Ieri Carlo Verdelli (ex direttore di Repubblica, vi ricordo, e attualmente editorialista del Corriere) ha postato il tweet mostrato qui sopra. Sì, mi è perfettamente chiaro che quello è un post politico, grazie per avermelo fatto notare. Quello che io voglio far notare è la frase “chi è vaccinato non contagia”.
Il punto è che chi è vaccinato può contagiare e può contagiarsi. Quello che succede è che tipicamente chi è stato vaccinato dovrebbe ammalarsi in forma più lieve, se non asintomatica, e risulta meno contagioso. La famosa immunità di gregge serve per l’appunto a rendere più difficile la trasmissione del virus, perché si trova a disposizione pochi grandi infettatori. Ricordiamoci tra l’altro che ci saranno sempre persone che non possono vaccinarsi perché immunodepressi o comunque a rischio, e quindi non potremo mai avere il 100% di vaccinati.
L’altra cosa che voglio rimarcare è che più una persona è nota, più deve stare attenta a quello che scrive, anche in un luogo meno formale quale può essere Twitter. Se io scrivo una cazzata è una cosa grave: ma non ho chissà quale seguito, e quindi la mia cazzata non viene propagata più di tanto. Se la scrive un giornalista di punta, il rischio di propagazione è molto maggiore. E se la falsità fosse stata scritta non per ignoranza ma per convincere la gente a vaccinarsi, il tutto sarebbe ancora peggiore. Io sono estremamente a favore di una corsia preferenziale per i vaccinati, il che significa specularmente meno diritti per chi non vuole vaccinarsi. Ma non ammetto che si cerchi surrettiziamente di spingere la gente a fare qualcosa dicendo cose non vere.
Ultimo aggiornamento: 2021-07-14 11:05