Figure Ground (lo trovate qui) è un gioco di logica dove bisogna spostare i pezzi all’interno di una scacchiera per ottenere una figura obiettivo a partire da una figura di partenza.
La caratteristica di questo gioco è che i pezzi sono come dei magneti: se per caso, per sbaglio o per volontà ne metti due uno vicino all’altro, diventa impossibile separarli, e quindi si ottiene un pezzo più grande – e meno posizionabile. I pezzi possono anche essere parzialmente sovrapposti, nel caso che la configurazione obiettivo occupi un’area inferiore a quella iniziale.
Man mano che si procede con i livelli, aumenta il numero di colori diversi negli schemi. In bocca al lupo!
(via puzzlinks)
sono un fediGraFo
Nonostante oggi sia il Nutella Day, potrei aprire un barattolo di questa crema gianduja.
Soluzione in salsa italica
Otto giorni fa hanno rubato la bicicletta a un mio collega. Gliel’hanno rubata qui in ufficio: a differenza del sottoscritto, che lega la sua con l’archetto al mancorrente della scala di sicurezza, lui si era limitato a legare una ruota al telaio e probabilmente qualcuno è entrato, ha preso sottobraccio la bicicletta, e se n’è andato con calma, come avevo previsto a suo tempo. D’altra parte, con un cancello che è il più delle volte scassato, nessuno pensa alla possibilità di tenerlo chiuso, rischiando che non si riapra più.
Fortunatamente la mia azienda è brava a prendere decisioni subitanee. Oggi, rientrato dalla pausa pranzo, ho trovato un foglio sulla mia bicicletta dove era spiegato che quella di parcheggiare nei locali aziendali è una graziosa e benevola concessione aziendale, per cui non sono costretto a genuflettermi, ma d’altra parte non posso lamentarmi se qualcuno ruba il mio mezzo di trasporto; il tutto da firmare per accettazione. Rispetto alla prima versione del modulo che avevo visto circolare la settimana scorsa dopo il fattaccio, adesso hanno ammesso l’esistenza delle biciclette, e hanno sbarrato il punto relativo alla targa del mezzo. Fantastici.
Quisss della settimana: che estensione di file sei?
Per una volta il quissss arriva direttamente da FriendFeed. Due schermate di domande, naturalmente in inglese, che dovrebbero appunto valutare la tua personalità.
Come si può notare dal disegnino qui a fianco, io sarei un jolly, o per meglio dire un asterisco (quello insomma che recupera tutto). Il commento è “Tu sei tutto per tutti; non riesci a decidere cosa tu voglia essere”. Mi sa che mentre compilavo il test devo avere inavvertitamente lasciato un cookie che puntava al mio blog, e ci sia da qualche parte un sofisticato sistema di intelligenza artificiale che ha controllato quello che scrivo…
Vaticinio
sottoscrizione ai commenti
Movable Type non è WordPress, e di plugin ce ne sono relativamente pochi. Però ravanando nella cache di google sono riuscito a trovare un vecchio plugin che permette di farsi inviare per email la notifica dei nuovi commenti a un post (e di disabilitarla quando si è stufi). Con xlthlx come betatester forzata e qualche martellata al codice, si direbbe che ora funzioni. Insomma, forse finalmente potrete smetterla di pigiare il tasto F5 ogni dieci minuti :-)
Silenzi
Leggo da vb la storia di Giuseppe Gatì.
Non so se la sua morte sia dovuta alla lupara bianca o sia un “banale” incidente sul lavoro; però una cosa la so. Non mi è capitato di sentir parlare della sua morte, come non mi era capitato di sentir parlare della sua protesta contro Sgarbi dello scorso mese. Non so, a me pare che Giuseppe sia morto due volte.
mormoni poligoni
Pietro mi segnala questo articolo della Stampa. Immagino che i mormoni fossero poligami, e al limite tetragoni; o magari c’è stata l’attrazione della serie Numbers (che poi sarebbe Numb3rs, ma passi) citata subito dopo. Fatto sta che è uscita fuori questa parola macedonia. (Confronta anche il termine americano “square”, usato nella cultura hippie per indicare i matusa senza flessibilità alcuna). Ma il risultato è certo esilarante, e almeno a me fa venire in mente la vecchia battuta di Faletti – Testimone di Bagnacavallo: “E voi, donne che battete in mezzo agli angoli delle strade, a voi vi dico: Bisettrici!”