?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p351.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Fred Schuh, Master Book of Mathematical Recreations.)
_Il latino per tutte le occasioni_ (libro)
A che serve il latino? A tante cose. No, non a imparare la logica; al più ad ampliare la propria visione del mondo. Può però anche servire a divertirsi, come mostra l’anonimo autore di questo libretto (Pericle Piola, Il latino per tutte le occasioni, Garzanti 2017, pag. 146, € 10, ISBN 9788811676409, link Amazon) che è tra l’altro il primo a prendersi in giro: lo si vede già dal primo capitolo, quello sui “luoghi comuni per la conversazione spicciola”, che oltre a frasi come “Salvini è proprio un bell’uomo” ed “È colpa delle scie chimiche” (“sulci chymici”) aggiunge “il latino insegna a ragionare” (“sermonem Latinum discendo intellectum valde exerceri”, per i curiosi). Certo, per apprezzare al meglio il libretto occorre ricordarsi un po’ di latino, magari per capire certe traduzioni come “Abi paedicatupedic” per “le auguriamo una buona giornata”: visto che il latino serve? Il mio unico dubbio è sulle parti inutilmente grevi e soprattutto ripetitive: capisco la battuta a sfondo sessuale, ma ripeterla troppe volte ricorda troppo il comportamento di mio figlio novenne.
Amazon e le spedizioni: presa per i fondelli?
Qualche giorno fa ho comprato un lettore MP3 per la palestra, visto che quello che ho usato in questi anni sembra essersi scassato (non riesco più a schiacciare la plastichina per farlo partire e fermare, si direbbe che le connessioni interne si siano spostate). No, non uso il telefonino per queste cose. Vabbè, scelgo un coso da 28,99 euro: a questo punto mi manca un centesimo per arrivare alla spedizione gratuita. Che faccio? Prendo una biro multicolore per la mia collezione. Quelle che ho scelto sono indicate come “prodotto plus”, con tanto di spiegazione «Il Programma Plus consente ad Amazon di offrire migliaia di prodotti a basso prezzo che sarebbe troppo costoso spedire singolarmente. Questi prodotti vengono spediti con ordini uguali o superiori a EUR 19,00.» Nulla di male. Ieri mattina mi arriva il messaggio “ah, per fare più in fretta ti mandiamo la penna da sola”. Non trovate ci sia qualcosa che non funzioni?
(vabbè, poi ieri sono partiti con la promozione http://www.amazon.it/ricevigratis – secondo me vogliono vedere se ridurre il casino sotto Natale)
co-sta s.r.l., io e te che avemo da dirci?
Per nulla cara «CO-STA s.r.l. Progettazione e costruzione stampi termoplastici e termoindurenti Via Postumia di Sala 7/9 , 31040 (TV)», secondo te quanto può interessare a una casella press@ (quella di Wikimedia Italia, per la cronaca) che
Durante il periodo natalizio i nostri uffici rimarranno chiusi dal giorno 22/12/2018 al 06/01/2019 compresi.
tra l’altro con una mail così mal formattata che il testo di cui sopra ho dovuto recuperarlo a fatica in mezzo alle immagini? Chi ti avrebbe dato il permesso di usare questo indirizzo (ovviamente senza nemmeno uno straccio di opt-in, e neppure una procedura di cancellazione?)