ancora “traduzioni”

Questa volta il libro è un altro, di un editore piuttosto blasonato. Il testo parla di numeri decimali e “spiega”:

Essenzialmente, i decimali sono solo un modo diverso di concepire le frazioni. La prima cifra dopo il separatore decimale (negli Stati Uniti il punto, in Europa la virgola) rappresenta le decine, la seconda le centinaia, la terza le migliaia e così via.

Poche righe sotto, quando il testo parla della notazione di Stevino per i numeri decimali, tornano decine e centinaia. Eppure nella sua pagina LinkedIn il traduttore afferma di essere “specializzato in saggi e testi di divulgazione scientifica per case editrici”, quindi non è nemmeno che ci troviamo di fronte a un traduttore letterario che ha dimenticato l’aritmetica delle elementari e a cui hanno propinato un testo che purtroppo parla di matematica, anche se indubbiamente in modo umanistico. Semplicemente, si è trovato “tenths / hundredths / thousandths”, aveva il cervello spento e ha letto “tens / hundreds / thousands”. (Ha spento il cervello perché stiamo parlando di numeri decimali e di cifre dopo la virgola: anche se hai letto di fretta dovresti accorgerti dell’idiozia che stai scrivendo).

Ma se è per questo, il traduttore ha sicuramente almeno un complice. Non usa proprio più avere un redattore che rilegge il testo? Evidentemente no, a quanto pare…

Ultimo aggiornamento: 2022-07-10 08:26

3 pensieri su “ancora “traduzioni”

    1. .mau. Autore articolo

      il guaio di avere scritto il post dal telefonino :-( (sarebbe stato idiozia, ma a quanto pare la parola non era contemplata)

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