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curiosità dell’anno 2023

IT-alert a Milano

logo it-alert Martedì la Lombardia ha visto il test di IT-alert, il sistema per comunicare massivamente un’emergenza. Una roba che assomiglia a un SMS ma non lo è (nel senso che non passa dagli SMSC, ve lo assicuro). In ufficio abbiamo avuto un certo numero di squilli rumorosi tutti contemporanei, tranne il consulente con Vodafone che l’ha ricevuto dopo cinque minuti e quello con Iliad che l’ha ricevuto dopo mezz’ora; fosse stata davvero un’emergenza non sarebbe stato bello. Martedì sera arrivato a casa l’ho anche visto sul tablet: il vecchio Gemini con Android 7 invece ieri sera non aveva traccia del messaggio, nonostante avesse una sim Very (ok, senza credito, ma non credo sia quello che conti)

Ma la cosa peggiore è stata la gestione del messaggio. Una mia collega l’ha visto, ha cliccato ok… e si è perso. Io l’ho visto, ho cliccato, l’ho visto nei miei messaggi… e poi Google Messaggi ha deciso – non so quanto autonomamente – di metterlo nel folder spam. Il messaggio continuava a esserci, ho controllato con l’app nativa Samsung: ma Google nella sua infinita saggezza ha deciso che non doveva interessarmi. Insomma, forse c’è ancora parecchio da fare.

PS: oggi ci sarebbe dovuto essere il test in Lazio, oltre che in Val d’Aosta e Veneto. Ma è stato rinviato… per allerta maltempo :-)

The Beatles at Stowe School

La Stowe School

frammento di una foto dal concerto dei Beatles alla Stowe School (da https://www.beatlesbible.com/1963/04/04/live-roxburgh-hall-stowe-school-buckingham/ )

Sembra incredibile che io mi fossi perso questa storia. Nel 1963, in mezzo a una schedulazione impossibile, i Beatles fecero un concerto – anche lungo per i loro standard, più di un’ora – in una public school inglese per la loro festa di Pasqua. Uno degli studenti, che faceva da stage manager, voleva provare il suo nuovo registratore; il risultato non fu dei migliori, ma invece che riciclare il nastro se lo tenne. Questa primavera, durante un’intervista, disse che forse aveva ancora il nastro da qualche parte; lo ritrovò, lo donò alla British Library, e ora la versione ripulita del concerto è apparsa.
Ma la cosa più sensazionale è che il pubblico non era quello solito, che urlava con un volume tale da non far sentire nulla; quindi la musica è riconoscibile, pur essendo abbastanza lo-fi. Mettiamola così: è un’occasione unica per avere un’idea di come suonavano i Beatles dal vivo nel 1963 e vedere i passi da gigante rispetto al bootleg amburghese di fine 1962.

In Francia Carrefour fa sul serio

cartello shrinkflation

Il cartello mostrato nei supermercati francesi Carrefour

Sapete che cos’è la shrinkflation? è il modo surrettizio con cui i produttori aumentano i prezzi cercando di non dare nell’occhio, riducendo le dimensioni del bene venduto così che il prezzo unitario aumenta. A quanto pare in questo periodo di inflazione la tecnica è diventata tanto comune che in Francia Carrefour ha deciso di mettere un cartello su questi prodotti, di solito di grandi marche; il cartello dice più o meno “Questo prodotto ha visto abbassare la sua grammatura e aumentare la tariffa praticata dai nostri fornitori”. (sono troppo pigro per usare Google Translate, e notoriamente non ho studiato francese)
È chiaro che parlano pro domo sua, come si evince anche dalla frase finale “ci accingiamo a rinegoziare il prezzo d’acquisto”. È però interessante il fatto che alla fine il cliente poco sgamato abbia la possibilità di accorgersi di quello che sta succedendo. Non credo però che in Italia capiterà qualcosa del genere…

Mai fare promesse se non si sa ciò di cui si parla

Ricordate che avevo scritto che la dirigente scolastica del liceo artistico di Cecilia aveva sentenziato che l’unico modo per accedere al registro elettronico sarebbe stato via spid, perché così i genitori non avrebbero potuto dare le credenziali ai figli? Bene: sono entrato nel registro, ho chiesto di autenticarmi con la mia email, ho settato la password e ora entro così. D’altra parte, tra ragazzi che sono nativi digitali e dirigenti che sono immigrati digitali, noi vecchi pionieri ce la possiamo ancora cavare…

Grande Fratello?

logo poste Dopo un bel po’ di tempo in cui nessuno dalle Poste mi contattava, sono stato beccato da due diverse persone dell’ufficio postale vicino a casa. Per toglierli dai piedi, sono andato a dire che tanto i pochi soldi che ho nel libretto li dovrò spendere tra poco: ma la prima cosa che mi è stata chiesta è di aggiornare l’anagrafica con la nuova carta d’identità. Gliel’ho data – non era certo un problema – ma poi mi è venuto un dubbio. Io ho rifatto la CIE, ma la vecchia carta cartacea sarebbe scaduta l’anno prossimo. Come facevano a sapere che ne avevo una nuova? La risposta è stata “sa, noi siamo comunque statali e ci è arrivata l’informazione dall’anagrafe”. La cosa non mi torna affatto. Voi ne sapete qualcosa?

LK99 e la filosofia naturale

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:LK-99_pellet.png

Al momento sembra assodato che LK99 non è un superconduttore a temperatura ambiente. Vabbè, siamo abituati a queste cose, pensate solo alla fusione fredda (o se volete ai neutrini superluminali che sfruttano il tunnel Cern-Gran Sasso). Io poi sono l’ultimo a poter parlare di queste cose, visto che come sapete non sono mai andato d’accordo con la fisica.

C’è però una cosa che vorrei farvi notare. Quarantott’ore dopo l’annuncio – evidentemente affrettato, ma oggidì essere i primi è fondamentale – erano già stati pubblicati quattro studi teorici che spiegavano come mai LK99 presentasse queste proprietà superconduttive. Questo capita sempre più spesso: credo che per esempio in fisica teorica ci siano più teorie che risultati sperimentali su cui esse dovrebbero basarsi. Nei secoli scorsi, prima che la fisica diventasse pesantemente matematizzata, la si definiva spesso come “filosofia naturale”. Io vado ancora meno d’accordo con la filosofia che con la fisica, ma ho come l’impressione che sia tornato in auge un meccanismo che separa completamente la teoria dalla pratica. Nulla di male: in matematica si è sempre fatto così. Però almeno i matematici non si preoccupano della pratica, a differenza dei fisici :-P Voi che ne pensate?

Radiocontrollo kaputt?

Stamattina avevo puntato la sveglia alle 7.10, per andare in palestra. Suona la sveglia, la maledico, mi alzo, do da mangiare ai mici e vedo che è già qualcosa e mezzo. Mamma mia come sono stato lento stamattina, penso. Poi guardo meglio e il “qualcosa” erano le 6. Prendo la sveglia, che è radiocontrollata: indica che sta ricevendo il segnale, ma è 50 minuti avanti. Non si è schiodata nemmeno lasciandola un’ora all’aperto (le onde lunghe si prendono meglio così), tanto che l’ho dovuta settare a mano.

Quello che mi stupisce non è tanto l’errore: da quanto ho capito, i dati non hanno un buon algoritmo di correzione di errore e mi era capitato di vedere un orario completamente sballato. per la precisione, un impulso di 0,1 s corrisponde allo 0 e uno di 0,2 s a un 1. Lo stupore è sull’errore. Mi sarei aspettato una cifra diversa: 50 minuti sono due impulsi nemmeno vicini tra di loro (il 40 e il 10), e soprattutto dovrebbero cambiare di segno abbastanza spesso per rimettersi a posto. Evidentemente anche se la sveglia indicava che stava ricevendo il segnale c’era così tanta ionizzazione che non riusciva a beccare i due secondi di silenzio radio che indicano il nuovo minuto…

Ultimo aggiornamento: 2023-08-07 09:00