Post sotto l’albero

Da cinque anni (un’eternità, per il blogocono) Sir Squonk si rovina vita, fegato e polpastrelli per convincere un gruppo di squinternati squaraquaquà a scrivere un post di argomento natalizio: il PSl’A, o appunto il Post sotto l’albero.
Quest’anno forse sarà l’ultimo, almeno secondo il curatore (consiglio di leggere prima il suo post, così saprete di che morte morire): sappiate comunque che ci sono ben 72 post, per tre mega e rotti di PDF (no, non è solo testo, ci sono solo 208.616 caratteri spazi esclusi, ma le immagini si sa che pesano)
Potete andarvelo a scaricare qua: prima di stampare le 116 pagine, però. pensate agli alberi di Natale tagliati inutilmente, e non peggiorate vieppiù la situazione!
(per la cronaca, per la prima volta c’è anche un mio contributo, a pagina 37 (con un errore di impaginazione: il post in realtà inizia con “Mentre”). Sappiate che non c’entra assolutamente nulla con quello che scrivo sul blog; gronda buonismo tanto da essere vietato ai diabetici, e soprattutto è lungo. Siete stati avvisati.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-10 11:06

3 pensieri su “Post sotto l’albero

  1. Paolo

    Mi è parso tutto tranne che *lungo*, anzi nella parte conclusiva mi è sembrato che andassi proprio di fretta, c’era un limite al numero di battute?
    E’ comunque un bel racconto, scritto molto bene e che lascia un senso di conforto. Ho apprezzato molto l’idea del costume tolto, l’ho trovato molto simbolico.

  2. .mau.

    @Paolo: sono 10579 caratteri, 1822 parole. Per darti un’idea, le mie recensioni di libri, esclusi i dati tecnici tra parentesi, vanno da 1000 a 2000 caratteri. Chiaro che non è nemmeno lungo quanto una novelette, ma per i miei standard è enorme.
    Se alla fine ti sembrava io andassi di fretta, la ragione più probabile è che avevo finito la carica creativa… e/o che ho dei problemi a raccontare le cose belle.

  3. ALG

    Io non lo ho trovato ne lungo ne breve… mi sembrava giusto, anche la conclusione avrei faticato a leggerla fosse stata ampia come il resto perché ormai avevo capito come andava a finire…
    Ciao

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