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matematto non praticante

Analisi (non mia) del voto alle primarie PD

Termometro politico ha un interessante grafico sulla distribuzione per fasce d’età del voto alle primarie PD. Mentre non è poi così strano vedere come il consenso per Marino scende uniformemente al crescere dell’età dei votanti e che gli anziani – molti dei quali probabilmente vecchi comunisti – votino più per Bersani, è incredibile notare come nella fascia 16-24 anni Franceschini sia il candidato più votato.
Supponendo che i dati non siano falsati dall’essere stati calcolati su una parte soltanto dei voti espressi, mi chiedo il motivo di questo boom dell’ex segretario autoreggente tra i giovani. Immagino che non ci sia dietro un’attenta analisi dei messaggi politici dei tre candidati, né una voglia di ritorno alla diccì. Così a prima vista Franceschini ha una faccia più simpatica, e fa battute più comprensibili, mentre quelle Bersani sono meno sanguigne ma più perfide (e Marino non l’ho mai sentito fare battute); ma sarà solo questo?

Perché Marrazzo sì e Berlusconi no?

Dal mio punto di vista, la situazione di Piero Marrazzo non è affatto parallela a quella di Silvio Berlusconi. La differenza non è naturalmente il fatto che il governatore del Lazio preferisse frequentare transessuali e non fanciulle più o meno giovani; quello è tanto utile per fare i titoloni sui giornali e solleticare il telespettatore tipico con tutta una serie di dico-ma-non-dico, ma le preferenze sessuali non c’entrano nulla. Il fatto è che Marrazzo era ricattato e ha taciuto il tutto, e questo tacere per quanto mi riguarda è gravissima e incompatibile con una posizione di governo. A quanto ne so, Berlusconi non è ricattato, quindi non vedo perché si sarebbe dovuto dimettere.
Invece non mi curo del berciare a destra sul fatto che Marrazzo non si sia dimesso (= elezioni a dicembre) ma autosospeso (= elezioni a marzo alla scadenza naturale del mandato). Anche in questo caso c’è una differenza sostanziale col caso precedente, quello dell’Abruzzo. Lì c’è stato uno scandalo di (presunte) tangenti, quindi essenzialmente politico, e Del Turco e la giunta tutta non avevano più la legittimità politica. Qui lo scandalo (il ricatto, ribadisco) è privato, quindi riguarda Marrazzo come persona e non Marrazzo come politico; la giunta non c’entra nulla. Che la legge elettorale regionale attuale sia fatta per dire “un uomo solo al comando” lo trovo irrilevante.
Infine una considerazione: com’è possibile che un giornalista sia così ingenuo da credere che una volta pagato e ottenuto il video che lo immortalava non ne rimanessero in giro altre copie? È una cosa ancora più incredibile del pensare che Berlusconi sia il mero proprietario di Mediaset e Mondadori ma nessuno chieda mai il suo parere in casi come questo.

gioco della domenica: Windoku

Windoku non è un sudoku per Windows, ma un sudoku con le finestre. In pratica, oltre alle solite nove sezioni quadrate che suddividono il quadrato 9×9 ce ne sono altre quattro, che fanno assomigliare lo schema a una finestra soprattutto se vengono colorate di azzurrino. Anche queste quattro sezioni contengono i numeri da 1 a 9, e quindi devono essere tenute in considerazione quando si cerca di risolvere lo schema.
Chi volesse cimentarsi con il windoku può scegliere tra un vecchio archivio a sudocue.net e il Daily Windoku su youplay.com.
(via Passion for Puzzles)

Chitarra spaccata

Ieri pomeriggio ho scoperto che la mia vecchia chitarra (la prima che io abbia mai posseduto, parliamo della fine degli anni ’70) si è spaccata, nella parte in alto dove si avvitano le corde.
Premesso che per me quella chitarra ha solo un valore affettivo (me la regalò mio padre) ma non è quella che usavo, una domanda a chi di voi sa: è possibile incollare il manico? reggerebbe un accrocchio simile (dove il “reggerebbe” sta per “ci potrei suonare su?”) La chitarra è una classica chitarra classica a sei corde, tra l’altro di nylon quindi senza nemmeno una fortissima tensione.

obiezione di coscienza sulla RU486

Beh, potrebbe anche essere utile ammettere l’obiezione di coscienza sulla vendita della pillola abortiva. Naturalmente il tutto deve essere regolato da una legge seria che tuteli tutte le parti. Ergo, se una farmacia ha un farmacista obiettore dovrà essere obbligata ad avere un altro farmacista non obiettore che faccia esattamente gli stessi orari, in modo che il diritto all’acquisto rimanga sempre possibile. Oppure la farmacia tutta può definirsi obiettrice; a questo punto però deve indicarlo esplicitamente all’esterno, con un elenco delle farmacie più vicine che non sono obiettrici. Ah, dimenticavo; in questo caso, in deroga alla legge attuale, sarà possibile chiedere l’apertura di una nuova farmacia non obiettrice a una qualunque distanza dall’attuale. Sicuramente il mercato sceglierebbe la farmacia più vicina alle proprie idee.
Semplice, no?
Aggiornamento: (24 ottobre) per la precisione, la RU486 può essere data dai farmacisti ospedalieri, e la CEI ha invitato i farmacisti a non dare anche la pillola del giorno dopo.

i fili del tram (e dei filobus)

Un chiaro segno che io sia un matematico dentro e non un fisico è dato dal fatto che saranno quasi quarant’anni che mi chiedo perché i tram abbiano solo un filo per prendere la corrente mentre i filobus ne hanno due. L’illuminazione (ammesso sia corretta…) l’ho avuta venerdì, vedendo i tram a Padova che hanno una sola rotaia e non due. Notate che qualche anno fa ero stato a Padova, avevo visto la singola rotaia che era appena stata posata, ma non ci ho fatto caso. Assodato che il tram non sta in equilibrio sulla rotaia ma si muove su ruote, ho realizzato che la rotaia gli serve per avere una terra; il filobus, che tocca l’asfalto con le gomme, ha invece bisogno di un secondo filo di rientro.
Non so se gioire per questa mia scoperta oppure darmi dell’imbecille per non esserci mai arrivato.

idraulico cercasi

A quanto pare lo sciacquone di casa nostra sta tirando gli ultimi. Stamattina eravamo anche riusciti ad aprirlo e ripararlo, ma la riparazione è durata sì e no mezz’ora. Suggerimenti?
Aggiornamento: (h12:00) a quanto sembra, il mio secondo tentativo di aggiustare il tutto è stato coronato da successo.

Silvio e Vladi

Vado controcorrente, ma non vedo nulla di strano nella privatissima visita di Silvio Berlusconi a Vladimir Putin, visita che poi tanto privata non è, almeno da quanto riportano i giornali.
Diciamocela tutta: l’Italia ha un bisogno terribile di gas e petrolio. La politica energetica di Berlusconi è perfetta: due fonti distinte (Russia e Libia) sapendo che comunque siamo noi nella posizione più debole; e a questo punto ci mette pure la faccia facendo le figuracce col resto del mondo (come con Gheddafi e le frecce tricolori). Diamogliene almeno atto.