A casa mia c’è un’antenna satellitare condominiale. Ciò è bellissimo. Meno bello il fatto che Anna vorrebbe vedere un po’ di BBC, per tenersi in forma con l’inglese. Un anno e mezzo fa mi ero così preso di seconda mano un Nokia Mediamaster 9800. Per un anno e mezzo è rimasto a prendere polvere: ultimamente Anna mi ha però gentilmente fatto notare che avrei dovuto fare qualcosa, come teNNico di casa. Non avendo trovato nessuna scusa adatta, in questi giorni mi sono accinto – con molta calma – all’opera. Ho scoperto che ci voleva un demiscelatore del segnale, e l’ho comprato: ho scoperto che il demiscelatore non voleva un banale cavo d’antenna, ma bisognava infilare il cavo del coassiale, e quindi mi sono comprato cavo e connettori e me li sono attaccati (niente risate dal pubblico, grazie). Ma il risultato è sempre lo stesso: non si vede alcun canale.
Prima che le risate aumentino, mi affretto a comunicare che ho costruito il cavo bene, o almeno funziona perfettamente per i canali televisivi standard. Ho svitato e riavvitato apposta i due cavi scambiandoli per verificare che fossero messi bene. Altre due cose che posso aggiungere: non ho alcuna smart card (come ho detto, si vorrebbero vedere solo i canali Free to Air, a parte il fatto che oggi come oggi l’unica alternativa sarebbe Sky); inoltre i nostri vicini, che hanno Sky, hanno dovuto a suo tempo chiamare l’antennista perché dal loro lato della casa il segnale non arrivava :-)
Storie naturali (libro)
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Primo Levi è noto soprattutto per i suoi romanzi, primo tra tutti Se questo è un uomo. In questo libro (Primo Levi, Storie naturali, La Stampa – Collezione d’autore 2005, pag. 201, € 5.90, ISBN 977-1122176164) abbiamo invece quindici racconti che potremmo definire fantascientifici, anche se Levi non credo avrebbe mai accettato una simile ghettizzazione. I primi racconti soffrono di una prosa piuttosto arcaica, che toglie un po’ il piacere della lettura; il torinesissimo “Cladonia rapida” merita comunque davvero. Andando avanti, il linguaggio diventa molto più piacevole, e la miniserie del signor Simpson e delle invenzioni della NATCA a mio parere rivaleggia con i racconti di Stanislaw Lem. In definitiva, è un peccato che Levi non abbia voluto continuare in questa strada, sfruttando la sinergia tra la sua fantasia e le indubbie competenze; ed è un peccato ancora maggiore che la sua opera sembri essere oramai gettata nel dimenticatoio.
P.s.: chi non trova comodo andare a via Roma a Torino a comprarselo, può sempre spendere il doppio e prendere l’edizione Einaudi che ha anche altri racconti di Levi.
Vaticano Football Club
Uno non vorrebbe crederci. Guarda il calendario, e cerca di capire se per caso sia il primo di aprile da qualche parte nel mondo. E invece no: il segretario di stato vaticano, Tarcisio Bertone, l’ha detto davvero. Vuole fare una squadra di calcio che partecipi al campionato italiano di serie A. Non rompete le scatole con il fatto che il Vaticano non è l’Italia: avete presente il Monaco che si è anche vinto cinque campionati francesi? È tutto il resto che non ha senso, a partire dal banale fatto che voglio vedere sotto quale dispensa papale i calciatori potranno evitare di santificare le feste, e soprattutto cosa succederà se a un attaccante messo brutalmente a terra scapperà una bestemmia :-)
Aggiornamento (19 dicembre): non è così strana la smentita di Bertone, che tanto era chiaro che erano tutte chiacchiere in libertà. Ma com’è che i redattori di Rep. copiano i miei titoli?
Miss Universo (teatro)
Ieri pomeriggio abbiamo rischiato la vita inoltrandoci nel centro di Milano per andare al Grassi a vedere una delle ultime repliche (termina mercoledì) di Miss Universo, one woman show di Angela Finocchiaro. La trama dello spettacolo non è che sia chissà cosa, intendiamoci: diciamo che è un semplice canovaccio che permette alla Finocchiaro di lanciarsi alla grande. Nessun travestimento, solamente postura e voce, per interpretare quattro personaggi principali – anzi cinque, visto che Laura ha una personalità sdoppiata – e una serie di minori. Abbiamo la donna di mezza età, Laura appunto, che non riesce a vivere una sua vita, il dermatologo idiota, l’antennista “da tre generazioni in mezzo alle interferenze”, e Dio. Beh, Dio è una parola grossa: l’universo non l’ha fatto lui, ne è solo il manutentore, e si lamenta sempre perché i pianeti del settore scimmie e derivati non si riescono a tenere funzionanti.
Un’ora e mezzo con una serie di ottime battute e una conferma della bravura della Finocchiaro, come se ce ne fosse bisogno.
Palestina oggi
Non è così strano che ci sia questa guerra civile palestinese tra Fatah e Hamas. Non credete a chi vi dice “ma come? sono tutti mantenuti sotto pressione da Israele, non sarebbe più logico che si alleassero?”: le cose nel mondo reale non vanno così. La parte più interessante di tutta la storia è però indubbiamente questa: il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh fermato dagli israeliani al valico di frontiera di Ramah mentre cercava di portare a Gaza i soldi che aveva recuperato in un giro tra i paesi arabi fratelli. I soldi erano 35 milioni di dollari, in varie valigie. Sì, tutti in contanti, che non si sa mai. Alla fine Haniyeh ha dovuto versarli in un conto in banca (araba, non israeliana) ed è potuto rientrare in patria. Ok, c’è il peccato originale del fatto che la frontiera egiziano-palestinese sia controllata da una terza parte. Ma com’è che i soldi dovevano entrare così in nero? Forse che anche Hamas vuole avere una voce in gioco sulla corruzione che pervade Fatah?
partiture mozartiane
Ieri ne parlava (in una riga e mezzo, occhei) persino Metro. In coincidenza con la fine del bicentenario-e-mezzo, il Mozart Institute ha pensato bene di mettere in linea tutte le partiture del Wolfgango Amedeo. Serviranno a qualcuno? Mah, ho dei dubbi. Preferisco ancora le partiture dell’Icking Music Archive, ma si sa che io sono un romanticone nell’animo.
effetto sciopero?
Visto il casino di questi giorni per le strade (perfino ieri sera a mezzanotte e mezzo, che di solito c’è sì traffico ma scorrevole) tremavo al pensiero di cosa sarebbe potuto esserci stamattina. Sì, ieri sera tutti i telegiornali strillavano che lo sciopero era stato revocato (salvo a volte aggiungere sottovoce “tranne i Cobas”. Ah, è interessante notare che dopo che la Cisnal si è sciacquata alle acque di Fiuggi ed è diventata UGL, adesso ha iniziato ad avere una sua dignità come ancella della Triplice, mentre i Cobas sono assolutamente reietti). Sì, è vero che persino il gabbiotto all’angolo tra Stelvio e Farini ieri sera aveva appiccicato un bel cartello spergiurante che “domani la circolazione sarà regolare”. Ma io non mi fido, e stamattina mi sono preso la mia bella bicicletta e ho sfidato le temperature finalmente scese intorno allo zero, almeno lungo il naviglio comprensivo di nebbiolina che saliva dalle acque. Bene: mi sono trovato una città praticamente senza traffico. L’incrocio Papiniano-Olona aveva il semaforo spento, eppure sono passato senza nemmeno dovermi fermare. A Porta Genova non ho dovuto pregare nessuna deità varia. Persino la tangenziale, quando ci sono passato sopra, mi sembrava tranquilla.
Ero convinto che molta gente si fosse davvero presa un giorno di ferie, quando Anna mi ha detto che è dovuta scendere dal tram perché mancava la corrente sui fili aerei, e che sul ponte di via Farini c’era tutta una fila di tram belli fermi. In pratica mi sa tanto che la gente che non avevo trovato io si era bloccata a Milano nord :-)
ah, i virus!
Metro racconta di un virus informatico al Policlinico che, a detta del settore informatico dell’ospedale, sarebbe colpa dell'”obsolescenza di alcune postazioni di lavoro”. D’accordo che siamo in un ospedale, ma non è che qualcuno può andare a spiegare a quei teNNici che non è che un PC vecchio abbia l’organismo debilitato e quindi sia più soggetto ai mali di stagione?