Miss Universo (teatro)

Ieri pomeriggio abbiamo rischiato la vita inoltrandoci nel centro di Milano per andare al Grassi a vedere una delle ultime repliche (termina mercoledì) di Miss Universo, one woman show di Angela Finocchiaro. La trama dello spettacolo non è che sia chissà cosa, intendiamoci: diciamo che è un semplice canovaccio che permette alla Finocchiaro di lanciarsi alla grande. Nessun travestimento, solamente postura e voce, per interpretare quattro personaggi principali – anzi cinque, visto che Laura ha una personalità sdoppiata – e una serie di minori. Abbiamo la donna di mezza età, Laura appunto, che non riesce a vivere una sua vita, il dermatologo idiota, l’antennista “da tre generazioni in mezzo alle interferenze”, e Dio. Beh, Dio è una parola grossa: l’universo non l’ha fatto lui, ne è solo il manutentore, e si lamenta sempre perché i pianeti del settore scimmie e derivati non si riescono a tenere funzionanti.
Un’ora e mezzo con una serie di ottime battute e una conferma della bravura della Finocchiaro, come se ce ne fosse bisogno.

Ultimo aggiornamento: 2006-12-18 13:50