Archivi annuali: 2015

_And Another Thing…_ (libro)

[copertina]Ci ho messo parecchi anni prima di decidermi a prendere il sesto volume della trilogia della Hitch-Hiker’s Guide to the Galaxy (Eoin Colfer, And Another Thing…, Penguin 2010, pag. 368, Lst 8,99, ISBN 9780141042138), per un motivo molto semplice: non è stata scritta da Douglas Adams per l’innegabile ragione che è morto. Poi si sa, lo spirito è forte ma la carne è debole, e soprattutto non è bello avere pre-giudizi; così mi sono infine deciso a prendermelo. La prima sensazione (e per “prima” intendo quella nelle prime cento pagine…) è stata quella di trovarmi in una fanfic. Avete presente i racconti in cui sembra che l’autore voglia dimostrare urbi et orbi che lui conosce perfettamente il canone, e quindi snocciola una quantità di fattoidi che non aggiungono nulla di nuovo a quanto sappiamo già? Ecco. Le cose più nuove che si potevano leggere erano le note della Guida, tipicamente partendo da un’espressione idiomatica e mostrando come nella Galassia ci fosse un posto dove tali espressioni erano letteralmente vere. Solo che anche quegli inserti dopo un po’ iniziano a rompere…
Nella seconda parte del libro c’è qualche brano più interessante, quando entra in gioco Wowbagger, ma anche lì c’è la parte con la missione di Zaphod in Asgard che poteva essere tranquillamente eliminata senza che nessuno battesse ciglio. Il punto di base è semplice: se fai un sequel, si può presupporre che chi lo legge conosce già tutta la cornice, e vuole vedere come la storia si sviluppa; non devi essere un ghostwriter dell’autore originale, che ghost lo è già, ma devi solo ispirarti a lui. Se il nuovo sviluppo occupa però a malapena un terzo del testo, qualcosa non va…
In definitiva, lasciate perdere (ma probabilmente lo avevate già fatto).

Ultimo aggiornamento: 2015-03-07 10:03

Potere d’acquisto e conti sbagliati

Da ieri tra i miei contatti Facebook sta girando questo articolo di Marco Ottanelli [ah: usare il javascript per impedire di copincollare il testo è scocciante e inutile]. Ottanelli parte da una tabella dei prezzi medi dei prodotti di ortofrutta rilevati a fine gennaio 1985 a Montecatini e fa un confronto con i prezzi medi riscontrati al supermercato, mostrando come – con la strana eccezione dell’aglio – i prezzi medi siano più bassi oggi che trent’anni fa. La tabella la potete vedere qui. La tesi di Ottanelli è dunque (sì, ho copincollato. Come dicevo, certe tecniche sono scoccianti e inutili)

La favola della bestia nera, l’Euro, e le leggende metropolitane sul suo fattore di impoverimento della gente, si rivelano, ad una analisi sperimentale, del tutto false, scorrette, bugiarde.
I prezzi al dettaglio di alcune delle più diffuse frutta e verdura sono calati vistosamente, o, per meglio dire, il potere d’acquisto che oggi abbiamo è vistosamente più alto del passato. Oggi, con il potere d’acquisto di cui siamo capaci, a parità di spesa, porteremmo a casa il 20, 30, 50% di prodotto in più, e laddove c’è stato un reale aumento, esso è di pochi spiccioli, come già detto, e forse legato a qualche fattore momentaneo.

Tutto vero? Macché. Attenzione: non sto dicendo nulla sull’effettivo miglioramento o peggioramento del potere d’acquisto; mi spiegherò meglio dopo. Quello che sto dicendo è che il ragionamento di Ottanelli è sbagliato a priori. Il problema non è tanto la disparità delle rilevazioni oppure l’avere a disposizione troppo pochi dati per eliminare le distorsioni statistiche che possono sempre esserci: in fin dei conti non è che ci sia bisogno di un risultato così specifico. (Ah, nota a margine: nel caso di conti fondamentalmente spannometrici come questo, si può tranquillamente arrotondare la percentuale di differenza al singolo punto, è inutile usare due cifre decimali) Il punto fondamentale è che lui ha confrontato i prezzi attuali con quelli del 1985 rivalutati per l’inflazione. Il risultato pratico è dunque stato verificare come il costo dei prodotti ortofrutticoli si è comportato rispetto al tasso di inflazione globale: insomma sappiamo che oggi spendiamo (relativamente!) meno per frutta e verdura rispetto a trent’anni fa. Se volessimo calcolare il potere relativo di acquisto, dovremmo come minimo controllare il reddito medio attuale e quello del 1985 e usare quello come punto di riferimento: ma in realtà sarebbe più corretto prendere i dati sul reddito e sulla dimensione delle famiglie allora e oggi, e soprattutto non usare il valore medio ma la distribuzione del reddito. Se ci sono pochi ricconi che sono diventati estremamente più ricchi, il reddito medio magari è cresciuto, ma quello della gente normale si è ridotto…

Come dicevo sopra, io non posso dire nulla di come sia cambiato il potere di acquisto, anche solo limitato ai prodotti ortofrutticoli, in questi trent’anni: quella tabella semplicemente non mi dà dati sufficienti. Quello che però posso dire è appunto che la tabella non ha senso. Purtroppo è troppo facile mettere insieme una serie di numeri per supportare una tesi: basta appunto cucinarli :-) in una certa maniera. Ricordate: la matematica serve per fare modelli, ma non dà mai risposte dirette. Garbage in, garbage out.

Ultimo aggiornamento: 2015-03-04 14:06

“iscrizione subordinata”

Cecilia e Jacopo a settembre inizieranno la scuola primaria. Non abbiamo voluto mandarli nella scuola più vicina a casa: sapendo che quella da noi preferita (raggiungibile comunque a piedi, intendiamoci…) aveva sempre molte richieste di iscrizione abbiamo aspettato gli ultimi giorni per vedere se c’era qualche probabilità di entrare nelle loro graduatorie, rigidamente selezionate per distanza. Visto che sembrava che ce la potevamo fare abbiamo messo quella scuola come prima scelta e un’altra scuola ancora sempre nei dintorni come seconda scelta. Qualche giorno dopo la chiusura delle iscrizioni ci è arrivata comunicazione che la nostra prima scelta ha rifiutato i bimbi e li ha smistati all’altra. Fin qui nulla di male.

Giovedì scorso mi arriva la comunicazione che la domanda di Cecilia è stata accettata. Jacopo: non pervenuto. Anche sul sito del ministero – ricordo che tutte le domande sono ormai da farsi online, al limite vai in segreteria e le fai assieme agli impiegati – la richiesta di Jacopo era ancora lì nel limbo. Oggi prima di andare in ufficio passo in segreteria, scopro che la segreteria non è nella scuola dove ho chiesto l’iscrizione ma in un’altra scuola, vado lì e mi assicurano “nessun problema, qui nei nostri file sono segnati ambedue come iscritti”. Oggi pomeriggio mi arriva comunicazione dal ministero secondo cui la domanda per Jacopo è “ACCETTATA – ACCETTAZIONE SUBORDINATA ALLA FORMAZIONE DI UNA NUOVA CLASSE”.

Ora, in entrambe le domande, nello spazio previsto per le note, ho scritto che contestualmente veniva iscritto il gemello. Se entrambe le domande fossero state accettate con riserva, avrei capito. Ma così cosa faccio, iscrivo un bimbo in una scuola e l’altro in un’altra?

Ultimo aggiornamento: 2015-03-03 15:42

Quizzino della domenica: quindici meno due

Dimostrate che non è possibile dividere i quindici numeri da 1 a 15 in due gruppi, uno di 13 e l’altro di 2, tali che il prodotto dei numeri nel secondo gruppo sia pari alla somma dei numeri nel primo gruppo.

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p163.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto dalle Olimpiadi Matematiche russe 1999, vedi anche Futility Closet).

Ultimo aggiornamento: 2015-03-05 17:15

_The Best Mental Math Tricks_ (ebook)

[copertina]Il nuovo ebook di Presh Talwalkar ci insegna a fare il calcolatore prodigio. Vi siete mai chiesti come quelle persone riescano a compiere delle operazioni aritmetiche più in fretta di quanto noi esseri comuni impieghiamo a digitare le cifre sulla nostra calcolatrice? Beh, la risposta non è così semplice. Molti di questi calcolatori prodigio sono (erano) idiots savants, ma in altri casi esistono dei trucchi che si possono imparare e che permettono di semplificare i calcoli: a volte occorre imparare a memoria un certo numero di dati – la tavola pitagorica è un esempio, ma ho il sospetto che ci sia chi abbia memorizzato la tavola 100×100! – altre volte si può sfruttare la struttura di certi tipi di operazioni. Per esempio, il quadrato di un numero di due cifre che termina in 5 è facile: per calcalre 85×85 si prende 8, gli si somma uno ottenendo 9, si moltiplica 8×9 ottenendo 72, e gli si attacca un 25: la risposta è 7225.

Talwalkar ha raccolto in questo ebook (Presh Talwalkar, The Best Mental Math Tricks, pag. 172, € 4,49) una gran quantità di operazioni che si possono fare a mente con un minimo di allenamento; tra le varie proposte – alcune le conoscevo già, come l’esempio che ho fatto, altre no – ho gradito particolarmente la moltiplicazione di due numeri vicini a 200, 300, … e il calcolo di n/19. Ma la cosa più piacevole, almeno dal mio punto di vista, è che per tutti i trucchi viene aggiunta la spiegazione matematica che li fa funzionare. La magia svanisce? Dipende. La magia dei numeri resta sempre!

Ultimo aggiornamento: 2015-02-28 19:53

Leonard Nimoy

È morto il (mezzo-) vulcaniano di Star Trek. Non è il primo personaggio della serie originale che ci ha lasciati: “Bones” McCoy è morto nel 1999, e Scott nel 2005. Però il personaggio di Spock, almeno per chi ama la serie originale, è sicuramente il più importante: più ancora di Kirk, che è sì il protagonista ma appunto aveva bisogno di una spalla per poter gigioneggiare come lui sapeva fare.

Ultimo aggiornamento: 2015-02-27 19:47

chi legge le varie versioni linguistiche di Wikipedia?

Come sapete, Wikipedia non è un monolite: a parte l’esistenza dei progetti fratelli come wikiquote, wiktionary e altri, l’enciclopedia esiste in tantissime lingue. È abbastanza facile immaginare che la stragrande maggioranza delle visite a Wikipedia in lingua italiana arrivi dall’Italia, ma che dire di altre lingue?

Per la prima volta, è stato preparato un dataset abbastanza ampio per poter fare ricerche al riguardo. (Non vengono usati tutti i dati per evitare che si possano fare ricerche che ledano la privacy di chi consulta l’enciclopedia). Potete vedere voi stessi i risultati, collegandovi qui. Per esempio, l’89% delle richieste alle pagine in italiano arriva dall’Italia, e gli USA contribuiscono più della Svizzera; evidentemente i ticinesi sono pochi.

Più interessante però è vedere cosa succede con lingue più o meno veicolari. L’inglese è molto sparpagliato, e l’1% delle richieste arriva dall’Italia, evidentemente dagli elitisti come me che non si fidano troppo della nostra versione. Per quanto riguarda il cinese, il 46% delle richieste arriva (perché non filtrato…) dalla Cina, il 27% da Taiwan e l’11% da Hong Kong, ma c’è addirittura un 6% dagli Usa. Per quanto riguarda l’arabo, la nazione guida è l’Arabia Saudita con il 24% del totale, seguita dall’Egitto con il 15%, dall’Algeria con il 7% e da Marocco e Usa con il 6%. Israele e Palestina contribuiscono entrambi per il 2%.

Mescolare queste statistiche con i dati di popolazione dovrebbe essere molto interessante…

Ultimo aggiornamento: 2015-02-26 16:15

Come si eliminano le anomalie

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Ricordate la storia di via Valussi? Ne avevo parlato l’anno scorso, qui e qui. A inizio febbraio si sono aperte delle nuove voragini, e io ho scritto ai preposti uffici del comune segnalando la cosa. Il 16 febbraio mi è arrivata la risposta, che copincollo qui sotto.

Gentile Concittadino, con riferimento a quanto da Lei segnalato, effettuato sopralluogo dal tecnico del Reparto strade, si comunica che le anomalie formatesi verranno eliminate, dall’Impresa di manutenzione ordinaria, entro il 20/2/2015. Si precisa che l’intervento provvisorio eseguito nel 2013, sulla parte superficiale della carreggiata in conglomerato bituminoso, non ha interessato la massicciata stradale, aveva lo scopo (riuscito) di aumentare la vita utile della pavimentazione. Si informa inoltre che la Via Valussi ha problemi di sottofondo; pertanto si dovrà intervenire per risanare gli strati profondi della carreggiata, e che la località è stata inserita in un apposito appalto specifico. Cordiali saluti Settore Tecnico Infrastrutture e Arredo Urbano

In questi giorni, avendo definitivamente scassato la mia veccha bicicletta, non sono passato di là: stamattina finalmente sono potuto andare a vedere se effettivamente le anomalie fossero state eliminate. Ho fotografato il risultato, che potete vedere qui sopra. Indubbiamente un intervento c’è stato, l’asfalto che si vede in basso ha l’aria di essere nuovo: lascio a voi decidere se e quanto le anomalie sono state eliminate…

(c’è anche un buchetto in mezzo alla strada all’altezza del semaforo: indubbiamente rispetto al resto è invisibile)

Ultimo aggiornamento: 2015-02-25 10:40