Archivi annuali: 2023

Concerto di Natale (con me che canto)

A marzo non sono riuscito a cantare perché reduce da un’operazione chirurgica; stavolta spero di non avere nulla che osti al mio partecipare al Weihnachtskonzert della Chiesa Cristiana Protestante a Milano (via De Marchi angolo via Moscova, MM3 Turati).

Il programma non è molto ampio e per una volta è diverso dal solito, nel senso che non avremo Bach ma due cantate di Telemann, oltre a un brano musicale. Telemann è coetaneo di Bach e quindi puro barocco, ma si diverte molto più nelle partiture, oltre ad avere scritto più di J.S., cosa che credevo impossibile. Io mi sono divertito a studiarlo, spero che piacerà anche a voi!

La base fattoradicale (II)

permutazioni di quattro elementi come codice di Lehmer

La settimana scorsa abbiamo visto come si scrive la base fattoradicale. Un paio dei miei ventun lettori si è chiesto come mai si usa anche la posizione relativa a 0!, che tanto è sempre 0 e quindi non porta informazione. In effetti potete trovare anche la rappresentazione senza questa cifra; ma ho preferito lasciarla per poter ampliare il conto ai numeri frazionari. L’estensione ha comunque qualche problema, perché (-1)!, (-2)! e così via non sono definiti; quello che si fa in pratica è usare gli inversi dei fattoriali, 1/1, 1/2, 1/6, 1/24, …, 1/n!, …; chiaramente anche la prima cifra dopo la virgola è sempre zero, e quindi se avete proprio bisogno di spazio potete toglierla insieme alla cifra immediatamente a sinistra. Basta che avvisiate. Già che ci sono, aggiungo un’altra notazione: come potete immaginare, numeri molto grandi (o numeri frazionari molto lunghi) possono usare cifre maggiori di 10. Per evitare di inventare simboli, si possono usare i numeri in base 10 e separare le “cifre” con un “:”; pertanto 2441010! si può anche scrivere come 2:4:4:1:0:1:0!.

La conversione in base fattoradicale permette anche di numerare in ordine intelligente le permutazioni di n elementi. Qual è per esempio la 2023-ma permutazione di sette elementi? Scriviamo gli elementi come {0,1,2,3,4,5,6} e leggiamo da sinistra a destra 2441010!. La prima cifra è un 2; contiamo fino a due (partendo da zero, qui siamo informatici più che matematici) e tiriamo fuori il numero trovato, che è 2. I nostri elementi restano quindi {0,1,3,4,5,6}. Proseguiamo in questo modo: dalla nuova lista contiamo da 0 a 4, troviamo 5 e lasciamo {0,1,3,4,6}; poi prendiamo 6 e lasciamo {0,1,3,4}, prendiamo 1 e lasciamo {0,3,4}, prendiamo 0 e lasciamo {3,4}, prendiamo 4 e lasciamo {3} e infine prendiamo 3. (Visto che avere la posizione zero può servire?). Mettendo insieme i numeri otteniamo la permutazione {2,5,6,1,0,4,3). L’unicità della rappresentazione fattoradicale ci assicura che in questo modo troveremo tutte e sole le permutazioni possibili.

Un altro esempio di uso dei numeri fattoradicali (stavolta senza la cifra finale) è dato dai codici di Lehrer; come vedete nella pagina di Wikipedia relativa, questi codici tanto per cambiare codificano le permutazioni di n elementi, ma questa volta lo fanno per mezzo delle inversioni, cioè gli scambi di due elementi. Se date un’occhiata alla tabella, le colonne le r consistono proprio nei numeri fattoradicali scritti da destra a sinistra, e la somma delle “cifre” è proprio il numero di inversioni necessarie per partire dalla permutazione di base {1,2,3,4} per arrivare a quella voluta.

Evelyn Lamb afferma che questo può servire anche per il problema dei bagni chimici ai festival musicali britannici, come da video di Numberphile; a me non sembra, ma tant’è. Ad ogni modo, buon divertimento!

(figura di Tilman Piesk da Wikimedia Commons, CC-BY-SA 3.0)

Todos expertos (per Linkedin)!

"You’re part of an exclusive group of new experts"
Io LinkedIn lo uso ben poco. Posto le recensioni di libri, i quizzini della domenica, e ora anche i mercoledì matematici: una volta al mese o poco più può capitare che faccia un commento. Eppure venerdì scorso mi è arrivato un messaggio da “The LinkedIn Team” con questo testo:

You’re part of an exclusive group of new experts

Hi maurizio, we’re bringing together top experts to share their knowledge in an exciting new way: collaborative articles. Because of your expertise, we’ve selected you to be one of the early contributors.

Join in by adding an example from your experience, sharing a different opinion or expanding on an idea, contributing directly into the body of one of these articles:

How can you use mobile technology to improve project scheduling? [link]

What KPIs should you track to measure mobile payments success? [link]

Maria from The LinkedIn Team

Ho controllato. Il mio profilo LinkedIn dice «quadro at Telecom Italia – M.NSP.SS, divulgatore matematico, portavoce di Wikimedia Italia». Non avevo neppure verificato la mia mail lavorativa. Non che del resto saprei rispondere a quelle domande, se non con qualche supercazzola. Occhei, forse in qualche modo potrebbero avere scoperto che lavoro nel mobile, ma da qui a venire selezionato come esperto ce ne vuole. Detto in altri termini, voi vi fidereste di articoli collaborativi dove la gente è scelta così?

PS: Spulciando la mia home visto che tanto ero lì, ho scoperto che due giorni prima ero stato selezionato come uno dei pochi esperti invitati all’articolo collaborativo How can you balance workloads when automating IaaS? (articolo “Powered by AI and the LinkedIn community”). Ho capito, è tutta colpa delle AI)

Fine della pubblicità comportamentale in Europa?

logo edpb Ho finalmente trovato il motivo per cui Facebook e Instagram hanno introdotto l’abbonamento a pagamento. A fine ottobre l’European Data Protection Board aveva emesso una “decisione urgente vincolante” che imponeva a Meta di abbandonare l’uso della pubblicità comportamentale, quella che cioè guarda cosa hai visitato per suggerirti pubblicità che dovrebbe interessarti. La cosa interessante è che la procedura che ha portato (dopo sette mesi…) alla decisione d’urgenza. La cosa buffa è che invece la procedura è partita dal Garante norvegese! In effetti Islanda, Liechtenstein e Norvegia fanno parte dello Spazio Economico Europeo e su alcuni temi, come appunto la protezione dei consumatori, seguono le stesse regole dell’Unione Europea, e quindi l’EDPB ha al suo interno anche quelle tre nazioni (non la Svizzera che pure fa parte del SEE; non parliamo del Regno Unito che dopo Brexit ha deciso di proteggersi per conto suo). La procedura imponeva entro due settimane di fare qualcosa, e Meta l’ha fatto.

A questo punto resta però da capire se la scelta “sei libero di pagare e non avere nessuna pubblicità, quindi nemmeno quella comportamentale” farà o no partire un’altra procedura. A rigor di logica probabilmente la soluzione immaginata dall’EDPB era il dover far chiedere se uno vuole la pubblicità comportamentale, un po’ come fa per esempio Microsoft condendotela in maniera insinuante “se non la vuoi avrai lo stesso numero di annunci pubblicitari, ma probabilmente non ti interesseranno”. Diciamo che il prossimo futuro ci potrebbe dare nuove soddisfazioni!

Quizzino della domenica: Alhambra

In un settore chiuso al pubblico dell’Alhambra c’è una parete piastrellata con le tessere che vedete in figura. Il quadrato ha lato 7; i quarti di cerchio centrati sugli angoli hanno raggio 3, mentre i semicerchi centrati in mezzo ai lati hanno raggio 2. Qual è la differenza tra le aree colorate in arancione agli angoli e quelle colorate in azzurro vicino al centro dei lati?

la piastrella
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p673.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Mind Your Decisions.)

L’amico ritrovato (libro)

Non avevo mai letto questo libro, e avrei continuato a non leggerlo se non fosse che è stato assegnato mio figlio e io sono stato costretto a controllare che lo leggesse e comprendesse. Devo dire che nonostante la piccola dimensione ci sono alcune lunghe descrizioni che io avrei tagliato; ma nel complesso ritengo che dalle interazioni di Hans e Konradin si ricavi un’idea molto viva di cosa possa essere stato l’avvento del nazismo in una comunità che almeno all’apparenza pareva pacifica e ancora ferma alla situazione che si aveva all’inizio del secolo. L’ultimo capitolo però è straordinario, a partire dal comportamento del padre di Hans per finire con la chiusa. Avevo letto un riassunto e quindi sapevo cosa sarebbe successo; ma Uhlman riesce a ricreare un’intera storia con le ultime due righe, lasciando al lettore la necessità di completarsela. E forse il titolo italiano è anche più azzeccato dell’originale Reunion. La traduzione di Mariagiulia Castagnone forse soffre un po’ nelle descrizioni, ma è generalmente scorrevole.

(Fred Uhlman, L’amico ritrovato [Reunion], Feltrinelli 2012 [1971], pag. 96, € 8,50, ISBN 9788807880735, trad. Mariagiulia Castagnone)
Voto: 4/5

Ultimo aggiornamento: 2023-12-10 16:39

Avvoltoi energetici

Un effetto collaterale della fine del mercato tutelato dell’energia è l’essere bombardati da call center che vogliono segnalarci la cosa e farci offerte che non possiamo rifiutare. Ho usato il plurale, ma a casa nostra le bollette sono intestate ad Anna e così è lei che si cucca le telefonate.

Ieri mattina ci sarebbe stata una chiamata dalla provincia di Viterbo (a cui non ha nemmeno risposto) e poi un’altra, che è andata avanti con un copione ormai consolidato.

(Callcentrista) La signora Anna T.?
(Anna) Chi la desidera?
(C) Ci risulta che il suo attuale gestore elettrico sia il Servizio Elettrico Nazionale.
(A) Come fa ad avere avuto questo dato?
(C) Il dato ci è stato fornito.
(A) Da chi vi è stato fornito?
(C) Ci è stato fornito.
(A) Bene. Potrebbe passarmi il suo team leader?
(C) Scusi, non ho capito.
(A) Il team leader del call center dove lavora.
(C) Certo, subito.

Ecco, non ci crederete. Ogni santa volta a questo punto la linea cade. Evidentemente c’è qualche problema strutturale di inoltro della chiamata. È proprio vero che il nostro sistema di telecomunicazioni ha qualche falla…