I giudizi aprioristici (da destra e da sinistra) sulla sentenza di primo grado per le violenze della polizia alla caserma Diaz li lascio agli altri. Mi limito a far notare due cose:
– per i giudici di primo grado (e probabilmente solo per loro, visto che il tutto finirà in prescrizione) le violenze della polizia ci sono state;
– oltre ai pestatori del Settimo nucleo mobile di Roma, è stato condannato il loro capo Vincenzo Canterini.
È vero: i funzionari di polizia che firmarono il verbale di perquisizione (e che non possono non avere visto) sono stati assolti. Ed è ancor più vero che i vertici della polizia – che non si può certo dire abbiano brillato per far luce sulla vicenda – non sono stati nemmeno toccati. Però ricordo che siamo nel paese dove per lo scandalo delle intercettazioni Telecom non è stato rinviato a giudizio Marco Tronchetti Provera, a cui Tavaroli riferiva direttamente. (Notate che ho scritto “rinviato a giudizio”, non “condannato”. Sono due cose distinte). Almeno qualcosa si è mosso.
Carnevale della Matematica #7 – GOTO MarcelloSeri
Anche a novembre arriva il giorno 14, e quindi abbiamo il Carnevale della Matematica, stavolta ospitato da Marcello Seri. Come sempre, potete vedere di che matematica – in senso stretto e lato – si è parlato in quest’ultimo mese. La prossima edizione, prenatalizia, sarà ospitata da Matematica2005; per il 2009 sono aperte le candidature, anche da chi “ha già dato”. Tanto sappiamo che siamo in pochi, purtroppo.
una buona notizia
Stasera me ne stavo pedalando verso casa, tutto bello bardato (cappellaccio antipioggia e giubbino ad alta visibilità) e osservando gli ingorghi automobilistici con un sorriso sulle labbra. Occhei, nonostante ci sia il marciapiede esattamente a fianco la gente continua a camminare sopra le strisce della pista ciclabile che pure sono belle visibili (visto che con un clima così non è che riesca ad andare molto veloce, mi blocco davanti a loro e aspetto che si accorgano che non sono soli nell’universo).
La buona notizia è che ho comunque visto persone in bicicletta nonostante la stupida pioggerella, e soprattutto che finalmente iniziano ad usare le luci. È vero che i pazzi che pedalano con questo clima sono probabilmente più esperti del ciclista della domenica, ed è vero che continua ad esserci gente assolutamente convinta di avere pranzato a isotopi radioattivi e quindi di risplendere nella notte (io odio chi va in bici di notte senza luci), però garantisco che rispetto ad alcuni anni fa vedo un miglioramento confortante.
aggiornamento blog
Ho appena installato (col sistema brutale “copiaci sopra i file”) la versione 4.21 di Movable Type. In teoria dovrebbe funzionare tutto almeno come prima. In pratica, se c’è qualcosa che non va sapete come contattarmi.
Inutile dire che non ho installato una nuova versione del tenutario, quindi continuerete a trovare il mio punto di vista. Ma se mi state leggendo, immagino che lo apprezziate, al limite per sparlarmi contro nei commenti!
aggiornamento: (14 novembre) a quanto pare, almeno due dei feed erano bloccati, e quindi chi li usava non poteva accorgersi delle nuove notiziole. Adesso li ho sbloccati a mano, ma non sono sicuro di avere aggiustato l’aggiornamento automatico.
aspettatevi qualche annuncio prima di Natale
Un paio di settimane fa è apparso questo post, in cui si segnalava come un ricercatore avesse deciso di stabilire una volta per tutte qual era l’accordo iniziale di A Hard Day’s Night applicando l’analisi di Fourier al suono che apre il disco (i più matematici possono trovare il PDF dell’articolo originale qui, courtesy of Keplero). È notizia di ieri che Paul McCartney metterà all’asta un manoscritto del 1911 dove appare la firma di Eleanor Rigby: cosa assolutamente inutile, visto che sir Paul non ha certo bisogno di soldi, e comunque i Veri Beatlesiani sanno che la fonte del nome non è quel foglio ma la lapide sulla tomba al cimitero di Woolton – a parte il titolo che non ci azzecca nulla, stavolta il Corsera non ha toppato e l’interno dell’articolo è corretto.
Non mi resta che immaginare che i Fab Two (più le due vedove) abbiano finalmente trovato l’accordo ( :-) ) per vendere i loro brani anche su iTunes o altre piattaforme digitali, e quindi abbiano iniziato una campagna pubblicitaria – ovviamente senza spendere una sterlina!
La TV italiana è proprio malata
Dopo mesi di stallo per il rifiuto di votare Leoluca Orlando come presidente della commissione di Vigilanza Rai, il PdL ha deciso di fare per conto suo, e non appena la maggioranza qualificata non era più necessaria è stato eletto il senatore PD Riccardo Villari, prendendosi anche due voti della minoranza evidentemente molto coesa. Mfisk afferma che la colpa è dell’opposizione, che ha deciso di impuntarsi per ragioni puramente politiche su un nome che tra l’altro non è nemmeno un esperto di televisione trincerandosi dietro un concetto, quello di “prassi”, che per definizione non è catalogato. Sarà. Però, se uno va a vedere la scheda personale del senatore, scopre che è “Docente universitario (malattie infettive epatologia); medico (medicina interna – epatologia)”. Immagino che di tv ne sappia più di me, ma semplicemente perché ogni tanto gli capiterà di accenderla. Sarà insomma divertente vedere se si dimetterà come il PD spergiurava ieri o se andrà avanti facendo finta di nulla; e sarebbe ancora più divertente sapere quali sono stati i contatti segreti tra PdL e PD :-)
(p.s.: adesso la voce di Wikipedia riporta l’elezione di Villari: ma quando ho iniziato a scrivere questa notiziola era desolatamente vuota. Deve proprio avere un curriculum favoloso)
gli orari non tornano
Il segretario CISL Raffaele Bonanni nega decisamente di essere stato alla “cena di lavoro” da Berlusconi, assieme al suo omologo Angeletti e alla Confindustria, ma soprattutto senza Guglielmo Epifani. Alla domanda «Alcuni cronisti l’hanno vista lasciare Palazzo Grazioli da un’uscita secondaria» la risposta è stata «Si saranno sbagliati, non ero io, a quell’ora ero a Porta a Porta».
Sbaglio, o Porta a Porta non è in diretta ma viene registrata nel pomeriggio? :-)
_Psicobufale_ (libro)
Dalle barzellette con psicanalista e relativo lettino ai film hollywoodiani, la professione dello psicologo è sempre stata vista con un misto di timore e rispetto quasi magico. In fin dei conti non possiamo vedere quello che c’è dentro la nostra testa, e se immaginiamo che ci sia qualcuno in grado di farlo allora come prima cosa ci mettiamo sulla difensiva, ma subito dopo vediamo se riusciamo a carpirne i trucchi. In questo libro (Silvia Bianconcini, Psicobufale, Rizzoli 2008, pag. 180, € 15, ISBN 978-88-17-02553-9) l’autrice, psicologa, spiega quali sono le cose che noi tutti “sappiamo” riguardo alla psicologia e agli psicologi ma che in realtà sono false: le psicobufale, per l’appunto. Lo stile di scrittura è leggero, e i vari argomenti sono trattati ciascuno in poche pagine – si capisce che l’autrice è abituata a scrivere sul suo blog. Diciamo che dopo un po’ si nota una certa ripetitività, anche perché il messaggio di base – che gli psico-cosi non sono degli indovini, non possono lavorare a macchinetta, e che ogni persona è un caso a sé – non è che possa essere detto in chissà quanti modi diversi. Probabilmente il modo migliore per gustare il libro è leggere un capitoletto ogni tanto: a questo punto sarà più semplice capire che la depressione tanto di moda al giorno d’oggi non è poi altro che l’esaurimento nervoso di qualche lustro orsono e che entrambi i termini non significano in realtà nulla!