prima dose

Stamattina sono andato alla Fabbrica del Vapore per la prima dose del vaccino Covid. Ci sono andato in bicicletta, da vero uomo, anche perché ho scoperto ieri sera che oggi c’è uno sciopero dei mezzi :-) (poi sono tre chilometri di distanza, potevo anche farli a piedi nella peggiore delle ipotesi). Bisogna dire che la logistica funziona. Nessuna coda, dodici minuti da quando ho fatto l’accettazione (senza coda neppure lì) a quando sono stato inoculato. Quello che funziona meno bene pare essere le forniture: ho fatto Pfizer perché oggi non erano arrivate le dosi di Janssen (il J&J). Tra 35 giorni insomma ritornerò: vi farò sapere se in questi giorni starò male, ma mi aspetto più problemi con la seconda dose.

Aggiornamento: (2 giugno) Ieri pomeriggio avevo il braccio un po’ indolenzito – ma ero indolenzito ovunque causa ripresa della palestra… e ieri ci sono comunque andato. Stamattina niente, e anche la febbre era 36.2.

Ultimo aggiornamento: 2021-06-02 12:20

10 pensieri su “prima dose

  1. sonoobsoleto

    anch’io ho fatto il pfizer, l’unica noia è stato il dolore muscolare nella zona dell’iniezione (sopportabile senza drogarsi), consiglio di muovere l’arto anche se fa un po’ male perchè il movimento ripetuto riduce il dolore (almeno a me)

  2. Cristian

    io l’ho fatto ieri pomeriggio, oggi mi sento un po’ stanco ed ho rinunciato alla corsa quotidiana

  3. Marco Bee

    A me hanno fatto il vaccino Pfizer, non ho avuto problemi.
    Mi ha preoccupato di più la vaccinazione all’inglese, che segue una procedura più rustica della nostra: niente disinfezione o cerotti, una puntura e via. Come i veterinari, ha commentato un mio amico moldavo. Non ho detto niente perché avrei fatto la figura dell’italiano fifone, però…

    1. .mau. Autore articolo

      il cerotto che mi hanno messo è cascato quando sono arrivato a casa, non vedo una grande differenza insomma

  4. un cattolico

    Hai letto del comportamento molto simile alla dengue del Covid-19 per quanto riguarda l’ADE? Se esposti a varianti del virus, dopo aver già avuto la Covid o essersi vaccinati, il rischio di ADE (trombosi per tempesta citochinica se preferisci) sembrerebbe aumentare sensibilmente. E sapendo che si tratta di un coronavirus, dunque soggetto a continue mutazioni, non può che essere una cattiva notizia. Speriamo che, forti dell’esperienza del vaccino per la dengue, si cominci a ragionare un po’ di più e a essere un po’ meno idolatrici con questo vaccino specifico, in tutte le sue varianti commerciali (in UK già un mese fa avevano fatto acquisti per 8 dosi a cranio, di 9 vaccini diversi, compresi quelli non ancora commerciabili). Insomma se proprio vuoi aggiungere un vaccino annuale a quello che già fai per l’influenza, forse è il caso di provare con tutti quelli non obbligatori ma utili, ad es. per le varie meningiti…

    1. .mau. Autore articolo

      io non parlerei di “varianti del vaccino” quando ci sono due tipi completamente diversi (i classici con vettore adenovirus e gli mRNA)

      1. un cattolico

        Ai fini del discorso è irrilevante il tipo di stimolo per il nostro sistema immunitario. Perché il problema è la proteina spike (essendo tutti basati su quella, sia che te la facciano produrre a te, come quelli a mRNa, sia che te la inoculino tramite vettore virale umano/umanizzato). È la proteina S a causare il bordello nel nostro SI (cosa che neppure la proteina N – del nucleocapside, anch’essa immunogena e anch’essa rilevata in alcuni test sierologici, particolarmente inutili nel caso di vaccinazione tramite S – può causare, stando a quanto si legge nelle ricerche che attestano ADE per CoViD).

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