Dopo mesi che non riuscivo più a trovare il cavetto per connettere al PC la macchina fotografica (non era nel cassetto dei cavi, non era nel Luogo Dove Si Mette La Roba Per Nasconderla Non Solo Agli Occhi Di Chi Si Trova Nella Stanza Ma Anche A Quelli Di Chi La Cerca, e via dicendo) ho comprato su eBay un nuovo cavetto, che mi è arrivato stamattina. Ovviamente ieri sera è spuntato il cavetto vecchio, in un posto assolutamente incredibile: la borsa del PC stesso. Non mi era affatto venuto in mente di cercarlo lì. Non che l’abbia cercato ieri sera: semplicemente la borsa era aperta e quando l’ho presa per infilarla dentro il trolley che aveva usato Anna il cavo è cascato.
Serve un cavo come nuovo?
Virgole per caso (libro)
La punteggiatura è sempre una brutta bestia; spesso leggendo certi sedicenti “testi” ci si chiede quali sostanze psicotrope siano state assunte dai loro estensori. Magra consolazione può essere sapere che questo triste stato dell’arte non è solo italiano, come mostra questo libro (Lynne Truss, Virgole per caso [Eats, Shoots and Leaves], Piemme 2005 [2003], pag. 219, € 14.50, ISBN 9788838461965, trad. Annalisa Carena). L’autrice, con humour tipicamente britannico, racconta la storia, l’uso e l’abuso dei vari segni di interpunzione, dalla virgola al punto all’apostrofo alle virgolette e ai trattini. Purtroppo per un lettore italiano l’utilità del libro è ridotta, a meno che non debba imparare a scrivere in inglese: anche se parecchi temi valgono in genere, molti dei consigli sono specifici per quella lingua, e la scelta di mettere tutte le traduzioni degli esempi inglesi come note a piè di pagina, senza quasi mai cercare degli equivalenti italiani – l’unico caso in cui li ho visti è stato il capitolo sui trattini – a mio parere si rivela perdente. Già l’anodino titolo italiano poteva essere sostituito con “Per un punto Martin perse la cappa”: in fin dei conti, l’originale “Eats, shoots and leaves” fa parte di una battuta su un panda per cui l’aggiunta di una virgola ha trasformato la frase “mangia germogli e foglie” in “mangia, spara e se ne va”. Per il resto nulla da eccepire, se non che mi sa che in fondo un “ingenuity” è diventato “ingenuità”.
Election Day After
Dopo la batosta alle politiche, il centro e la sinistra sono stati bastonati anche alle elezioni locali che si sono tenute in contemporanea: Brescia e Friuli-Venezia Giulia passate alla destra, ballottaggio a Roma città e provincia, e via discorrendo (la Sicilia non conta, lì non c’è mai stato gusto). Qualche politico locale si è così lamentato con Uòlter, dicendo che è stata colpa sua che ha voluto fare l’Election Day e così il crollo alle politiche si è portato dietro il crollo alle comunali provinciali regionali.
Non so voi, ma quando leggo queste cose mi viene sempre da chiedermi se i politici pensano davvero che gli italiani siano così stupidi da non riuscire a votare due partiti diversi su due schede diverse – se ritengono naturalmente che il secondo partito localmente si sia comportato bene: ma in caso contrario non lo voterebbero lo stesso, no? – oppure se gli italiani sono effettivamente così stupidi.
infatti
Barbara mi segnala questo lancio d’agenzia, con la frase «il 67% dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni eccede nel bere. Il 25% dei ragazzi e il 31% delle ragazze infatti assumono piu’ di due unita’ alcoliche a sera.».
La parola “infatti” dovrebbe corrispondere a un’implicazione, no? Eppure l’implicazione non la si vede per nulla.
Ho provato a cercare il testo originale, ma mi è solo capitata quest’Ansa, che dice una cosa un po’ diversa: «In particolare, ha spiegato Emanuele Scafato dell’Iss, “il 25% dei ragazzi e il 31% delle ragazze assumono più di due unità alcoliche a sera”.» Oggettivamente non è che la cosa sia comunque chiarissima: imamgino che probabilmente quelle percentuali corrispondono al consumo medio, mentre nel 67% ci sono anche quelli che eccedono solo ogni tanto. Però almeno da un punto di vista sintattico la frase non fa una grinza.
L’amico o l’amica che ha riassunto per il Corsera, però, non solo non ha capito quello che stava riassumendo, ma non ha nemmeno provato a leggere quello che aveva riassunto. Capisco che non stiamo parlando di grande giornalismo, ma un po’ più di attenzione non avrebbe fatto male!
uso privato di blog pubblico
(titolo che sarebbe ©storiedime)
Qualcuno di lorlettori conosce un graduato dei Carabinieri di stanza qui a Milano? Se sì, mi contatta privatamente? Nulla di illegale :-)
Riforme fiscali
Ho controllato il mio CUD 2008 e quello 2007. Ho così scoperto che l’anno scorso ho guadagnato ben 1238.97 euro in più. Non so esattamente il perché queste cifre varino: tanto per fare un esempio pratico, nel 2005 avevo guadagnato 350 euro più dell’anno successivo.
Poi ho tolto dal totale l’IRPEF e l’addizionale regionale, e ho scoperto che di quei 1238.97 euro aggiuntivi me ne sono rimasti in tasca 339.71: in pratica, un’aliquota marginale del 72.59%.
Non credo Sìlviolo potrà fare tanto peggio.
non mi sono dimenticato del Carnevale della matematica!
In questi giorni di silenzio matematico, ho meditato e ho sentenziato:
– la data del 14 del mese (come prime due cifre dopo la virgola dello sviluppo decimale di \pi) mi pare un’ottima idea, anche perché è intorno a metà mese.
– per chi non ha voglia di avere un blog tutto per lui, ho creato questo. Fatevi un account su iobloggo, ditemi il nome utente (non il nickname), e io vi do accesso in scrittura. Nota: non è che dovete parlare solo di matematica, se vi viene da scrivere qualcos’altro fate pure. Quel blog è semplicemente un contenitore che si spera abbia poi materiale matematico.
– chi vuole fare il collettore per il primo Carnevale? Deve semplicemente ricordare qualche giorno prima della data prevista di scrivere un post ricordando a tutti di inviare i link ai propri contributi, e scrivere un post il 14 che racconti il tutto.
I primi drammi del dopovoto
No, non è certo il pensiero di quei poveretti di sinistra che si trovano fuori dal parlamento che è un dramma.
Però leggere che Forte, fiero, littorio! chiude perché “non ci sarebbe piu’ divertimento a definire Fini un fassista o Berllusconi il Duce Silvio, essi ci potrebbero credere e sentirsi di cio’ lusingati”… quello sì che dà un po’ di tristezza.
Nel caso vi lamentiate perché non ve l’avevo mai segnalato, avete ragione. Sono un bastardo dentro, io.