Archivi annuali: 2016

Problemi di target?

Chi mi legge regolarmente sa che il mio rapporto con LinkedIn è complicato (nel senso che sono iscritto ma non lo uso). Ogni tanto mi arriva qualche messaggio da loro, che mi segnala che qualcuno non meglio identificato ha guardato il mio profilo, vecchio tra l’altro di qualche anno; io cancello il messaggio e amen.
L’altro giorno però mi veniva segnalato che c’era anche un messaggio che mi aspettava. Tornato a casa davanti al pc mi sono connesso, e ho scoperto che il messaggio era di Suzanne, Senior Marketing Manager di LinkedIn, che mi segnalava che

«In an effort to help hiring managers and recruiters get the most out of their LinkedIn account, I wanted to share The Insider’s Guide: Top Free and Paid Hiring Tools on LinkedIn.»

Ho così scoperto che – almeno fino a quando non mi sono disiscritto – LinkedIn poteva mandarmi «a promotional message from a marketing or hiring partner and was sent to you based on your browsing activity or non-personal information such as job title, primary industry, or region» e di questi messaggi me ne avrebbe al più mandato uno ogni 60 giorni. La cosa di principio non mi infastidiva. Però mi è rimasto un dubbio: cosa diavolo ho fatto per essere considerato un “hiring manager / recruiter”?

Ultimo aggiornamento: 2016-09-01 15:40

Fertility Day

Ieri ho visto un po’ di gente che commentava (tipicamente lamentandosene) la campagna governativa per il Fertility Day. Non ho commentato, perché l’unica cosa intelligente che mi era venuta in mente è che invece che usare un nome inglese e qualche immagine da pubblicità sulla carta stampata sarebbe stato molto meglio che il governo stanziasse fondi per rendere la vita più semplice a chi i figli li fa, e questo era stato già detto da tanti.

Stamattina ho però scoperto che questo #fertilityday non è stato ieri, ma sarà il 22 settembre. Ma allora perché hanno rotto le palle ieri? Hanno inventato l’anteprima web?

Ultimo aggiornamento: 2016-09-01 13:59

Modelli a priori

Domenica scorsa Nicola Gardini, che se non ho capito male è uno scrittore di un paio d’anni più giovane di me, ha scritto sul Sole-24 Ore uno dei mille articoli che lodano il nostrano liceo classico, “scuola modello” invidiataci da tutto il mondo e fors’anche altrove: “l’esperimento di pedagogia più geniale e più fruttuoso che governo occidentale abbia mai messo in piedi”, come scritto stavolta. Come dimostrarlo? Se non ho inteso male, lo si vede da cosa sa fare chi è uscito da quella scuola, e che non è compreso da chi vorrebbe eliminarlo perché pensa che “lo studio del greco e del latino non sia cosa scientifica”, il che per Gardini è del tutto falso.

C’è solo un piccolo problema. Mentre si vedono i risultati di chi è uscito brillantemente dal liceo classico, non si vedono quelli di chi è uscito malamente e soprattutto non si tiene conto che al classico ci vanno i più bravi e quelli che magari tanto bravi non sono ma possono essere più aiutati in quanto di famiglia abbiente, il che significa che non è così strano questo loro successo, indipendentemente da quello che hanno studiato. Insomma abbiamo un modello a priori che dà una visione distorta della realtà, e ce ne possiamo accorgere in maniera scientifica. (Sarete mica anche voi tra quelli che pensano che la scienza sia fatta solo di numeri? Quelli servono al più dopo, per quantificare quale sia questo vantaggio, anche se in questo caso ottenere risultati numericamente validi non è banalissimo e lo possiamo lasciare agli esperti).

Non che io pensi che chi ha fatto altre scuole impari a tirare fuori un ragionamento di questo tipo; però – diciamocelo – questo esempio particolare mi fa pensare che il grande vantaggio del liceo classico non sia poi così tanto grande.

Ultimo aggiornamento: 2016-08-30 09:49

Webeti

Non avendo scritto nulla di particolarmente intelligente in questi giorni (non che in genere…), posso immaginare che il picco relativo di accessi al blog derivi da persone che sono arrivate al mio sito attraverso il Gergo Telematico e la citazione di quasi vent’anni or sono di “webete” e poi hanno fatto un giro. Benvenuti!
Certo che i giri della rete sono ben strani…

(comunque non è vero, come scritto sulla Stampa, che la grafica del mio sito è anni ’90. In realtà è anni ’80, anche se al tempo il web non esisteva ancora…)

Ultimo aggiornamento: 2016-08-29 20:06

Truffe telefoniche

Venerdì sera, mentre navigava in un sito di recensioni librarie (che spero non userà più) ad Anna è arrivato un messaggio sul tablet che diceva che era stato attivato un abbonamento a kiddingroom.mobi, al modico prezzo di 4 euro e 99 la settimana. Sabato mattina, chiamando il 119, abbiamo scoperto che la blacklist in cui il numero era stato inserito era solo quella per gli SMS a pagamento e non quella per i servizi; scopriremo poi se i cinque euro sono stati fregati o no. Leggendo le condizioni di servizio, trovo scritto questo:

E’ possibile iscriversi ai servizi Mobando chiedendone l’attivazione in 2 modi:

* il terminale collegato in rete 3g è riconosciuto dall’operatore telefonico: in questo caso l’iscrizione è istantanea nel momento in cui l’utente manifesta la volontà di accedere ad un gioco accettando i termini e condizioni per abbonarsi al servizio.
* il terminale è fuori copertura 3g o non riconosciuto all’operatore telefonico: l’utente al momento di visualizzare un video presente sul portale è invitato ad inserire il proprio numero di cellulare e selezionare il proprio operatore telefonico. alla ricezione dell’sms contenente il pin dovrà inserire il codice e contestualmente accettare le condizioni.

Qualora il credito residuo di traffico telefonico fosse insufficiente al momento dell’addebito settimanale, non sarà consentito l’accesso al servizio, riservato il diritto di Mobando s.r.l. di recedere dalla fornitura in corso.

Notate che Anna non era nella pagina di Kidding Room, e quindi la “volontà di accedere” poteva al più essere il risultato di avere toccato per sbaglio una pubblicità che ha aperto questo fantomatico e invisibile link. Quello che mi chiedo è come faccia una simile clausola a essere legale. Qualche avvocato sa dirmi qualcosa?

Ultimo aggiornamento: 2016-08-29 20:07

Lutto nazionale televisivo

Ieri pomeriggio Jacopo stava guardando i cartoni animati su RAI Gulp, e a un certo punto mi chiede “come mai c’è quel fiocco?” Guardo la tv, vedo un fiocco nero, faccio un po’ di mente locale e mi ricordo che il giornale diceva che era giornata di lutto nazionale per il terremoto. Gli faccio una spiegazione semplificata di cui non so cos’abbia colto – i cartoni erano più interessanti – e la cosa è finita lì.

Ho scoperto solo dopo che, a parte il fiocco nero in sovrimpressione, la RAI ha scelto di non trasmettere pubblicità per tutta la giornata, il che mi pare un segno importante. Però forse un sottopancia sarebbe stato utile per spiegare meglio la cosa anche ai bambini…

Costanza Miriano e l’indulgenza

La mia stima nei confronti della signora Costanza Miriano è virtualmente nulla. È una di quelle persone che a mio parere esistono solo perché certa stampa possa sguazzare. Però nel caso della preghiera per i morti del terremoto non riesco a capire quale sia il problema.

Per un cattolico è possibile lucrare l’indulgenza plenaria anche per una persona morta (per chi ha presente il testo del Credo, è un corollario della “comunione dei santi”). Tra l’altro siamo in un anno santo, quindi la cosa è facilitata. Che io sappia, gli elenchi dei morti sono dati pubblici, o almeno La Stampa li ha pubblicati per decenni. Un morto è morto e le cose non possono certo peggiorargli, a meno che non ci sia un Dio così malvagio da dannare coloro per cui sono state fatte preghiere verso altre divinità (ma tanto ci hanno già pensato i Mormoni, quindi il loro fato non cambierebbe). L’unica cosa che non vorrei è che poi la signora Miriano o chi per lei rompesse le palle ai parenti delle vittime, ma fino a che si limita a pregare in privato non trovo nulla di male.

Ultimo aggiornamento: 2016-08-27 17:00

_Mathematical Shenanigans_ (libro)

B00JPCZC16Se non ho capito male, “shenanigan” significa più o meno “scherzetto”, non necessariamente di buon gusto. Questo libretto (Metin Betkas, Mathematical Shenanigans, pag. 141, $4.95) contiene un certo numero di scherzetti pensati per una soluzione matematica. Quando parlo di scherzetti, intendo robe tipo “cosa succede se quello davanti a me frena e io non sono attento?” oppure “Possiamo sopravvivere a un attacco di zombi?”. L’idea non è male, e può dare ottimi spunti agli insegnanti che vogliono fare esercizi un po’ diversi dal solito a lezione. Però i testi sono piuttosto stringati, e consistono per buona parte nei passaggi algebrici necessari per risolvere le equazioni, il che rende la lettura casuale piuttosto pesante.

Ultimo aggiornamento: 2016-09-02 14:37