Just in time

Per il battesimo di Cecilia, la sua madrina Daniela le ha comprato una sedia Stokke. Il guaio è che a quanto pare la filiale italiana della Stokke è fallita, e il negozio dove è andata a metà gennaio ha dovuto fare l’ordine in Germania, il che è significato aspettare più di un mese l’arrivo del tutto. Finalmente una decina di giorni fa la sedia è arrivata, e sabato ce l’ha portata.
Mentre la montavamo, mi è saltato l’occhio su un codice stampigliato, che presumibilmente indica la data di assemblaggio. Bene: c’era scritto 14-01-2010. Ancora un po’, e i tedeschi aspetteranno il fax di ordine per preparare i pezzi :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-03-04 07:00

9 pensieri su “Just in time

  1. MarcoB

    Per esperienza lavorativa, non ci siamo molto lontani, e non certo perche’ l’azienda per cui lavor[av]o e’ cattiva pagatrice :-(

  2. mfisk

    Non ho ben capito: le ha regalato per il battesimo una di quelle sedie strane che potrà cominciare a usare tra una decina d’anni?!?

  3. glf

    filiale italiana fallita? e ora? via web direttamente in tedeschia?
    le stokke sono le migliori sedie del mondo.
    in casa ne abbiamo due ed è un piacere regolarle ogni volta che i nani crescono.
    fino a che non stanno dritti da soli non vanno ancora bene secondo me.
    io non le userei come seggiolone. per un seggiolone, col senno di poi, spenderei il meno possibile (leggi ikea).
    altrimenti procuratene uno di seconda mano (o pappa).
    ps
    chiedo venia per i dati di mail/sito.

  4. mfisk

    Pensavo che facessero solo sedie strane, non sapevo che ci fossero anche i seggioloni. Mo’ vado a curiosare sul sito (ci avranno un sito, I suppose)

  5. Barbara

    Uno dei gemelli è riuscito a ribaltare la Stokke un paio d’anni fa, cosa che credevo impossibile per un pargolo ben sotto i 20 chili (per i curiosi: l’ha ribaltata di lato – in avanti o indietro non c’è riuscito, ma continua a provarci).
    Concordo con gif: l’ideale sarebbe il seggiolone dell’Ikea per il periodo di transizione. Se però hanno la mamma (o la nonna) tradizionalista che preferisce far addormentare i pargoli nlla stessa sedia dove mangiano sono forse più adatti i seggioloni all’italiana.
    Il gemello che non ribalta le Stokke ci ha dormito senza problemi fino a circa cinque anni, a volte con la forchetta in mano e la pasta infilzata nella forchetta (e la faccia sul tavolo).

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