Quisss della settimana: che tipo di intelligenza hai?

La mia pusher di fiducia segnala l’ennesimo quiz sul tipo di intelligenza. Secondo loro il mio tipo di intelligenza sarebbe intrapersonale, e già questo vi fa capire quanto sia fuori fase. Ma controllate tutti i miei risultati:

Intra-personal Intelligence (Self Smart)
88%
Linguistic Intelligence (Word Smart)
75%
Musical Intelligence (Musical Smart)
69%
Naturalist Intelligence (Nature Smart)
56%
Existential Intelligence (Philosophy Smart)
50%
Spatial Intelligence (Picture Smart)
44%
Interpersonal Intelligence (People Smart)
38%
Logical-Mathematical Intelligence (Number/Reasoning Smart)
31%
Bodily-Kinesthetic Intelligence (Body Smart)
25%

Sì, la mia intelligenza logico-linguistica sarebbe praticamente la peggiore, quasi al livello della mia “intelligenza corporale” (che effettivamente è nulla o quasi). Se vi sembra il caso…

Risolto uno dei grandi misteri della vita!

L’altra notte ero andato in cucina a luce spenta, a bere un bicchiere d’acqua. Non è una cosa così difficile, visto che arriva un po’ di luce da fuori. Mentre tornavo in camera, ho notato che dal frigo usciva un po’ di luce. Penso “che palle, il frigo è rimasto socchiuso”: faccio per chiuderlo ma lo era già. Controllo da dietro se non ci fosse chissà quale strano gioco di luci da fuori: no, era proprio la lucetta del frigo che se ne stava accesa a frigo spento, e probabilmente la membrana di gomma era semitrasparente.
Apro il frigo, guardo dentro, e noto che c’è un pulsantino vicino alla luce, di quelli tipo le confezioni di shampoo. Lo clicco, e richiudo il frigo: il chiarore non si vede più. Riapro, riclicco, richiudo: di nuovo il chiarore. Ri-riapro, ri-riclicco, ri-richiudo e torno a dormire felice. Adesso so se e quando la luce del mio frigo rimane accesa a porta del frigo chiusa.

manco ti fanno mangiare in pace

Oggi a pranzo sono stato in mensa. A parte che come al solito quando arrivo io di roba da mangiare ne resta ben poca, la cosa che mi è saltata subito agli occhi è stata il tv da 35 pollici o giù di lì che era stato installato in un angolo e che trasmetteva l’equivalente di una presentazione Powerpoint di Assilt-Inran su “Alimentazione & salute…” (i puntini sono originali). L’Assilt è la mutua Telecom, per la cronaca, mentre l’Inran sarebbe l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (vedi qua).
Le slide avevano tante immagini, e una decina di slogan che vi presento subito, con tra parentesi i miei commenti. Ovviamente c’era anche la musichetta di soprafondo.
Un peso corretto, un buon livello di attività fisica
Una dieta equilibrata, tanta frutta, tanti ortaggi (che lancerei volentieri contri chi ha pensato quella campagna)
Grassi, non troppi, e scegliamoli bene (attento ai tuoi amici sovrappeso, insomma)
Zuccheri, dolci, bevande zucherate. Non esageriamo
Anche l’acqua è un alimento. Bevi in abbondanza (non credo che l’acqua del rubinetto in mensa sia potabile)
Poco sale. È molto meglio
Alcol sì, ma nelle giuste quantità (non c’è problema: nelle mense Telecom l’alcol è vietato)
Una dieta varia è una dieta sana
Anche tu sei il responsabile della sicurezza dei tuoi cibi (chiedere a Tavaroli per ulteriori informazioni)
A ciascuno il suo… (ecco. E a noi ci tocca questo?)
Se almeno il video fosse stato silenziato, non ci sarebbero stati problemi: tanto ero girato dalla parte opposta. (Le frasi me le sono copiate mentre aspettavo che il mio collega finisse di mangiare). Ma così garantisco che era fastidioso anche parlare, nonostante non gli fossimo affatto vicini. Ma secondo questi qua, mangiare guardando la tv fa così bene?

Tradurre può fare male

Leggo da Language Log che nel “liberato” Afghanistan un tribunale ha condannato a vent’anni di reclusione Ahmad Ghaws Zalmai e Mushtaq Ahmad. La loro colpa? Il primo ha tradotto il Corano in lingua Dari, e l’altro ha approvato la traduzione. Lo stampatore del libro ha avuto una condanna a “soli” 15 mesi.
Secondo Bill Poser di Language Log, il problema non era che la traduzione introducesse delle eresie nel testo, ma era proprio nel manico: visto che il Corano è stato dettato da Allah a Maometto direttamente in arabo, tradurlo in un’altra lingua significa e chiamarlo “Corano” significa compiere un sacrilegio.
So che qualcuno mi dirà che fino a quarant’anni fa la chiesa cattolica continuava a dire la messa in latino; ma le traduzioni cattoliche della Bibbia c’erano eccome, come si può facilmente vedere. So anche che non tutti gli islamici sono così (quantunque il giudice abbia affermato che la pena di morte richiesta dall’accusa sarebbe stata fattibile…). Però la cosa mi preccupa lo stesso tanto.

cambio elettronico… sulla bici

Leggo sul Corsera che Shimano ha introdotto un cambio elettronico sulle biciclette, cambio che è stato utilizzato da tre squadre nello scorso Giro della California. L’articolo continua con una marchetta per la Campagnolo che aveva sviluppato un cambio simile già sette anni fa, e termina con un po’ di pettegolezzi sulla presunta violata purezza del ciclismo (non ridete).
Il mio giudizio a riguardo si può sintetizzare in una parola: bah. Non so se mi fiderei di dover sperare che la pila a bottone per il cambio elettronico non si scarichi improvvisamente, ma immagino che nel peggior dei casi mi ritroverei con una ruota fissa, il che non è la fine del mondo a meno che non si blocchi su un 28×30. Ma d’altra parte non facevo fatica a cambiare nemmeno quando avevo la levetta sul telaio: l’unico problema era riuscire a sentire la posizione corretta. E con i cambi attuali a pulsante o manopola non c’è nemmeno questo problema. Detto in altro modo: a che mi servirebbe una simile innovazione? A nulla :-)

Devolution

[.mau. abilis] No, non sto parlando di quella cosa che piace tanto alla Lega Nord – anche se in effetti qualcosa di simile c’è, a pensarci bene – ma del giochino di morphing creato da quelli della Open University in occasione del bicentenario della nascita di Darwin. Si carica una propria foto, e poi si sceglie verso quale antenato dell’uomo ci si vuole devolvere. Il risultato qui a fianco – che potete anche vedere a risoluzione maggiore – sarebbe un .mau. habilis: la mia espressione indubbiamente intelligente rimane, nonostante il milione e settecentomila anni di distanza: non trovate?
Il gioco è assolutamente sconsigliato ai creazionisti. Leggere attentamente avvertenze e modalità d’uso. Non utilizzare foto del proprio bambino.
(via lo scorfano)

Fumetti di .mau.

I più attenti se ne sono accorti, perché c’è il link dalla mia homepage e dalla pagina principale del blog. Alcuni sono stati contattati personalmente. Adesso ormai la notizia è di dominio pubblico, a giudicare dal numero di accessi di ieri… ma iniziamo da capo.
Due anni e mezzo fa avevo parlato di stripgenerator, un sito in flash che ti permette di creare una striscia di fumetti. Con i miei ben noti tempi, ho deciso di provare a vedere cosa riuscivo a fare; il risultato è questo, con backup delle strisce qua. La periodicità è variabile, visto che non c’è la possibilità di salvare in anticipo la striscia: quindi devo avere l’idea e avere la possibilità di inserirla. Lo so, non si vede una cippa; ma se si clicca sulla striscia la si riesce ad avere a una risoluzione decente.
Ci sono almeno due problemi con la mia capacità di fare delle strisce. Il primo è che non so disegnare; con un sistema come stripgenerator la cosa si può superare, ma il risultato grafico non è il massimo. Il secondo è che non so fare le battute. Anche se qualcuno dei betatester ha in parte apprezzato, un mio amico mi ha scritto “non sono all’altezza dei tuoi standard”, un anonimo commentatore ha scritto più direttamente “fanno proprio cagare”. Tanto se ne stanno da tutt’altra parte rispetto al blog, quindi non siete costretti a guardarle :-P
PS: se qualcuno volesse creare dei fumetti, ho scoperto da Totumweb di altri siti: MakeBeliefsComix, BitStrips (dalle immagini il migliore del lotto), e Comiqs, che però si direbbe più per fotoromanzi.

Milano luminosa

Sono appena tornato da una pedalata nella parte nordovest di Milano. Bisogna dire che l’associazione tra il cielo terso e il traffico relativamente scarso mi ha permesso di vedere che ci sono punti della città anche carini… come ad esempio Villa Simonetta, che poverina è mezzo tagliata dallo scalo Farini e quindi era stata pesantemente bombardata durante la guerra ma che è stata ben restaurata. Poi ci sono le chicche come l’insegna in bassorilievo “E. Porselli – Scarpine da ballo” che si può vedere in via Stelvio.
Peccato che le condizioni di cui in cima al post non ci siano quasi mai.