La mia sensazione è che beppegrillo™ abbia annunciato la sua candidatura a segretario del Piddì per un semplice motivo: non si parla più tanto di lui, quindi la gente non va ai suoi spettacoli né compra i suoi dvd, quindi guadagna meno soldi; occorreva pertanto un colpo di scena. E i maggiorenti del PD, boccaloni come sono, hanno subito abboccato: esca, amo, lenza e finanche la canna.
Quella di Grillo era ovviamente una provocazione: se uno è iscritto al PD è poco probabile che sia intenzionato a votarlo come leader. La risposta logica sarebbe stata rimandare il tutto al mittente: fare un comunicato in cui si diceva che eccezionalmente si accettava la candidatura anche se erano già scaduti i termini di iscrizione al partito, ma naturalmente si chiedeva l’accettazione esplicita dei valori del partito (ce ne devono pur essere, da qualche parte…) visto che in passato il popolare comico ne ha sempre parlato male. La stessa cosa, insomma, che si sarebbe potuta fare se Fini avesse improvvisamente chiesto di candidarsi lui a segretario PD; cosa che, diciamocelo pure, sarebbe stata molto più pericolosa per gli attuali leader che avrebbero potuto davvero essere scalzati via.
Inutile dire che ciò non è successo: ma se hanno fatto la solita figura da cioccolatai il problema non è certo mio. In fin dei conti stiamo parlando di un partito il cui suo primo segretario ha ricordato come “Craxi aveva di fronte due grandi partiti, uno sempre al governo la Dc e uno sempre allopposizione il Pci in un sistema che stava bene a entrambi: massimo di stabilità e massimo del debito pubblico” e ha terminato con: «Craxi decise che bisognava cambiare gioco, porre la sinistra di fronte al problema di una nuova leadership ». Esercizio per il lettore più attento: quand’è che il debito pubblico italiano è schizzato dal 60% al 110%? Qui un aiutino.
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Carnevale della Matematica #15 – GOTO Rudi Matematici
Ieri era il 14 del mese, e quindi c’è stato il Carnevale della Matematica, ospitato questa volta dai Rudi Matematici, con al solito pacchi di segnalazioni di articoli e anche una niuentri.
Ricordo che il 14 agosto il Carnevale sarà qui da me, e che sono ancora disponibili le date di settembre e novembre (ottobre e dicembre sono già state prenotate, non so esattamenet quale sia la logica dietro ma sarà sicuramente matematica ;-) )
Ladro e poliziotto
Non metto questo Police and Thief tra i giochi della domenica, perché è davvero troppo semplice. Però credo che sia comunque interessante presentarlo soprattutto per chi ha un bambino e voglia spiegargli il concetto matematico di “opposizione” (o anche più generalmente di parità) senza fargli notare che sta facendo matematica. Non sarà bello, ma tutto fa brodo :-)
(via Passion for Puzzles)
adesso tutti zitti?
In un modo o nell’altro, il 14 luglio di silenzio è passato. Io il cerotto blu lo lascio, perché i timori per la libertà di stampa ce li ho ancora; ma so bene che la cosa non significa molto.
Quello che dovrebbe succedere è che si faccia qualcosa; e almeno per quanto mi riguarda “fare” non significa mettere il cerottino oppure il bel posterino, ma metterci del proprio. Non credo che uno cento mille blog possano spostare alcunché, però sono assolutamente certo che uno cento mille cartellini/cerotti non servano assolutamente a nulla se non a crogiolarsi nell’idea di essere “importanti”. Vediamo se i fatti mi smentiranno e si inizierà a vedere più informazione da parte di quelli che si lamentano per l’attentato alla libera informazione. (Massimo rispetto per chi non ha alcun interesse al riguardo e ritiene il proprio blog un posto per postare fuffa: la sua è una scelta coerente e legittima, ci mancherebbe altro!)
presente, alla fine
Ci ho pensato molto, ma alla fine ho cambiato parzialmente idea: come editori e giornalisti hanno sospeso il loro sciopero vedendo cosa succederà, anch’io sospendo l’oscuramento. Oggi mi limito a lasciare il blog a mezz’asta, come potete vedere: niente commenti e (se il blog non li fa rivivere di suo) niente CSS.
Il mio pensiero rimane però lo stesso: il disegno di legge Alfano, così com’è, è una schifezza per tutti noi cittadini.
unresponsive plugin
Sul pc da cui sto scrivendo, Shockwave Flash non funziona per nulla. Se cerco di sentire musica in streaming via qualunque browser (firefox 3, ie6, chrome, opera) non succede nulla; Chrome mi dice appunto “the following plug-in is unresponsive: Shockwave Flash”
Ho installato l’ultima versione di Shockwave Flash. Ho disinstallato tutte le possibili versioni di Flash, con il disinstallatore gentilmente fornitomi da Adobe. La situazione non cambia. Che posso fare? (riformattare il PC mi sa che non sia un’opzione, a meno che non lo chieda all’assistenza interna)
domani, silenzio
Come ho già scritto, se riesco a far funzionare tutto l’ambaradan domani il mio blog sarà oscurato, e chi tenterà di raggiungerlo si troverà una pagina statica – che devo ancora scrivere :-) – dove spiegherò le ragioni per cui lo faccio.
Vorrei però che una cosa sia chiara: non concordo affatto con le ragioni portate da chi farà lo “sciopero” che (dopo)domani sarà strombazzato ovunque, e di cui potete leggere tutto su Diritto alla Rete. Ho già scritto che non credo affatto che il diritto di rettifica si possa applicare a un blog (che non è una testata giornalistica) già nella versione attuale del disegno di legge Alfano; manifestare per quello dal mio punto di vista è controproducente. Io mi oscurerò perché come cittadino sono preoccupato di cosa succederebbe alla stampa se il ddl Alfano passasse così com’è, e voglio dare il mio minimo contributo. Lo so che in questo modo sembrerò assimilato agli altri, almeno per chi non si fermerà a leggere la paginetta che apparirà al posto del blog; però credo che se uno è sufficientemente convinto di quello che vuole non si dovrebbe preoccupare di cosa fanno gli altri.
Aggiornamento: (14 luglio): alla fine ho cambiato parzialmente idea.
rientro
Di per sé, il rientro dal Renon non è stato così tragico: in autostrada non c’era nemmeno coda. In compenso, stanotte non sono riuscito ad addormentarmi nonostante avessi attaccato prima il condizionatore trasportabile e non facesse così caldo. (e mi sono anche trovato un piede martoriato dalle zanzare mentre cercavo di vedere chi mi avesse scritto questa settimana).
Però qualcosa che non va ci dev’essere: quando finalmente ho preso sonno, non solo ho sognato di essere nel set di un documentario sugli album di John Lennon dopo che si sono sciolti i Beatles, ma sono riuscito a fargli suonare Isn’t it a Pity :-(