Archivi categoria: pipponi 2022

Del perché le estensioni di garanzia sono dannose

Piccola storia triste. Due anni e mezzo fa abbiamo comprato una lavastoviglie Miele. Ci siamo come al solito cascati e abbiamo fatto un’estensione di garanzia. Ora da qualche settimana ci siamo accorti che lo sportellino del detersivo non si apre, il che non è esattamente il massimo se vogliamo che i piatti siano lavati. (Sì, c’è sempre l’effetto Biowashwall, ma non è il massimo). Ieri mi sono messo a vedere esattamente cosa è successo: praticamente la molla che farebbe scattare lo sportellino è saltata.

Bene, dico, usiamo l’estensione di garanzia. Prendo, compilo il modulo online, mi arriva la notifica di ricevuta… e dopo mezz’ora un altro messaggio:

«Buongiorno,
con la presente siamo a comunicarle che il difetto da Lei lamentato non rientra nella copertura del nostro servizio di assistenza.
Rimaniamo a disposizione per eventuali chiarimenti.»

Fine della piccola storia triste. Certo, se io fossi un tipo bravo a fare i lavori di casa probabilmente in cinque minuti troverei una molla e gliela metterei, ma tra le mie tante capacità mancano quelle di tipo manuale :-(

Toglierci il pane di bocca

Lunedì, in un incontro con i sindacati, la mia azienda ha indicato le misure ponte che prenderà prima di prendere quelle definitive a luglio (misure che andranno da CIG pesante a licenziamenti, se il sindacato non accetta un contratto di solidarietà che è una CIG sotto falso nome). Tra le misure, a parte eliminare il lavoro agile a non meglio identificati settori “con una bassa produttività” (no, non è stato detto né quali settori siano né quante persone saranno coinvolte, e scommetto che non lo sanno nemmeno loro) ci è stato comunicato che non verranno più elargiti i buoni pasto per le giornate in cui siamo a casa in lavoro agile.

Ho fatto un po’ di conti spannometrici, e il risparmio per l’azienda è dell’ordine di grandezza delle buonuscite regolarmente date agli amministratori delegati fatti regolarmente fuori. In pratica ci dobbiamo togliere il pane di bocca per pagare gli ex capi…

Eurovision è politico? Ovvio.

punteggi Eurovision per l’Ucraina


In questo thread Twitter potete vedere i punteggi dati all’Ucraina nel televoto per Eurovision 2022. Diciamo che era una vittoria annunciata, se ne avevo sentito parlare anch’io che di Eurovision non mi sono mai interessato. (Per dire, venerdì e sabato ero a Torino. Sabato mattina sono persino passato davanti al Valentino, dove se non ho capito male c’era il palco con musica 24/7 per tutta la settimana. Non mi sono nemmeno fermato un secondo).

Detto questo, e aggiunto che la gara è una tamarrata unica – nulla di male, basta solo esserne consci – non vedo perché Altiero Spinelli dovrebbe rivoltarsi nella tomba, come scrive Antonio Pavolini. Esprimere il sostegno a una nazione per mezzo del voto a una canzone è un modo come un altro, e nemmeno dei peggiori; se mettiamo da parte l’Australia, è anche un modo per essere uniti, pur soltanto nella musica. Quello che avrebbe dovuto far rivoltare nella tomba Spinelli è piuttosto il fatto che Russia e Bielorussia siano state escluse dalla manifestazione…

(ah, mi dicono anche che la canzone ucraina era carina, il che male non fa)

Ultimo aggiornamento: 2022-06-09 17:55

Reductio ad Hitlerum, tanto per cambiare

Se non ho capito male leggendo la mia bolla Twitter, c’è un po’ di gente che afferma che il ministro russo degli esteri Lavrov, spiegando che Zelens’kyj può essere nazista anche se ebreo “perché anche Hitler aveva sangue ebreo”, ha semplicemente ripetuto quello che si sa da almeno una decina d’anni, si veda per esempio qui (con disclaimer messo in fretta e furia).

Ok, prima del mio pippone principale ne faccio uno secondario sul disclaimer, che afferma che «il pezzo non tiene conto delle ricerche condotte nel successivo decennio». Il tutto ovviamente senza uno straccio di link a queste ricerche, perché quello che conta è semplicemente far pensare allo stupido lettore che l’affermazione dell’ebraicità – almeno in parte – di Hitler sia “evidentemente” falsa.

A me invece non importa più di tanto quale sia la razza di Hitler. Mi limito a fare una considerazione diversa. Che io sappia, non c’è nessuna prova che Hitler sapesse di avere del sangue ebreo nelle sue vene. Se lo sapeva, l’ha nascosto così bene da non lasciare alcuna traccia. Una piccola differenza con Zelens’kyj, che pur non essendo praticante – almeno a quanto ne so io – conosce bene la propria ascendenza. D’altra parte, come poi dice anche il titolo di questo post, non è che a Lavrov o a chi lo cita interessi più di tanto chi siano gli antenati di Hitler; quello che conta è usare la parola “nazista” un po’ come tanti usano la parola “comunista”, senza entrare nel dettaglio: per esempio spiegando quali sono le cose naziste che sta facendo Zelens’kyj. (No, non ditemi “il battaglione Azov”, perché dall’altra parte c’è il gruppo Wagner…) Però in effetti torniamo al pippone secondario: quello che contano non sono tanto le spiegazioni quanto le risposte, costruite ad hoc.

Anagrammi che non lo sono

Capisco perfettamente che non si può parlare solo e unicamente della guerra in Ucraina. Però forse Repubblica poteva evitare di dedicare un articolo al libro di Carlo Gaudio, che non contento di essere primario di cardiologia alla Sapienza ha una carriera parallela di scrittore. Nella sua ultima opera, L’urlo di Moro, pare ci spieghi con dovizie di particolari che nelle prime lettere scritte da Aldo Moro durante la sua prigionia avremmo potuto scoprire dove era detenuto: bastava anagrammare alcune frasi. Così per esempio la frase “Che io mi trovo sotto un dominio pieno ed incontrollato” diventa “E io so che mi trovo dentro il p.o uno di Montalcini n.o otto”, mentre “Io poso gli occhi dove tu sai e vorrei che non dovesse mai finire” sarebbe “O forse che io dovevo essere chiuso prigione di via Montalcini”.

Non che ci sia qualcosa di male nel pensare che Moro abbia cercato di inviare messaggi in codice. Peccato però che dovremmo immaginare che sapesse dove si trovava (evidentemente si era guardato in giro mentre lo portavano nel primo covo, oppure qualche brigatista si è lasciato scappare un “certo che un covo come questo di via Montalcini 8 fa proprio schifo”…). Ma soprattutto di anagrammi di un’intera frase ce ne sono così tanti che con un po’ di pazienza, e soprattutto lavorando a posteriori, si può trovare davvero di tutto. Senza scomodare Bartezzaghi, ricordo che la frase di Galileo SMAISMRMILMEPOETALEUMIBUNENUGTTAURIAS, che lo scienziato pisano scrisse come anagramma di ALTISSIMUM PLANETAM TERGEMINUM OBSERVAVI (“Ho osservato il pianeta più alto trigemino”: data la bassa risoluzione del suo telescopio, credette che Saturno avesse due satelliti anziché gli anelli), fu letto da Keplero come SALVE UMBISTINEUM GEMINATUM MARTIA PROLES (“Salve, prole di Marte, gemelli furiosi”).

Non essendo Moro uno stupido, insomma, non avrebbe mai pensato di inviare informazioni per mezzo di un anagramma: se davvero sapeva dove si trovava, sarebbe stato molto più sensato usare un acrostico, magari preceduto da un’espressione che sua moglie avrebbe immediatamnte trovato strana, tipo un vezzeggiativo sbagliato. Scervellarsi per tirare fuori un anagramma più o meno sensato può al più andare bene nella trama di un romanzo alla Dan Brown…

I disabili non fatti salire sul treno

La vicenda dei disabili non fatti salire sul treno a Genova, che ha riempito le pagine dei giornali in questi giorni, mi lascia un po’ perplesso. A quanto ne sapevo, non è più possibile da una vita prenotare posti sui treni regionali; è vero che esiste il “Posto blu” per le prenotazioni dei disabili, ma parrebbe che la prenotazione non valga per le comitive.

Detto questo, il fatto che la Polfer non sia salita a far sgombrare i passeggeri seduti sui posti per la comitiva dei disabili mi fa pensare che i posti non fossero in realtà stati riservati da Trenitalia, che quindi ha fatto bellamente finta di nulla. Solo che come al solito sarà impossibile scoprire cosa è davvero successo…

Ultimo aggiornamento: 2022-04-20 10:43

Bucha e Occam

I russi dicono che il video girato a Bucha è un falso creato per gettare discredito sulle truppe russe. Non sono in grado di valutare le controdeduzioni. Però, leggendo le affermazioni russe, una cosa la posso dire. Se quel video fosse stato girato apposta e ci sono voluti quattro giorni per pubblicarlo, secondo voi è possibile che nessuno si sia accorto del commediante che ha fatto ciaociao con la manina e quindi non si sia girato nuovamente il video?

Ultimo aggiornamento: 2022-04-05 11:00

Esselunga e i tempi del servizio clienti

Ho appena ricevuto un’email del servizio clienti Esselunga con questo testo:

Gentile Maurizio Codogno,
la ringraziamo per la sua segnalazione. Terremo in considerazione la sua richiesta per le future revisioni assortimentali.
L’occasione ci è gradita per porgerle cordiali saluti.

Tralasciamo la banale considerazione che “la mia richiesta” era “pensate di rimettere in assortimento il vostro prodotto XYZ?” e quindi una risposta precotta, senza alcun contenuto semantico, ma logicamente più corretta sarebbe dovuta essere qualcosa tipo “Al momento non è prevista alcuna modifica”. Il vero problema è che la mia richiesta è del 25 gennaio. D’accordo non rispondere immediatamente per non far credere di non leggere nemmeno le segnalazioni, ma un mese e mezzo non è un po’ troppo?

Ultimo aggiornamento: 2022-03-11 19:10