È vero che chi era davvero interessato poteva scaricare l’edizione 1869 da archive.org; ma credo che l’iniziativa dell’Accademia della Crusca e di Zanichelli, che hanno messo in linea l’edizione 1879 del Dizionario della lingua italiana di Niccolò Tommaseo (quell’intellettuale che scriveva le lettere in croato alla su’ mamma…), sia davvero meritoria.
Qual è l’utilità di un dizionario di un secolo e mezzo fa? Beh, come si può leggere nell’introduzione al sito il Tommaseo non è un dizionario asettico come quelli odierni ma ha una fortissima connotazione personale: tutte le voci sono siglate col nome dell’autore. Il testo è dunque una risorsa preziosa per chi ami la lingua italiana e sia curioso di sapere come gli intellettuali dell’epoca volevano che essa diventasse. Ricordatevi che l’Italia era stata riunificata da poco e che Vittorio Emanuele II non parlava poi così bene l’italiano…
Archivi annuali: 2015
Mattarella e Wikipedia
Generalmente uso la categoria “italica stampa” per parlare male dei nostri giornali, ma stavolta faccio tanto di cappello alla Stampa che ha fatto questa galleria immagini su come è cambiata negli anni la pagina sul neopresidente della Repubblica. Dalle istantanee è possibile avere un’idea di come funziona (nel migliore dei mondi possibili, so bene anch’io che spesso non va così) l’enciclopedia. Kudos all’autore, Stefano Rizzato!
Ultimo aggiornamento: 2015-02-03 18:11
Grandi recensori
Come sapete, ormai è usuale che la ggggente possa esternare nei grandi portali le proprie opinioni sugli acquisti fatti. D’altra parte ad Amazon mica importa più di tanto se qualcuno stronca un libro: vorrà dire che il possibile acquirente ne prenderà un altro. Non che io mi aspetti chissà che cosa dalla recensione media, però quella che ho visto l’altro ieri ha superato ogni mio livello. Non cito il nome del recensore né il titolo del libro, ma non dovrebbe essere difficile trovarli.
ho acquistato il libro XXX su consiglio del giornale Le scienze. Come sempre consegna velocissima e imballaggio perfetto.
Incuriosito, ho provato a guardare alcune altre recensioni di quella persona:
l’adattatore usb femmina per YYY è arrivato un giorno prima del previsto, l’imballaggio era perfetto e quindi anche l’adattatore.
(“il buon adattatore si vede dall’imballaggio)
La consegna è stata effettuata nei tempi dichiarati dal venditore, il prodotto è quello originale quindi ottimo rapporto qualità prezzo.
(“ehi! Amazon non vende mica mattoni!”)
Ora, non approvo certo ma capisco chi scrive recensioni in posti dove ci guadagni qualcosa. (Credo che ai tempi ci siano state molte recensioni copiate da posti come Anobii). Ma qua su Amazon non ci guadagni proprio nulla. E allora perché recensire il venditore anziché il prodotto? Mah.
Quizzino della domenica: quasi cubi
Il sito Numbergossip afferma che 7 è l’unico numero primo il cui successore è un cubo perfetto. Sarà vero oppure è soltanto un pettegolezzo?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p161.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Math Stackexchange.
Ultimo aggiornamento: 2015-02-01 18:20
_Se viceversa_ (libro)
Il sottotitolo di questo libro (Gabriele Lolli, Se viceversa : Trenta pezzi facili e meno facili di matematica, Bollati Boringhieri 2014, pag. 308, € 24, ISBN 978-88-339-2561-5) è un po’ fuorviante: sarebbe stato più corretto parlare di didattica della matematica, che è in efetti il fil rouge che lega i capitoli: molti di essi partono dalla rubrica che Lolli ha tenuto sul sito Polymath, altri sono rielaborazioni di interventi che ha fatto in varie occasioni.
Anche Lolli, dal suo punto di vista più avvantaggiato del professore universitario che si ritrova studenti che pur avendo scelto di iscriversi a matematica si trovano spaesati, concorda con l’osservazione che la scuola (forse non solo quella italiana) tende a far considerare la matematica come lo studio presumibilmente mnemonico di formule, senza che nessuno o quasi si chieda cosa stia facendo. Non è poi così strano che questa concezione debordi addirittura in chi si vuole fare l’insegnante: un capitolo è per esempio dedicato agli strafalcioni letti tra le risposte a una prova di esame delle allora SSIS, le scuole di preparazione all’insegnamento.
Quello che non mi è piaciuto del libro è che è troppo diseguale. La parte centrale, quella dedicata alla logica matematica che è il campo proncipale di studio di Lolli, richiede infatti una preparazione completamente diversa dal resto del libro, e ho dei forti dubbi di non essere riuscito a comprendere tutti i suoi ragionamenti, nonostante del tema io ne dovrei masticare un po’. Tenetelo presente!
Ultimo aggiornamento: 2015-01-31 17:45
Maurizio Arcieri
Lo dico subito: io butterei via tutto quello che hanno fatto i Krisma come musica elettronica. (Come cercatori di tv satellitari non saprei, quindi sospendo il giudizio). Però questo non vuol dire che Maurizio Arcieri, morto ieri, non abbia un posto nella storia della musica italiana. Certo, io – e penso molti altri – lo ricordo per “Cinque minuti e poi” (vedi musicarello); chi ha qualche anno più di me forse penserà ai suoi New Dada, gruppo di supporto per i concerti italiani dei Beatles. Ma il punto è che è stato uno che ha sempre provato cose nuove, e per questo merita comunque il massimo rispetto.
Ultimo aggiornamento: 2015-01-30 12:18
I prezzi dei farmaci
Sabato sono andato a comprare del Froben spray, confezione da 15 ml. Già che c’ero, ho comprato il collutorio con lo stesso principio generico (flurbiprofene), confezione da 160 ml. Ho poi controllato: il principio attivo in entrambi i casi è allo 0,25%. Prezzo dei due farmaci? 9,25 euro e 7,70 euro. A voi indovinare quello che costa di più.
(Per i curiosi: il collutorio l’ho preso per fare il refill dello spray)
Filippo Azimonti
Sabato mattina la rassegna stampa di Radio Popolare era stata condotta da Natalia Milazzo. Toh, ho pensato, come mai non c’è Filippo Azimonti? Poi ieri ho visto uno status di Massimo Chierici (ma non ho cliccato il link con l’articolo su Repubblica Milano, quindi non avevo ancora la certezza.
Leggevo ogni tanto la sua rubrica “cinquant’anni fa” sulla prima pagina di Repubblica Milano, ma sentivo soprattutto la sua voce la mattina. Mi mancherà.
Ultimo aggiornamento: 2015-01-28 12:51