Se siete abituali frequentatori delle mie notiziole, sapete che io leggo molti libri e che li recensisco regolarmente tutti. Se siete miei stalker, saprete anche che posto le mie recensioni anche nei social network legati ai libri (Anobii e Goodreads). È meno probabile che sappiate che posto le stesse recensioni anche su alcune librerie online. Non ci guadagno nulla, ma ci perdo poco tempo e magari qualcuno può essere incuriosito dai miei commenti e usarli per decidere se prendere o no il libro che ha adocchiato. Si direbbe però che non tutti facciano come me: è notizia del mese scorso che Amazon ha fatto causa a più di mille recensori [*], anche se immagino le recensioni siano per prodotti diversi dai libri. Ma scavando un po’ in rete si trova un articolo di Punto Informatico che a gennaio 2013 racconta la stessa cosa.
Io posto le mie recensioni su Amazon, e giuro di non essere stato chiamato a giudizio. Ma storicamente postavo le recensioni dei libri in italiano anche su Internet Bookshop. Uso l’imperfetto perché è una ventina di giorni che non trovo più il pulsante per aggiungere una recensione. Quando lo notai, scrissi subito all’assistenza chiedendo lumi, e il 26 ottobre mi fu risposto «con la presente sono a comunicarle che si tratta effettivamente di un problema tecnico e a breve verrà ripristinata la possibilità di inserire recensioni.» A ieri pomeriggio il “problema tecnico” persisteva: a pensare male probabilmente commetto un peccato, ma la mia sensazione è che non verrà più risolto. Sicuramente non controllerò più per un po’ se la situazione cambierà, tanto come dicevo non ci guadagno mica nulla, io :-)
[*] potrei anche mettere questo post sotto la categoria “Italica stampa”: se leggete il catenaccio dell’articolo di Repubblica, trovate scritto «Commenti ingannevoli e non autentici a pagamento da parte di utenti anonimi che postavano col nome John Does» mentre ovviamente “John Doe” è semplicemente il nome fittizio usato nella denuncia di Amazon e non quello usato effetivamente dagli utenti…
Questa (Lucio Lombardo Radice, 

Si possono insegnare le basi dell’informatica a un ragazzino di dieci anni per mezzo di un’opera di narrativa? Non lo so, però con questo libro (Carlos Bueno,