In Francia Carrefour fa sul serio

cartello shrinkflation

Il cartello mostrato nei supermercati francesi Carrefour

Sapete che cos’è la shrinkflation? è il modo surrettizio con cui i produttori aumentano i prezzi cercando di non dare nell’occhio, riducendo le dimensioni del bene venduto così che il prezzo unitario aumenta. A quanto pare in questo periodo di inflazione la tecnica è diventata tanto comune che in Francia Carrefour ha deciso di mettere un cartello su questi prodotti, di solito di grandi marche; il cartello dice più o meno “Questo prodotto ha visto abbassare la sua grammatura e aumentare la tariffa praticata dai nostri fornitori”. (sono troppo pigro per usare Google Translate, e notoriamente non ho studiato francese)
È chiaro che parlano pro domo sua, come si evince anche dalla frase finale “ci accingiamo a rinegoziare il prezzo d’acquisto”. È però interessante il fatto che alla fine il cliente poco sgamato abbia la possibilità di accorgersi di quello che sta succedendo. Non credo però che in Italia capiterà qualcosa del genere…

9 pensieri su “In Francia Carrefour fa sul serio

  1. Silvia

    In Italia si farebbe quasi prima a mettere il cartello dove NON hanno ridotto la grammatura.
    Qualche giorno fa, ascoltando distrattamente una pubblicità in TV di un discount, mi ha colpito un’offerta di maionese in tubo da 148 grammi.
    Ogni azienda ha deciso di quanto ridurre le confezioni: da inizio anno trovare una bottiglia di detersivo per piatti da 1lt è difficile, chi è passato a 900, chi 800, chi direttamente a 750 ml.
    Inutile dire, chi mi conosce lo sa, che da sempre, su qualsiasi cosa controllo il prezzo al kg o lt, ora più che mai.

    1. .mau. Autore articolo

      come ho scritto, il mio francese è inesistente… (comunque in effetti “accingiamo” non aveva senso, perché lo stanno facendo)

  2. Lele

    Sarebbe interessante verificare se il fenomeno riguarda anche i marchi dell’insegna (private label), cioè i prodotti venduti con il marchio del supermercato.

  3. mestessoit

    Questa cosa per me ha un retrogusto amaro che non riesco a togliere.

    In generale, i prezzi che vedete sugli scaffali non vengono determinati dal produttore, ma dalla GDO stessa. Contrattualmente parlando, vengono fissati paletti ben precisi sulle variazioni di prezzo dalla GDO verso il produttore, e qualsiasi cambiamento deve essere approvato dalla GDO stessa, includendo quelli della shrinkflation. Considerato che in Francia Carrefour è un semi monopolista, e che i suoi private label sono una bella fetta del mercato, il mio sospetto è che la volontà reale sia quella di aumentare lo spazio ai propri private label e rendere ancora più schiavi i fornitori stessi, più che fare un favore agli utenti.

    1. .mau. Autore articolo

      sì, che Carrefour parli pro domo sua è ovvio e l’ho anche scritto. Resta il fatto che la shrinkflation esiste, e loro se la sono sfruttata.

      1. mestessoit

        Il fenomeno cmq è ben conosciuto, anche dal pubblico generico, basta vedere alcuni forum. Io personalmente aggiungerei alla shrinkflation anche la diminuzione dello spessore delle bottiglie dell’acqua minerale per non variarne il prezzo di vendita, anche se di solito non viene citato come caso d’uso.

        Naturalmente in Italia il signor Esselunga per dire non farà mai una cosa del genere, perché le condizioni di mercato sono molto diverse rispetto alla Francia (nel nord italia esistono diverse catene di GDO in concorrenza mentre in Francia sono solo tre, e per segmenti solo in parte sovrapponibili), e non rendono conveniente questa forma di “outing”.

        1. .mau. Autore articolo

          Ma la plastica ridotta non è una richiesta UE da fare entro il 2024? Sulle confezioni degli affettati è almeno così.

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