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matematto non praticante

perché il gasolio costa così tanto?

Non ci avevo fatto caso ultimamente, ma in questi giorni mi sono mosso un po’ di più e ho visto che il gasolio costa dai 10 ai 15 centesimi al litro più della benzina. Per quello che ne sapevo – ma posso sbagliarmi – il taglio delle accise è sia sul gasolio per autotrazione che sulla benzina; non riesco insomma a capire il motivo di questo rincaro differenziato. Ne sapete qualcosa?

È quello che vogliamo

Vedo – soprattutto nella mia bolla di Twitter – gente che si lamenta perché oggi i quotidiani sportivi hanno aperto con titoloni in tutta pagina su quanto successo in Juventus-Salernitana relegando in un angolino la vittoria della nazionale maschile di pallavolo ai mondiali (e lasciamo perdere il basket, in fin dei conti si era solo agli ottavi). Io non capisco davvero il problema. Ma secondo voi quelli che acquistano quei giornali sono interessati più alla pallavolo o al calcio? Certo, se non ci sono proprio partite, guardano anche dell’altro; ma appunto lo fanno come si prenderebbe il metadone.

A ciascuno il suo inizio d’anno

Molti dicono che il vero inizio dell’anno capiti il primo settembre – o se preferite il lunedì più vicino al primo settembre. Io sono invece di un’altra scuola (pun intended): l’inizio si ha il primo giorno di scuola.
Stamattina ho accompagnato (in metropolitana) i ragazzi fin quasi a scuola e sono tornato (a piedi, saranno due chilometri e mezzo) a casa. Non ero più abituato a vedere tutta questa gente in giro, tra pedoni che bloccano i marciapiedi, ciclisti e monopattisti che sui marciapiedi sfrecciano anche in posti dove a fianco c’è una strada vietata alle auto (ma si sa, c’è il pavé e ci si fa male…) e automobilisti che si piantano in mezzo agli incroci o lasciano l’auto esattamente sopra le strisce pedonali, che immagino prendano come sistema di ausilio per il posizionamento…

Caso o fortuna? (libro)

Questo fumetto (con l’introduzione di Vittorio Marchis e una postfazione di David Vandermeulen che è l’editore della collana) è abbastanza surreale, con gli autori che sono anche i protagonisti del fumetto (ma se uno va a guardare la biografia di Lécroart non si stupirà poi più di tanto). Dopo un inizio piuttosto lento, la storia prende velocità: in poche pagine gli autori riescono ad accennare alla nascita della probabilità, al teorema del limite centrale, alla corretta definizione della dimensione di un campione statistico. Dopo una digressione sul paradosso di Monty Hall il libro termina spiegando perché è il caso che governa il mondo. Un appunto alla traduttrice Daniela Di Lisio: si dice “niente affatto”, non “affatto” :)

(Ivar Ekeland e Étienne Lécroart, Caso o fortuna? [Le hasard], Edizioni Sonda 2019 [2016], pag. 79, € 12,50, ISBN 9788872240748, trad. Daniela Di Lisio)

Voto: 4/5

sfruttamento fino all’ultimo

Noi ci lamentiamo che andiamo in pensione dopo troppo tempo. Ma vi rendete conto che la povera Betty dopo 70 anni di lavoro (più qualcosa di apprendistato prima) era ancora sul pezzo due giorni prima di morire, tenuta su probabilmente a forza di flebo?

Elisabetta II

Insomma nemmeno Betty era eterna, anche se devo dire che mi sarei aspettato vederla compiere il secolo di vita: in fin dei conti sua mamma c’era riuscita. Ma è anche vero che la vita di un monarca deve essere piuttosto pesante. Certo che averla vista ancora all’inizio della settimana con Liz Truss – che a questo punto potrebbe superare il nostro Salvini come portasfiga – non avrebbe fatto presagire un peggioramento così rapido delle sue condizioni: ma di nuovo è possibile che tra i doveri di un regnante ci sia quello di far finta di essere sempre al meglio. L’altra cosa incredibile è che in un un mondo globalizzato e sempre connesso come il nostro si siano aspettate più di due ore per dare l’annuncio ufficiale, al tg delle 18, nonostante tutti i conduttori BBC si fossero immediatamente vestiti di nero. Evidentemente la forma conta da morti come e più che da vivi…
Per il resto, cosa si può dire di una persona che ha regnato per 70 anni, partendo da Churchill (occhei, per arrivare a Truss, ma il mondo va così) ed era sopravvissuta praticamente a tutto? Che è stata raffigurata in Peppa Pig e nei Minions, per dire quanto fosse un’icona? (Ah, sì: c’è anche la beatlesiana Her Majesty :-) ) Nulla, in realtà, se non quello che accennavo all’inizio: deve essere stato davvero un lavoraccio. Chissà per quanto tempo Carlo farà il re, e chissà se alla fine anche lui pensava che Betty ci avrebbe seppellito tutti :-)

Nativi digitali

Oggi Jacopo mi ha detto di avere finito i giga del telefono (che sono trenta per un mese: tenete conto che per una settimana è stato senza telefono perché il vecchio si era rotto, e in questi giorni era comunque a casa e non in giro). Gli chiedo “ma scusa, col nuovo telefono non hai messo il wifi?” La sua risposta: “Sì, ma visto che funzionava male l’avevo tolto perché tanto ero a casa e quindi non avrei consumato giga.” Signori della corte, ho terminato.