Con qualche anno di ritardo, ho finalmente letto anche il secondo dei libri dello strano trio (Terry Pratchett, Ian Stewart e Jack Cohen, The Science of Discworld II: The Globe, Ebury Press 2003, pag. 384, Lst. 6.99 , ISBN 9780091888053), dedicato fondamentalmente a come si è sviluppata la specie umana non tanto come evoluzione – di quella se ne parlerà nel libro successivo – quanto come culture e usanze. Si va dalla definizione di cosa è il sé all’evoluzione, dall’extelligenza (la parte dell’intelligenza che viene trasmessa non con i geni ma mediante supporti esterni) al dualismo tra informazione e termodinamica. Il tutto presentando teorie e punti di vista che non si vedono mai nella scienza ufficialmente divulgata, come il passaggio dai primati all’uomo forse avvenuto perché un gruppo di scimmie si è trovata in un posto con molti pesci e molluschi che hanno loro dato le proteine necessarie per creare le membrane neuronali, oppure la constatazione che la gravità funziona diversamente dalla termodinamica e quindi non è necessariamente strano che stelle e pianeti siano un sistema più “ordinato” di quello formato da un gas. Anche il loro modo di guardare alla religione e all’arte è sicuramente poco ortodosso: se non siete degli integralisti – ce ne sono anche nel campo artistico, sì – magari non sarete d’accordo con gli autori ma potrete comunque trovare ottimi spunti per pensare per conto vostro. Il che non è poco.
Per i grulli meno che abili
L’idea del messaggio minimale praticamente solo con un link non era in realtà male, anche se forse rovinata dal testo che diceva:
Banca di Roma - Cliente Messaggio.
VAI AL MIO MESSAGGIO Clicca qui
(il “qui”, per i curiosi, era http://campusvirtual.caschile.cl/claroline/auth/extauth/drivers/main.html il quale a sua volta rimandava a un indirizzo che inizia con http://www.cologne-fight-crew.de/vwar/upload/a.php? e continua con la stringa %1%2%3%24%42%32%62%13%76%81%37 ripetuta sei volte di fila. Ci deve essere sicuramente un significato esoterico che mi sfugge)
Il tutto però è rovinato dal titolo del messaggio: Phishing: Banca di Roma – Cliente Messaggio.
La cosa più strana è che firefox non sapeva ancora che il sito tedesco era farlocco. O sto diventando molto più veloce a fare le prove, oppure la gente si è scocciata di segnalarli, il che potrebbe anche non essere male in un tentativo di evoluzione genetica dell’intelligenza del genere umano.
E spegnere il telefonino?
Mi ero perso questa imperdibile notizia: I talebani intimano di spegnere le reti cellulari la notte. Secondo l’articolo (traduzione mia), « passati reggenti dell’Afghanistan e attuali rivoluzionari hanno avuto delle “discussioni” con le quattro principali compagnie afghane di telefonia cellulare, e hanno dato loro tre giorni di tempo per bloccare le trasmissioni per 14 ore al giorno, oppure…».
A leggerla così, si potrebbe pensare al solito problema oscurantista (in senso letterale e no) dei talebani: macché. Il problema è un altro: l’ultimatum viene dato «perché le forze di occupazione stanziate in Afghanistan usano di solito la notte i telefonini per spionaggio e tracciare i mujaheddin». A parte che non capisco perché debbano tracciarli solamente di notte (che li traccino davvero, immagino proprio di sì), mi viene quasi da sorridere. Il concetto di spegnere il telefonino la notte è così complicato? Se proprio non si fidano, stacchino anche la batteria…
Ammesso che la storia sia vera, e che i talebani non abbiano secondi fini (pensate a quante brutte cose si possono fare con i telefonini la notte!) essa è un interessante rovesciamento della politica del tipo “voglio fare quello che mi pare” alla quale siamo abituati. In effetti, “voglio che gli altri facciano quello che pare a me” mi pare più gratificante, a pensarci su.
L’Ecopass aiuta ad ampliare il proprio lessico!
Tutti quelli che affermano che l’Ecopass serve solo a portare soldi alle casse del Comune di Milano sono in piena malafede. Innanzitutto costoro non tengono conto di tutti i soldi che sono stati spesi per l’installazione delle telecamere e dei fantasmagorici sistemi per leggere le targhe, scrivere gli sms, e far di conto del numero di passaggi: secondo me siamo ancora in passivo. Ma d’altra parte bisogna muovere l’economia esattamente come la classifica del campionato di calcio.
Ma c’è un effetto collaterale dell’Ecopass che non sembra essere stato ancora considerato dai media, e che quindi porto alla vostra attenzione perché è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Sto parlando dell’abilità dell’ineffabile assessore Croci a compulsare il dizionario della lingua italiana, abilità che si spera possa venire assorbita anche dagli autoctoni[*]. Prendiamo il penultimo comunicato stampa settimanale – perché il guaio è proprio questo: ogni due settimane bisogna dire qualcosa, e non è che si possano sempre riciclare gli stessi slogan. Il titolo è “Ecopass: effetti assestati” e nel testo ci viene spiegato che nella settimana dal 4 all’8 febbraio la riduzione degli ingressi è stata del 25% “non considerando i veicoli esenti” e del 21% in assoluto. No, non sono così cattivo da fare notare che non è che un veicolo esente dall’Ecopass non inquini affatto: questo sarebbe troppo bastardo persino per me. Però non posso fare a meno di notare che nella settimana dal 18 al 22 febbraio le riduzioni sono state rispettivamente del 18% e del 14%, il che mostra che l’assestamento vantato solo due settimane prima non c’è affatto. Che fare, allora? Semplice, si trovano parole nuove! Edoardo Croci, per gli amici EdoPass, così fa scrivere Ecopass. I dati parlano di riduzione dei veicoli (ovviamente rispetto al periodo pre-Ecopass, non rispetto a due settimane prima) e continua dicendo «I dati parlano di percentuali incoraggianti» – in effetti occorre coraggio per definirli in questo modo – e «Anche se è presto per dare un giudizio definitivo, le azioni intraprese, sia sul fronte della mobilità sostenibile che dellefficacia energetica, stanno già dimostrando la loro efficacia, non solo nella riduzione del traffico ma anche sulla qualità dellaria.» Ricordo che nella settimana dal 18 al 22 il PM10 è stato solo un giorno (mercoledì) sotto la soglia di allarme, e che da giovedì in poi è stato da due volte e mezzo a tre volte e mezzo sopra i limiti.
Restate sintonizzati per le nuove eclatanti avventure di EdoPass!
[*] autoctono, sm: composto da auto e ctonio, letteralmente ‘dannato dell’automobile’.
Gravina
Non so se Francesco e Salvatore Pappalardi siano stati buttati in quella cisterna, oppure siano caduti. Però so che se i nostri solerti sistemi di ricerca non sono riusciti a scoprire un posto potenzialmente pericolo a duecento metri dall’ultimo luogo in cui i due fratelli erano stati visti, tanto solerti non è che siano.
Morale-O-Meter
Vi è mai venuto da pensare “mi sento un po’ più giù del solito”? Non ve ne può importare di meno? Bene, allora evitate di andare qua. In pratica, dopo esservi iscritti a 43things.com, potete segnare ogni giorno quanto avete dormito / bevuto alcol / bevuto caffè e come vi sentite: vi verrà preparata una bella tabellina come quella che si vede lì sopra, o se preferite potrete leggervi il report, con tanti bei grafici giorno per giorno. Gli amanti delle statistiche possono persino vedere quali sono le medie dei partecipanti, anche se mi pare non vengano dichiarati i campioni del giorno… ma non si sa mai :-)
A che serve? A perdere un po’ di tempo, mi pare ovvio.
(via Ipazia)
Com’è difficile la vita di un senatore!
Viviamo in un mondo difficile. I quindici minuti a testa di popolarità pronosticati da Andy Warhol finiscono troppo in fretta, un po’ come gli stipendi dei lavoratori dipendenti. Così ieri abbiamo dovuto assistere a un fatto tragico. No, non la prima giornata del Festival di Sanremo: parlo di Fernando Rossi, senatore ex Pdci e fondatore / demiurgo / leader della lista “Per il bene comune” che si è incatenato alla statua di Garibaldi all’interno di Palazzo Madama. Motivo? Il suo movimento / partito / quel che l’è non è stato esentato dal presentare le liste per le prossime elezioni, visto che la leggina “liberi quasi tutti” prevedeva che l’esenzione fosse solo per i gruppi attualmente rappresentati da due persone, e lui sta facendo tutto da solo.
Su una cosa il Fernando – non lo chiamo Rossi perché è un cognome troppo comune e lui non è certo persona comune – ha ragione, in effetti: quella leggina è una porcatina, perché allarga artificiosamente le esenzioni, epperò fa una liberalizzazione col braccino corto. Diciamo che io costringerei tutti i partiti partitini e partitucoli a cercare le firme, almeno poi risparmieremmo sulla carta per fare le schede elettorali. Ma affermare che nessuno abbia mai parlato di lui, con tutto il casino che ha fatto in questi due anni, mi pare piuttosto azzardato. Non è che gli venga in mente che la magari gente lo conosce, ma non ha nessuna voglia di riaverlo, nelle migliori tradizioni del frazionamento atomico delle particelle… ehm, dei partiti di sinistra?
P.S.: devo dire che i senatori leghisti sono meglio di quanto pensassi: nessuno si era mai messo a fare qualche scherzo alla statua del loro nemico Garibaldi.
Altro clamoroso successo dell’Ecopass!
Dopo i peana autointonati dall’assessore Croci sui miracolosi risultati dell’Ecopass, siamo passati dal Carnevale alla Quaresima… e il livello di PM10 è schizzato verso l’alto. Sabato scorso (non certo per causa mia, visto che ero in Valsesia…) il valore misurato nella centralina milanese del Verziere è stato di 185 µg/m3, insomma quasi quattro volte la soglia di allarme… che in fin dei conti è stata superata solamente trentacinque volte in cinquantacinque giorni.
Interrogato in proposito, potrebbe persino darsi che l’ineffabile assessore Croci abbia affermato che il risultato dimostra vieppiù l’efficacia delle misure antiinquinamento prese dal comune di Milano: il fatto che il picco di inquinanti si sia raggiunto di sabato, quando l’Ecopass non è in funzione, starebbe a indicare come durante la settimana non ci siano più problemi con le polveri sottili.
Il ragionamento è molto interessante: aspetto che l’aumento globale del numero di incidenti stradali sia visto come un successo del Tutor, che facendo abbassare la velocità nei tratti in cui è stato installato istiga la gente ad accelerare negli altri tratti.