sciopero atm e sinergie

Oggi c’è uno sciopero degli autoferrotranvieri appartenenti ai Cobas. Ventiquattr’ore, tranne le fasce di garanzia.
Oggi a Milano pioveva: un po’ più del solito, il che significa che piazza Appio Claudio e viale Zara sono allagati.
Oggi i due varchi di ingresso della metropolitana, stazione Zara, lato destro scendendo erano bloccati, facendo fare delle code incredibili per poter entrare dagli altri tre varchi.
Adesso mi aspetto che il presidente dell’ATM, ammesso che venga a sapere della cosa, affermi che è colpa dei dipendenti che hanno anticipato lo sciopero chiudendo i varchi in modo da creare maggior disagio agli utenti, e già che c’erano hanno anche bloccato la scala mobile da quel lato. Il pensiero che una stazione costruita tredici anni fa sia stata fatta e manutenuta così bene che con qualche goccia d’acqua in più si blocchi tutta è ovviamente impossibile da concepire, con tutti i soldi che ATM spende per la perfetta efficienza dei mezzi.
(che poi stamattina pioveva di nuovo nel nostro open space, ma almeno Telecom è un’azienda privata – senza contare che così fa vedere che tratta tutti allo stesso modo)

L’enigma del Mandarino (libro)

[copertina] L’edizione originale di questa raccolta di giochi (Henry E. Dudeney, L’enigma del Mandarino [Amusements in Mathematics – parte I], RBA Italia 2008 [1959], pag. 238, € 9,99, trad. Angela Iorio) fu pubblicata nel 1917 dallo stesso Dudeney, e a quanto ne so ebbe uno strepitoso successo, come del resto le rubriche che lui teneva in varie riviste britanniche dove i vari quesiti erano stati precedentemente posti. Rispetto a Gli enigmi di Canterbury direi che i giochi sono mediamente più semplici da risolvere, pur essendoci delle vistose eccezioni: non so se questo sia legato alla scelta di quali inserire partendo dall’edizione Dover del 1959 (questo libro non è la prima metà di quello inglese). Anche in questo caso bisogna spesso stare attenti alle trappole verbali nella formulazione di alcuni quesiti, che non hanno soluzione se non con un trucco: fortunatamente la traduzione coglie le sfumature e permette così di risolverli, e anche i disegni sono più chiari di altri libri RBA Italia. Oltre ai problemi il libro contiene alcune parti discorsive: interessante soprattutto quella sulla scomposizione di figure per crearne altre.

Squarix

Grazie ad Adamo e al suo TimeWaster, ho scoperto Squarix, ennesimo gioco logico scritto in flash.
Scopo del gioco è passare un livello dopo l’altro, e fin qua credo che non ci sia nulla di nuovo. Per passare un livello, occorre eliminare le caselle con il contorno bianco all’interno di una griglia 9×9. No, il sudoku non c’entra: gli è che ogni volta che si mettono tre quadratini dello stesso colore vicini, questi vengono cancellati, e se uno dei quadratini era su una casella bianca viene tolta anche quella. I quadratini si spostano (quasi) come nel sokoban: si clicca su uno di essi e su una casella vuota, e se c’è un percorso non ostruito tra le due posizioni il blocco viene spostato. Poi iniziano le complicazioni: innanzitutto c’è un tempo limitato per fare il tutto, e inoltre ogni tanto appaiono dal nulla nuovi blocchi, che bloccano la via che ti stavi preparando.
Interessante notare come oltre agli high score globali vengono salvati anche quelli “locali” – non ho verificato se per indirizzo IP o via cookie. Almeno è possibile vedersi in classifica!

Carta Acquisti

(Mica si chiama Social Card! Controllate pure sul sito del Ministero!)
Innanzitutto (e non scherzo) è da apprezzare l’uso ufficiale di un termine italiano e non inglese. È vero che “acquisti” può essere visto come il solito conflitto di interessi del PresConsMin che ha tutto l’interesse che la gente faccia compere e quindi le aziende pubblicità tv; ma è anche vero che forse in questo modo l’uso della carta è più comprensibile; quindi non mi lamento. A parte questo, ci sono molte più ombre che luci a proposito della Social Card. Il sito del ministero è molto scarno al riguardo, e le informazioni che ho trovato altrove – sul Messaggero e, come segnalatomi da G., su Altroconsumo – sono a volte contraddittorie. Ecco il mio pensiero al riguardo, per quello che può valere.
È vero che sono pochi soldi e non è praticamente per nessuno, visti i limiti di reddito necessari: in effetti un milione e 300mila persone possibili beneficiari sono poco più del 2% degli italiani. Se già i soldi a disposizione sono pochi, tanto vale non darli a pioggia ma solo ai “peggio messi”. Possiamo discutere su come mai il creativo Tremonti non abbia trovato nuovi fondi, al limite… La scarsità di negozi convenzionati mi sembra più che altro una scarsità di negozi che facciano sconti, e su quello probabilmente bisognerebbe aspettare qualche mese prima di essere certi che sia stato un flop. Sarebbe anche interessante capire se lo Stato non abbia pensato di mettere soldi “impliciti” favorendo i negozianti che fanno lo sconto.
A me sembra molto peggio il concetto di “carta ricaricabile”, con l’aggravante dell’anonimato. Per quest’ultimo, sarebbe stato molto meglio farla sembrare esattamente come una carta di credito – tanto se poi ci vuole un documento di identità sai quanto uno è anonimo… Ma è il concetto di “denaro di plastica” che in questo caso è sbagliato! Stiamo parlando di una fascia di popolazione che probabilmente non ha mai visto un bancomat in vita sua. Che fai, fai loro un corso accelerato di uso di una carta di debito? E magari spieghi loro come si fanno le ricariche? (E PosteItaliane non hanno nemmeno offerto ricariche senza commissioni, tra l’altro?) (no, mi sa che non si possano fare ricariche, solo lo Stato può mettere i soldi se non ho letto male. Mah)
L’altra cosa davvero triste è che la persona che rientra in questi parametri non solo debba presentare domanda per ottenere la Carta, ma debba anche portare tutta la documentazione necessaria. Di nuovo, stiamo parlando di persone quasi certamente di bassa istruzione, che avranno per forza bisogno di qualcuno che li aiuti. Non sarebbe stato meglio verificare a priori, e non solo a posteriori come tanto faranno, i requisiti? O sperano che molti degli aventi diritto non chiedano la carta?
Insomma, la buona volontà la concedo, ma i risultati mi paiono deludenti.
Notarella finale: tra le clausole per cui non viene elargita la carta c’è «fruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni in quanto […] detenuto in istituto di pena».

Un esperimento ESP che funziona!

Se andate a finire su questa pagina, potete trovare un esperimento di lettura del pensiero via Internet escogitato da Clifford Pickover – ho recensito alcuni dei suoi libri, se ricordate.
È incredibile: voi scegliete una carta – assolutamente a caso, o almeno voi pensate così – da un insieme e lo script dietro la pagina web la toglie dalla lista. Naturalmente non dovete cliccare sulla carta, quello sarebbe troppo facile; voi vi limitate a guardarla attentamente, memorizzarla e poi cliccate in una zona dello schermo completamente diversa.
Pickover afferma di essere arrivato al 99% di precisione. Lascio a voi provare l’esperimento e apprezzarlo :-)

deflazione?

Repubblica, ma immagino tutti i giornali, fa sapere che l’inflazione in Italia su base annua è passata dal 3.5% di ottobre al 2.7% di novembre, con un calo in questo mese dello 0.4%. Addirittura in Eurolandia si è passati dal 3.2% al 2.1%, e subito Rep. parla di deflazione.
Mah, forse nel resto dell’Europa ci può essere qualcosa del genere, ma in Italia mi pare proprio di no, a guardare i dati disaggregati. Il calo è quasi interamente dovuto a un -4.8% del comparto energetico (e sarebbe potuto essere maggiore se non ci fossero i prezzi regolamentati…). Per il resto, l’unico calo dovuto alla contrazione dei consumi si direbbe essere quello dello 0.6% (sempre su base mensile) di ‘”Servizi ricettivi e di ristorazione”. Ancora un po’ poco, mi sa. O forse è un semplice “attenti al lupo”.

Ich werde singen (canterò)

[crittografia mnemonica] Ormai è ufficiale. La prossima settimana, aggregato ai cori dell’associazione Canto Sospeso, parteciperò all’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven, cantando l’Inno alla Gioia.
Per la precisione, martedì 2 abbiamo una prova generale pubblica ad Arcore, chiesa di Sant’Eustorgio che è consigliata solo a persone davvero pazze, visto che la prova è dalle 19 alle 22:30 per un’esecuzione di un’ora e venti. Immagino che prima delle 21:30 non inizieremo nemmeno a cantare (l’Ode è il quarto e ultimo movimento della sinfonia). Le due interpretazioni ufficiali saranno mercoledì 3, ore 21, nella chiesa di San Marco a Milano (ingresso a offerta libera) e giovedì 4 alle ore 20:30 nel Duomo di Lodi (immagino a ingresso gratuito).
Non so quanto mi vedrete, visto che sarò nascosto in fondo più o meno a metà del coro: faccio infatti il basso, tranne un pezzetto a tre voci pari[*] in cui mi hanno infilato tra i baritoni. D’altra parte non sono un vero corista, ma come avevo scritto ho pensato che questa è un’occasione che capita una volta nella vita, e non potevo mancarla!
[*] per i non musicofili: “voci pari” significa di un solo sesso e “dispari” di ambo i sessi, quindi ci possono essere tre voci pari e quattro voci dispari :-)