Archivi annuali: 2016

A cosa serve Amazon Prime?

Come sapete, i link ai libri che recensisco puntano ad Amazon e hanno il mio referrer personale. Questo significa che se uno li compra dopo aver cliccato sul link, una piccola parte dei soldi che paga va a me. (L’alternativa è che se li tenga Amazon, quindi non mi sento in colpa a guadagnare qualche euro così). Quello che forse non sapete è che il link è un cookie a durata limitata (15 o 30 minuti, non ricordo), quindi se nella vostra spesa comprate anche qualcos’altro la percentuale mi arriva lo stesso: addirittura non è necessario che compriate il libro da me recensito.
Occhei. Dal primo settembre a ieri ho guadagnato ben 12 (dodici) centesimi: il tutto grazie a qualcuno che ha acquistato questo doccia-shampoo. E basta, direi. Secondo me qualcuno si sta divertendo con Prime :-)

P.S.: allego copia del report commissioni.
amazon

Ultimo aggiornamento: 2016-09-06 14:07

pedalo troppo in fretta

Con l’aggiornamento del sistema operativo del mio Xperia Z2 sono spuntate notifiche di applicazioni che manco sapevo di avere. Una di esse, Lifelog, carpisce tutti i miei dati per dire cosa ho fatto nella giornata. Vabbè, mi sono detto, proviamo a lanciarla e vedere cosa succede. Bene: ho scoperto che secondo lei sabato sono andato per tre minuti in auto. Naturalmente l’app non può sapere se sono andato in auto o in tram (in metropolitana se ne deve essere accorta, perché non ha segnato nulla quando ieri l’ho presa: immagino sia perché il gps non prende), e fin lì va bene. Il fatto è che quei tre minuti facevano parte di un percorso che ho fatto in bicicletta: peggio ancora, con la bici di Anna a cui avevano rubato una ruota mentre eravamo in vacanza ed ero andato a riprendere. Considerato che sono tornato a casa senza nemmeno alzare il sellino non mi pareva di avere raggiunto chissà quale velocità. E invece…

Ultimo aggiornamento: 2016-09-05 11:24

Sigismondo Polcastro, chi era costui?

Magari vi è capitato di leggere questo articolo di Le Scienze (o la sua versione originale su Nature, trovate il link in fondo alla traduzione italiana) che racconta di come alcuni ricercatori abbiano preso la base dati del Mathematical Genealogy Project, che raccoglie le informazioni sui dottori di ricerca con i loro “ascendenti” (i relatori delle loro tesi) e “discendenti” (coloro a cui hanno fatto da relatori). Da quei dati emerge che ci sono ventiquattro famiglie principali, indicabili con un capostipite, e che la principale di queste famiglie discende da tal Sigismondo Polcastro, che aveva la cattedra di medicina. Una ricerca su Google trova sorprendentemente pochissime notizie su Polcastro: a parte MGP, l’unica fonte sembra essere l’ottimo Dizionario Biografico Treccani. Com’è possibile che una persona così importante sia virtualmente sconosciuta?

Semplice. Andiamo a vedere la pagina di Polcastro nel MGP. Si vede che ha avuto (mentre sto scrivendo) 105367 discendenti ma un solo diretto studente (noto), Pietro Roccabonella. Non mi è ben chiaro come mai la statistica presentata nell’articolo di partenza parli di soli 56000 discendenti: probabilmente l’analisi statistica ha eliminato rami non direttamente legati alla matematica, visto che per dire troviamo nella base dati il Poliziano. Roccabonella ha avuto a sua volta due studenti, Niccolò Leoniceno e Pietro Pomponazzi, che a loro volta sono entrambi stati relatori di Giovanni Battista della Monte, e così via, un po’ come alla Fiera dell’est. Proseguendo tra l’altro con Theodor Zwinger, John Craig, Gilbert Jacchaeus, Johann Andreas Segner (con una tesi Dissertationem chimicam penetrationem salis alcali in interstitia salis acidi per experimenta demonstrantem; Dissertatio inauguralis medica de principum militiam sequentium tuenda valetudine, che vi fa capire come di matematica non ce ne fosse molta) si arriva a un certo punto a Carl Friedrich Gauß, che onestamente mi pare più il vero capostipite della famiglia. Per curiosità, Eulero arriva invece da Mersenn, che però è anche un antecedente di Leibniz, che invece lì è indicato come capostipite: insomma, ribadisco di non aver capito come sia stata fatta la suddivisione ma posso essere abbastanza sicuro che si vive tranquillamente anche senza conoscere Polcastro!

Quizzino della domenica: Cavalieri e Furfanti

Quest’estate sono stato in vacanza alle Isole Smullyane, un arcipelago al largo delle coste dell’Inesistan popolato dalle tribù dei Cavalieri, che dicono sempre il vero, e dei Furfanti, che mentono sempre. Un giorno ho incontrato un terzetto di persone, ho chiesto loro quanti fossero i cavalieri. Uno di loro (A) mi ha risposto, ma non sono riuscito a capire cosa ha detto. Il secondo (B) ha commentato “Ha detto che c’è un solo cavaliere”, e subito il terzo (C) l’ha rimbeccato: “Non è vero, sei un bugiardo!” Chi è cavaliere e chi furfante tra B e C?

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p211.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto dal libro di Raymond Smullyan The Chess Mysteries of Sherlock Holmes).

Ultimo aggiornamento: 2016-09-05 09:47

Ancora sulla satira

Stamattina mi è venuta in mente una cosa, riguardo alla famigerata vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto ad Amatrice. Se avesse avuto come titolo “Séisme à l’italienne: après spaghetti amatriciana” l’avrei capita. (Apprezzata o no sarebbe stata un’altra cosa, ma come avevo scritto non è quello il punto). Io non avrei nemmeno aggiunto “Séisme à l’italienne”, ma non voglio togliere l’analisi della vignetta ai quattro o cinque che si sono affrettati ad andare controcorrente e spiegare al mondo perché quella era satira.

Ma come ho commentato su Facebook, per quanto mi riguarda se il 99,5% della gente non ha capito allora hai fatto satira male: per farla bene occorre che non la capisca il 95% delle persone (tra cui magari io, non sto dicendo di essere più bravo degli altri a cogliere un qualunque aspetto). Infine se non la capisce solo il 20% della gente allora non è satira :-)

Ultimo aggiornamento: 2016-09-03 14:09

_Math Mutation Classics_ (libro)

9781484218921 Erik Seligman lavora in Intel nel campo della VLSI, come matematico teorico prestato all’ingegneria ed ha anche scritto un libro sull’argomento, ma è più noto – almeno nel mondo anglosassone – per un suo podcast di argomento matematico, Math Mutation. Questo libro (Erik Seligman, Math Mutation Classics : Exploring Interesting, Fun and Weird Corners of Mathematics, Apress 2016, pag. 213, $19.99, ISBN 9781484218921) raccoglie il testo di molte puntate del podcast, rivisto per rimetterlo in forma più organica. Un lavoraccio, ve lo garantisco, che però è stato fatto in maniera davvero accurata. Ma a parte la resa editoriale, il libro è venuto fuori molto bene. Molti dei temi trattati in una paginetta o due sono quelli classici, ma il punto di vista da cui sono trattati è fresco – fin troppo, potrebbe dire qualcuno che non sopporta il tipo di umorismo di Seligman – oltre che molto personale. Inoltre la bibliografia è molto accurata, e dà un’idea di dove continuare a cercare materiale di questo tipo (Wikipedia fa la parte del leone, ma la cosa dovrebbe essere nota…) Mi sa che dovrei vincere la mia ritrosia nell’ascoltare podcast e la mia incapacità di comprendere l’inglese parlato e cominciare a sentirli!

Ultimo aggiornamento: 2016-09-03 14:24

Charlie Hebdo e il terremoto ad Amatrice

CharlieHebdo1 Quando ho visto la vignetta fatta da Charlie Hebdo sul terremoto italiano, il mio commento è stato semplicemente “bah”. Io evito generalmente di fare vignette su questi temi, ma è una mia scelta personale. L’unica cosa che posso dire guardandola è che è “lame”, come direbbero gli anglofoni, perché si limita a prendere lo stereotipo “les italiens = pasta” e appiccicarlo sopra il terremoto, senza nemmeno cercare di trovare qualche punto in comune. Da lì ad affermare che la vignetta è blasfema, però, ce ne va parecchio.

CharlieHebdo2 Però a quanto pare a CH se la sono presa abbastanza, e così hanno appena pubblicato quest’altra vignetta. (Per i non francofoni: ci dovrebbe essere scritto “Italiani, non è Charlie Hebdo che ha costruito le vostre case: è stata la mafia!). A questo punto il mio giudizio cambia: sono degli imbecilli fatti e finiti. Le case ad Amatrice ed Accumoli erano state costruite secoli fa, presumibilmente dopo l’ultimo disastroso terremoto, quando la mafia non aveva certo varcato i confini siciliani. E anche la scuola crollata non era stata risistemata dalla mafia: al limite, politici corrotti e costruttori ladri. Detto in altro modo, se avessero scritto “ve le siete costruite voi” avrei detto di nuovo “bah”, magari pensando con cattiveria “peccato che la Francia non sia una zona sismica”; così mi pare semplicemente che devono mostrare di essere tanto arguti, il che prova che sono imbecilli.

Non che questo significhi che io pensi che non possano pubblicare tali vignette, figuriamoci: mi limito a giudicarli. Non mi incazzo nemmeno :-)

Ultimo aggiornamento: 2016-09-02 19:12

Eleonora Bottaro

Non riesco a pensare che si sarebbe dovuta fare a forza la chemioterapia ad Eleonora Bottaro. Certo, quando si ammalò di leucemia era minorenne, ma per quanto un diciassettenne possa essere stupido – ricordo ancora com’ero io a quell’età – ha comunque una capacità di comprendere le cose, e non vorrei costringere mai nessuno a fare qualcosa che non vuole.
Però, se la sua lettera che è spuntata fuori è vera – e non ho nessun motivo di credere che non lo sia – c’è qualcosa che non va. Mi sarei aspettato un testo in cui avesse scritto che non se la sentiva di fare cure pesantissime senza grandi speranze di farcela, non una frase come «Sulla base delle mie conoscenze sono più i morti dopo la chemioterapia rispetto a quanti al giorno d’oggi sono ancora in vita.», che non significa assolutamente nulla.
Quello che mi chiedo è insomma da dove arrivassero le sue conoscenze, e se davvero erano sufficienti per prendere una decisione. Spero proprio di sì, perché altrimenti la cosa sarebbe davvero triste.

Ultimo aggiornamento: 2016-09-02 17:24