Non solo c’è qualche fiocco di neve, ma per la prima volta nella stagione la temperatura è scesa sotto i due gradi.
Ultimo aggiornamento: 2019-12-13 09:05
Dodici anni fa scrissi un post lamentandomi che non potevo più usare il mio CD del DELI perché non funzionava ZAN32.EXE, e comunque avevo bisogno del CD inserito. Mi venne suggerito di montare un’immagine del disco con Daemon Tools.
Ora ho Windows 10 che monta le immagini ISO su un pc senza lettore dvd. Anche se formalmente l’immagine viene vista come un cd, il programma non parte. Belle cose, vero?
Ultimo aggiornamento: 2019-12-13 07:13
Il nostro contratto collettivo di lavoro prevederebbe che i permessi annui non fruiti siano messi in una banca ore, e nel caso non vengano fatti entro due anni vengano pagati. La mia azienda non ha voglia di pagare quei pochi soldi, e quindi qualche anno fa ha cominciato a imporci di non avere ore di permesso vecchie di due anni. Fin qui tutto bene. Poi dopo un lungo tiraemolla è riuscita a firmare un accordo con i sindacati: in cambio del reintegro di alcune ore di permesso che ci aveva unilateralmente tolto tre anni fa siamo costretti a terminare tutti i permessi nell’anno solare. Altrimenti niente bonus permessi e niente fruizione libera dei permessi avanzati, che saranno posizionati dal capo. Già un po’ meno bene, ma tant’è. In pratica dal pomeriggio di mercoledì prossimo sarò a casa, e lunedì sarò pure in ferie.
Il problema è che mi rimaneva un’ora e venti minuti di permesso da prendere. Il vero problema è che i permessi, almeno per i quadri come me, possono essere presi solo nelle ore formali di compresenza, quindi dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:38 (sì, il nostro orario giornaliero è di 7 ore e 38 minuti, non chiedetemi il perché non si sia fatto 7:40 e dato un giorno di permesso in più). Questo significa che devo stare attento a quando prendo i permessi, perché entrando verso le 9 devo anche uscire dopo l’orario minimo possibile. Il problema davvero vero è che il nostro sistema calcola i permessi con ore centesimali, nel senso che un quarto d’ora sono 0,25 ore e un minuto sono 0,02 ore (arrotondato per eccesso) mentre due minuti sono 0,03 ore (arrotondati per difetto). La mia ora e venti equivaleva quindi a 1,34 ore centesimali, il che significava che mi era impossibile azzerare i permessi, tenendo conto che mercoledì sarei dovuto uscire un po’ prima delle 12:30. In pratica, o restavo con 0,01 ore oppure non avevo monte ore sufficiente. Ieri in pausa pranzo mi è poi venuta l’illuminazione, e giocando astutamente con i minuti sono finalmente riuscito a trovare una combinazione di due permessi distinti che mi ha lasciato a zero ore senza dover fare uscite troppo inutili. Che io abbia perso una certa quantità di tempo per tirare fuori questo notevole risultato è probabilmente considerato irrilevante…
Ah, in tutto questo almeno in teoria io dovrei timbrare una sola volta al giorno, e quindi prendere i permessi solo a semiturno (mattina o pomeriggio) oppure a giornata intera: ma il contratto aziendale dice una cosa e il suo opposto, in perfetto doublespeak.
Il dodici dicembre del 1969 ero un bimbetto torinese di sei anni e mezzo, che aveva appena cominciato ad andare a scuola. Milano, nonostante lì abitassero i miei zii, era un posto praticamente sconosciuto. Leggevo i giornali, trovavo i titoloni “Strage di piazza Fontana”, sapevo cosa significava la parola strage ma non avevo idea di dove fosse piazza Fontana: probabilmente un equivalente della casa dove abitavo allora (in corso Bramante, dall’altra parte delle Molinette rispetto alla ferrovia), cioè in quella zona che non è né centro né periferia. Vi lascio immaginare la mia faccia quando una decina d’anni dopo in una gita milanese mi trovai a passare dietro il duomo e vidi la facciata della Banca dell’Agricoltura.
Come dicevo, io ricavavo le informazioni di cronaca dai giornali, e più precisamente dalla Stampa che entrava tutti i giorni nella nostra come in tante altre case di immigrati che cercavano di integrarsi. Il guaio è che sarò anche stato un bambino che ha imparato a leggere a tre anni non ancora compiuti e quindi a sei anni poteva comprendere cosa veniva scritto, ma ovviamente non avevo ancora la capacità di esercitare senso critico. Quindi se leggevo scritto “Arrestato Pietro Valpreda: ha messo lui la bomba”, per me quella era la verità incontestabile. Perché racconto tutto questo? Semplice. Oggi siamo tutti a commemorare la strage e in tanti a parlare del terrorismo fascista protetto da settori dello Stato che volevano una svolta se non proprio dittatoriale almeno autoritaria; ma siamo in pochi a ricordare che magari non è che ne uccida più la penna che la spada, ma è tristemente vero che la penna può essere bravissima a orientare il pensiero della gente, e ciascuno di noi deve fare la sua parte e azionare il cervello, tanto più in un periodo in cui siamo bombardati dalla parola scritta e rischiamo di appiattirci su chi grida più forte o chi ci piace per tutt’altri motivi. Credo che questa sia una lezione che dobbiamo imparare.
Ultimo aggiornamento: 2019-12-12 10:01
Ricordate il post della settimana scorsa sulle bici elettriche BikeMi? Ieri mattina ho finalmente provato la salita della Biblioteca degli Alberi. In effetti la parte in salita è l’unica dove la pedalata assistita ha un suo senso. Tra l’altro ho notato che (in piano) non mi conveniva nemmeno mettere il rapporto più duro, perché non venivo per nulla assistito e come dicevo la bici pesa. Molto meglio restare col rapporto di mezzo e andare alla stessa velocità con un terzo della fatica… E comunque molto meglio per me una bicicletta standard, almeno in una città fondamentalmente piatta come Milano.
Ultimo aggiornamento: 2019-12-19 16:35
Ce l’abbiamo alla fine fatta. Nell’ultima rilevazione statistica, la percentuale di italiani che pensa che l’Unione Europea sia una buona cosa è la più bassa di tutti (a pari merito con i cechi, ma noi abbiamo più persone di loro che dicono che sia una cattiva cosa). Per dire, i britannici hanno una percentuale maggiore di euroconvinti di noi, anche se poi tra di loro c’è una percentuale enorme che affermano che la UE sia Una Brutta Cosa.
La cosa interessante è che un tempo la percentuale di euroconvinti era altissima, come si vede dalla figura di destra (di Itanes, presa da un vecchio articolo di Repubblica. La domanda è semplice: che cosa esattamente è successo in questi vent’anni? È davvero tutta colpa dell’Europa, o banalmente essa è un capro espiatorio facile da usare? (no, non lo so).
Ultimo aggiornamento: 2019-12-10 10:03
Avete presente quelle mail in cui ti dicono che ti hanno cuccato sui siti porno e ti chiedono soldi (rectius, bitcoin) per mantenere il segreto? Bene: “Hαckeŗ αnonimo” mi ha scritto ieri, dicendo tra l’altro
Ho il file video – Mcodogno.mp4 – con te che ti mαsturbi agli adolescenti
Tralasciamo l’italiano un po’ traballante e non entriamo nei dettagli dell’alfa al posto della a, forse perché la mail non venga riconoscitua dagli antispam. La cosa più divertente è che l’unico account “mcodogno” che ho, anche se non uso da anni, è quello Wikimedia Italia. Questo significa che il sito porno che ho visitato sarebbe presubimilmente… Wikipedia. Non fatela guardare ai vostri figli!
Ultimo aggiornamento: 2019-12-09 09:42