Archivi categoria: pipponi 2022

Le tessere sanitarie senza chip


Mancano i chip. Qual è stata la soluzione trovata dallo Stato Italiano per le tessere sanitarie? Farle senza chip, “perché tanto servono a poco”. Poi ci si è accorti che a qualcuno invece le funzionalità dei chip servivano, e quindi si è trovata una soluzione all’italiana. La tessera con il chip continuerà a funzionare, ma solo per le operazioni che necessitano del chip e previa richiesta da farsi prima della scadenza della tessera. Questo significa che uno deve portarsi in giro due tessere sanitarie, a seconda di quello che deve fare.
La mia domanda: ma non bastava prolungare la scadenza di quelle già emesse, o al più verificare chi aveva usato il chip (e non ditemi che questi dati non sono disponibili) e mandare a loro una tessera con chip?

Ultimo aggiornamento: 2022-08-31 10:25

Le meraviglie della sanità lombarda, parte N

Ho avuto alcuni problemi di salute (non preoccupatevi: ora sto bene), e devo fare con una certa urgenza una combo ecografia / visita specialistica. Il mio medico di base (rectius: la sostituta) mi ha preparato due impegnative del tipo “piuttosto urgente”, che dovrebbero darti la prescrizione entro dieci giorni. Già quando si entra nel fascicolo sanitario elettronico si scopre che i dieci giorni sono in realtà 12, ma facciamo finta di niente: tanto dovevano essere fatte venti giorni dopo l’insorgere della mia malattia. Il problema è che quando mi sono messo a cercare, le prime date utili erano intorno al 10 ottobre, quindi tra cinquanta giorni. Io sono tignoso, ho provato e riprovato tutti i giorni e alla fine è spuntata una coppia di posti l’8 settembre, nella rutilante galassia dei sistemi privati convenzionati (nella fattispecie, CDI che almeno è integrato del tutto e quindi mi ha permesso di completare la prenotazione online). C’è il piccolo particolare che ecografia e visita sono da due parti opposte della città, ma visto che ci sono quattro ore di tempo da una all’altra ce la posso comunque fare :-)

La mia domanda è semplice. Perché hanno inventato la “ricetta piuttosto urgente” se poi spesso non c’è la possibilità pratica di riuscire a ottenere la prestazione nei tempi prefissati dal sistema sanitario?

(PS: lo so, si può anche fare peggio. Sono stato in pronto soccorso in Liguria, e ho scoperto che non c’è la possibilità di ottenere i referti in formato elettronico. Non chiedevo che venissero inviati all’SSN lombardo, ma almeno potevano darmi login e password come hanno fatto per farmi recuperare il risultato del tampone)

il video dello stupro di Piacenza

[non essere davanti al PC mi ha fatto lasciare tra le bozze questo post. Lo ripubblico ora, tanto il concetto è generale]

Lo stupratore della donna piacentina avrà il suo processo e sarà espulso (non so se prima o dopo aver scontato la pena, non mi interessa), a meno di sconvolgimenti in fase di giudizio come lo scoprire che era arrivato lì per caso due minuti dopo la violenza sessuale. Inutile parlarne.

Preferisco parlare di chi ha postato il video su Twitter e di chi l’ha ritwittato. Se ho ben capito, non è colui che l’ha girato: quindi significa che è stato consegnato alle forze dell’ordine e poi qualche manina l’ha inoltrato a un qualche collaboratore del Messaggero che ha messo la foglia di fico della pixelatura e poi l’ha pubblicato.

Stiamo parlando insomma di due categorie professionali che dovrebbero avere un codice deontologico. Cosa si pensa di fare a coloro che l’hanno bellamente ignorato?

(Non parlo dei politici che hanno ritwittato a loro volta il video. Non riuscirei proprio a pensarli di fronte a un codice deontologico)

Ultimo aggiornamento: 2022-08-26 12:58

Brexit, FedEx, dogane

Alla fine ho spedito in UK il mio Gemini per cambiargli la batteria (purtroppo non se ne trovavano più in giro). Oltre a tutti i costi di riparazione e spedizione, mi sono trovato 26 euro e 41 centesimi di tasse. (Tasse da pagare in contanti, tra l’altro). Certo, mi direte, il Regno Unito è fuori dall’UE e quindi ti tocca pagare anche per un bene riparato. Ma è un po’ meno certo che il balzello è dovuto a 12,91 euro di IVA, più o meno quella sulla nuova batteria, e a 13,50 euro di non meglio specificati “Diritti amministrativi”. Considerando che per chiedere informazioni ho provato a telefonare al loro numero 199 (quindi a pagamento) e dopo un paio di minuti di musichetta la linea è semplicemente restata muta, la mia ipotesi è che quei soldi siano semplicemente un loro balzello per farsi soldi alla facciaccia nostra.

Come rubare i soldi

Alamy è un sito che vende diritti di utilizzo di fotografie, per uso commerciale e no. Mentre cercavo informazioni su Nichelle Nichols, ho trovato questa immagine: per soli 11 euro posso ottenere la foto “per uso non commerciale”. C’è poi la noticina: “Questa foto è un’immagine di pubblico dominio, il che significa che il copyright è scaduto o che il titolare del copyright ha rinunciato a tale diritto. Alamy addebita un costo per l’accesso alla copia ad alta risoluzione dell’immagine.”

La foto è in effetti di Bill Ingalls per la NASA, e rilasciata nel pubblico dominio, tanto che ne trovate una copia su Wikimedia Commons. Ma la cosa più divertente è che l'”alta risoluzione” della foto Alamy è inferiore a quella su Commons. Che ne pensate di tutto questo?

Non “quella” Ragusa

Se l’avessi visto su Libero non ci avrei nemmeno fatto caso. Ma Repubblica forse poteva evitare di usare il termine “Ragusa” per parlare di Dubrovnik. Il problema non è un’antiitalianizzazione forzata (comunque “Ragusa” è latino e la città-stato è stata “italiana” solo per due anni nella repubblica napoleonica): dire che il ponte termina a Sabbioncello e non a Peljesac mi sta benissimo. Ma Ragusa è anche una città siciliana, e mischiare così i nomi complica solo le cose…

Ultimo aggiornamento: 2022-07-26 21:07

Fenomenologia di Mike Bongiorno


La buonanima di Umberto Eco aveva – come quasi sempre – ragione. Quando scriveva:

«Mike Bongiorno convince dunque il pubblico, con un esempio vivente e trionfante, del valore della mediocrità. Non provoca complessi di inferiorità pur offrendosi come idolo, e il pubblico lo ripaga, grato, amandolo. Egli rappresenta un ideale che nessuno deve sforzarsi di raggiungere perché chiunque si trova già al suo livello. Nessuna religione è mai stata così indulgente coi suoi fedeli. In lui si annulla la tensione tra essere e dover essere. Egli dice ai suoi adoratori: voi siete Dio, restate immoti.»

non esisteva ancora Internet ma solo la tv, eppure aveva perfettamente capito dove si sarebbe andati a parare. Sono pronto a scommettere che la persona in questione (ma anche Orsini, o Trump che dice che con l’innalzamento del livello degli oceani ci saranno più case con vista mare. O se preferite Salvini e prima ancora Berlusconi, che diceva solo quello che i sondaggi gli davano come maggoritario) abbia più o meno inconsciamente capito che quello che dice deve servire a radunare le masse – relativamente minuscole nel caso di Twitter, ma non si sa mai… – mostrando di essere uno di loro. Ed è per quello che rispondere o anche solo ritwittare indignati è inutile: non saremmo mai in grado di smuovere le masse, che non hanno voglia di sentirsi dire che sono degli imbecilli. D’altra parte, diciamocelo: nemmeno noi vogliamo sentircelo dire, no?

Ad ogni modo mi stupisce che la signora in questione non abbia detto che sarebbe stato meglio avere i grembiuli neri, come quando ero bimbo io. Si sporcano molto di meno. E hanno un colore adatto.

Ultimo aggiornamento: 2022-07-11 10:39

ancora “traduzioni”

Questa volta il libro è un altro, di un editore piuttosto blasonato. Il testo parla di numeri decimali e “spiega”:

Essenzialmente, i decimali sono solo un modo diverso di concepire le frazioni. La prima cifra dopo il separatore decimale (negli Stati Uniti il punto, in Europa la virgola) rappresenta le decine, la seconda le centinaia, la terza le migliaia e così via.

Poche righe sotto, quando il testo parla della notazione di Stevino per i numeri decimali, tornano decine e centinaia. Eppure nella sua pagina LinkedIn il traduttore afferma di essere “specializzato in saggi e testi di divulgazione scientifica per case editrici”, quindi non è nemmeno che ci troviamo di fronte a un traduttore letterario che ha dimenticato l’aritmetica delle elementari e a cui hanno propinato un testo che purtroppo parla di matematica, anche se indubbiamente in modo umanistico. Semplicemente, si è trovato “tenths / hundredths / thousandths”, aveva il cervello spento e ha letto “tens / hundreds / thousands”. (Ha spento il cervello perché stiamo parlando di numeri decimali e di cifre dopo la virgola: anche se hai letto di fretta dovresti accorgerti dell’idiozia che stai scrivendo).

Ma se è per questo, il traduttore ha sicuramente almeno un complice. Non usa proprio più avere un redattore che rilegge il testo? Evidentemente no, a quanto pare…

Ultimo aggiornamento: 2022-07-10 08:26