oggi funziona la schedina vecchia sul PC di Anna e non quella nuova sul mio. Secondo me, ci vuole un esorcista.
Prodi e Roma
Sarà, ma a me l’uscita di Prodi (in breve, «Molti politici si sono trasferiti nella Capitale…, beh, io non ci andrei ad abitare manco morto») mi pare una grande cazzata.
Può benissimo darsi che Roma non gli piaccia: io ad esempio non so se ci vivrei, anche se sono convinto che non possa essere peggio di Milano. Però avrebbe potuto tranquillamente dire la stessa cosa in un modo completamente diverso, tipo “mi è sempre piaciuta di più la dimensione più umana di Bologna”. La cosa peggiore che vedo è questa deriva di berlusconismo, il volersi fare piacere a qualunque tipo di assemblea abbia davanti (stava parlando a Cinisello Balsamo, dove anche i non leghisti pensano a Roma Ladrona…). E questo è pericoloso.
L’oceano del tempo (libro)
Roger MacBride Allen è uno degli ultimi epigoni del genere “fantascienza hard”, che cioè mette fortemente l’accento sulla parte “scientifica”, lasciando perdere tutte le sortite psicologiche e simili. Troviamo così in questo libro (Roger MacBride Allen, L’oceano del tempo [The Ocean of Years], Urania supplemento 22 – giugno 2005 [2002], pag. 391, 4.10, ISSN 977-1120-528019, trad. Fabio Feminò) una serie di lunghe spiegazioni su come ci si può muovere in un ambiente con muffe altamente velenose che ti si attaccano immediatamente addosso, oppure sulla differenza tra tempo cronologico, soggettivo ed oggettivo: il tutto in giro per lo spazio galattico, alla caccia del terraformatore Oskar DeSilvo, che – se è davvero ancora vivo – forse ha delle idee su come bloccare il declino dell’espansione galattica.
La trama si lascia leggere anche senza avere prima letto il primo volume della saga, Le astronavi del tempo (che io lessi, dimenticandomelo…) Il traduttore avrebbe però potuto leggere più attentamente il testo, e accorgersi di avere sempre scritto casualità invece che causalità…
Gossip natalizi
Essendoché ci approssimiamo al Natale, esce il film con Boldi e De Sica, quest’anno ambientato a Miami. Personalmente non ho nulla contro questo tipo di pellicole, mi limito a non guardarle. Però lasciatemi sorridere al commento di Massimo Boldi, debitamente riportato da Leggo, che spiega perché questa sarà l’ultima fatica con De Laurentiis come produttore: “Già da qualche anno mi ero stancato perché vedevo che De Laurentiis guardava solo al profitto e non al lato artistico”. Viene quasi voglia di rivalutare il produttore, che ribatte che “i film di Natale hanno regole precise che non si possono cambiare”. Discutibile, ma onesto.
In compenso, Metro ci fa sapere che “due bei roberti” Aida Yespica è saltata al collo di tale Nìcolò Oddi – scusate, ma non sono un grande esperto di spetteguless – non appena un fotografo si è profilato davanti a loro. Il giornale spiega che la ragione recondita di questo improvviso afflato amoroso è che “Oddi è l’ex di Alessia Fabiani, che a sua volta ora sta insieme a Dj Francesco,ex della Yespica”. Continuo a non capirci nulla.
Infine, non c’entra nulla ma tanto vale aggiungerlo qua per non inflazionare l’inutilità odierna delle mie notiziole. Ho scoperto – di nuovo da Leggo – che il Consorzio dei Navigli lombardi ha indetto un concorso per rilanciare il sistema dei canali navigabili nella Pianura Padana. Le proposte, tra cui un’alquanto improbabile “teleclimatizzazione”, sono state… 666.
Non più sordomuti
Avrete mica creduto che ieri al Senato si fossero limitati ad approvare la riforma elettorale! No, i nostri senatori si sudano il loro stipendio. Leggo, più o meno con lo stesso risalto, ci fa infatti sapere che da ieri la parola “sordomuto” scomparirà da tutti i documenti ufficiali italiani, sostituita da “sordo preverbale”. Grazia Sestini, sottosegretario al Welfare, chiosa che il provvedimento è “un ulteriore passo avanti verso una sempre migliore tutela e sostanziale equiparazione di tutti i cittadini”. Pensate quanto poco basta…
(tra l’altro, perché “sordo” e non “audioleso”?)
Saga Alfa Romeo – parte IV (e ultima :-( )
prima, seconda, terza parte.
Niente da fare. L’incontro di oggi non ha smosso di una virgola l’offerta Fiat Auto: metà del costo del motore, più i materiali di consumo.
Mi restano alcuni dubbi: le “quattro o cinque macchine” della singola officina di via Palmanova sono diventate “un paio d’auto” in tutta la concessionaria; inoltre mi pare molto strano che tutto questo sia stato proposto a voce e non con una lettera di Fiat Auto (potevano benissimo farlo scrivendo che la lettera non era un’ammissione di colpevolezza). L’ultimo dubbio è sorto dopo che abbiamo accennato ad Altroconsumo. Si sono infatti affrettati a farci presente che se accettavamo la proposta il motore non sarebbe più stato disponibile per eventuali perizie legali.
Non che pensassimo a un’azione legale. Ci limiteremo a rendere noti i fatti in ambienti con una visione maggiore di questo mio misero blog, nella speranza che gli utili di Fiat calino più dei soldi che dovremo spendere.
P.S.: la beffa finale è stata quando ci hanno detto ‘beh, potevate prolungare la garanzia: Fiat spedisce a tutti i suoi acquirenti una lettera con un’offerta a riguardo”. Fiat sa sicuramente qual è il nostro indirizzo – ci arrivò una lettera con un tagliandino da aggiungere al libretto manutenzione, per fare un controllo ulteriore sul gancio cofano – ma non ci arrivò mai nessuna lettera di questo tipo.
Il maratoneta
Oggi se n’è accorta persino Repubblica (cartacea). Romano Prodi ha corso domenica scorsa la maratona di Reggio Emilia, con un più che lusinghiero 4h21′ su cui io personalmente metterei la firma.
Adesso, per par condicio, aspettiamo Silvio Berlusconi: in fin dei conti, lui ci fa sempre sapere che è un salutista e si allena regolarmente…
badge TIM
Ci hanno consegnato il nuovo badge, che dovrebbe sostituire quello che abbiamo al momento. Continua ad essere TIM (e che, voi pensavate forse che l’One Company Model significasse qualcosa?), continua ad avere la mia foto scannerizzata in maniera oscena a luglio 2001 – e dire che ne avevo anche spedita una leggermente meglio due anni fa… – ma la cosa più bella è che ha una USIM al suo interno, visto che dovrebbe anche servire per “firma elettronica”.
Naturalmente qui a Rozzano non serve assolutamente a nulla.