predicare bene e razzolare male

Mentre cercavo i link per la notiziola precedente, ho scoperto che il Codacons ha un numero di soccorso per i consumatori. Peccato che sia un 892: costo della chiamata chiamata da rete fissa un euro e mezzo al minuto più dieci centesimi di scatto alla risposta. Tutto più IVA. Probabilmente devono capire bene il meccanismo perverso di queste numerazioni…

Verifiche sperimentali

È dall’anno scorso (o sono già due anni? il tempo passa così in fretta…) che Striscia la notizia afferma che la trasmissione concorrente Affari tuoi – per gli amici, “il gioco dei pacchi” – sia truccata, nel senso che Rai1 farebbe in modo che i pacchi corrispondenti alle somme maggiori vengano lasciati per ultimi. Lunedì scorso, ad esempio, c’era un matematico, o almeno era definito così nella didascalia, che snocciolava cifre sulle ultime 48 puntate del gioco. Non so perché proprio 48: forse perché “arriva Lancillotto, ariva Lancillotto, succede un quarantotto e tutto a posto vaaaa”?
Ma il meglio deve ancora arrivare. Leggo oggi, chiaramente da Leggo che su queste notizie fonda la sua esistenza, che domani mattina Codacons e Adusbef “effettueranno una perizia pubblica sulle probabilità che si realizzano nel gioco”. Davanti a un notaio “estrarranno per 30 volte i 20 premi finali per verificare le regole della probabilità statistica”. Proprio così: verifica delle regole.
Io me li vedo, quelli: se gli capitasse di lanciare una moneta trenta volte e vedessero che è uscita testa solo quattordici volte, sarebbero pronti a fare un esposto alla Zecca. D’altra parte mi ricordo che quando venne ideato il Superenalotto e per alcune settimane nessuno riuscì a fare 6 una di queste “associazioni” presentò un esposto alla magistratura per l’impossibilità di ottenere il montepremi.

il 7009. Fine della storia?

Dopo le due puntate precedenti, potete immaginare la mia gioia quando stasera ho visto che il tram che stava arrivando era il 7009. Mi sono fatto furbo, e ho timbrato un biglietto vecchio che avevo in tasca: miracolosamente data e ora erano corrette.
Mi resta un dubbio: il numero della macchinetta obliteratrice era 2662, e mi sembra strano che io non mi ricordi che in passato avessi timbrato su una macchinetta dal numero palindromo. Chissà che è successo davvero.

commenti e forumizzazione

Visti gli ultimi commenti pubblicati, forse è meglio che spieghi con un po’ di chiarezza cosa io penso esattamente sui commenti a quello che scrivo qua.
Il fatto che si possa cliccare su “commenti” significa che è assolutamente lecito, e anzi gradito, commentare quello che scrivo. Il commento può andare da “questa è una cazzata” a un’argomentazione su quanto ho scritto, a ulteriori approfondimenti, o anche essere una risposta ad altri commenti.
Quello che non mi piace è la forumizzazione dei commenti: quando cioè si inizia a parlare di tutt’altro rispetto all’argomento del post, o come si diceva una volta “quando si è andati fuori tema”. Ognuno ha le sue manie, e la mia è questa…

italiano oggi

Ultimamente si sono accorti che nella nostra Costituzione non è scritto da nessuna parte che la lingua ufficiale dell’Italia è l’italiano. C’è così una proposta di legge costituzionale, che modificherebbe l’articolo 12, quello sulla bandiera, aggiungendo la frase «L’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica nel rispetto delle garanzie previste dalla Costituzione e dalle leggi costituzionali». Per me è già triste scoprire che questa volta sono d’accordo con Forza Italia che troverebbe più logico che si modificasse l’articolo 6, quello che tutela le minoranze linguistiche, ma fa lo stesso. È più divertente scoprire come la norma sia avversata in toto dalla Lega (e qua ci arrivano tutti) e da Rifondazione Comunista (che teme che questa diventerebbe una norma antiimmigrati: onestamente a me sembra giusto che una persona che chieda la cittadinanza di una nazione ne sappia parlare la lingua, e questo è uno dei tanti motivi per cui non voto Rifondazione)
Ma d’altra parte credo che molti compatrioti potrebbero perderla, la cittadinanza. Fate un bel respirone, cercate di sopravvivere alle k che sono ritenute così intelligenti, e cercate di spiegarmi il contenuto semantico di questo messaggio personale pubblicato su Leggo di oggi.
«Da Lilli a Lele:scimmietta, amore. Mi manki da morire, sappi ke il 19.11 nn abbiamo solo tentato a fare quel passo. Ci siamo riusciti, dormo sempre con la scimmetta ke m hai regalato. Ti amo da morire. Tua x sempre...»

segnali che Natale si avvicina

Alcuni dei classici segnali natalizi sono ormai obsoleti: prendiamo ad esempio l’esistenza di panettoni e pandoro. I supermercati te li espongono già ad ottobre, oramai. Altri più o meno reggono: le tristi luminarie per le strade non arrivano prima di inizio dicembre. Ma c’è un nuovo indubbio segnale: il casino per le strade. Erano due settimane che non pedalavo per andare in ufficio, e la metropolitana non ti permette di vedere cosa succede in città. Ieri però sono finalmente riuscito a prendere il mio bolide, e mi sono trovato code in posti assolutamente impensati. Sì, è vero che c’erano anche altre zone inaspettatamente libere, ma credo fosse un sottoprodotto dell’avere le auto bloccate altrove. Non oso pensare a che succederà la settimana prossima.

fortuna che lo sciopero è domani

Lo sciopero odierno del trasporto pubblico è stato rimandato a venerdì, con un’ammucchiata di confederali (che hanno già detto che non rispetteranno le fasce di garanzia) e cobas (che invece dovrebbero rispettarle). Sarà.
Stamattina prendo la metropolitana alla solita ora, mi trovo più stretto del solito nella verde – stanno mettendo macchinisti nuovi, mi sa: li vedi arrivare lunghi alle fermate e sono costretti a fare retromarcia – e quando arrivo a Famagosta mi domando, visto che sono le 8:45, se può valere la pena di scendere là e prendere il bus dell’AMP. Mannò, mi dico, che ci sarà casino in tangenziale e chissà quando arriva. Tre minuti dopo esco in piazza Abbiategrasso e vedo una certa folla. Non è indicata ora di arrivo per il 15. Dopo qualche minuto sul display appare la scritta “29 minuti”. Prendo un 3 con un collega – che era arrivato alla fermata alle 8:37, perdendo il tram per un pelo – per scaldarci un po’ almeno nel tragitto comune fino a Gratosoglio. Scendiamo, notiamo il ghiaccio sui mancorrenti alla fermata, vediamo passare altri due 3 e decidiamo di incamminarci per scaldarci un po’. Dopo un chilometro e mezzo e una sosta al bar per prenderci un caffè è finalmente spuntato un 15 che abbiamo preso per due fermate, visto che tanto eravamo là. (Sul tram c’era una fanciulla con gli occhiali scuri e un’aria indecifrabile, btw). Timbratura: 9:51, contro il 9:10-9:20 usuale.
Noto comunque che non sono stato il solo. Potrebbe esserci davvero un Diabolico Piano.
Aggiornamento (14 dicembre): Il sito ATM riporta gli incidenti che hanno bloccato la circolazione dei tram. Come si può vedere, non è indicato nulla riguardo ai 15 mancanti, il che significa banalmente che non possono nemmeno addurre come scusa il blocco dei binari. Ma d’altra parte stamattina sono uscito dalla metropolitana che era appena passato il tram e ho dovuto aspettare un quarto d’ora buono. Però il display del tranviere quando sono sceso indicava “REG”, quindi era regolare. I casi sono due: o il tram precedente era in anticipo di otto minuti, oppure è stata cancellata una corsa senza lasciare alcuna traccia. Si accettano scommesse.