Una precisazione fondamentale. Questo (Robert B. Banks, Towing Icebergs, Falling Dominoes, and Other Adventures in Applied Mathematics, Princeton University Press 1998, pag. 328, ISBN 9780691059488) non è un libro di matematica ricreativa. Avrei anche qualche dubbio a definirlo un libro di divulgazione matematica. Lo è nel senso che dimostra come la si può usare per calcolare cosa succede nelle circostanze che possono o no capitare nella vita di tutti i giorni: perché un bravo golfista riesce a colpire una pallina e farla inizialmente salire con una parabola diretta verso l’alto, o cosa bisognerebbe fare per portare degli iceberg fino a San Francisco per aumentare la dotazione d’acqua potabile. Però il libro è più che altro una specie di testo ausiliario per un corso universitario: gli esempi portano sempre (“naturalmente”…) a equazioni differenziali se non addirittura integro-differenziali che non sono certo alla portata di tutti. Insomma, i casi sono due: o vi mettete a rifare tutti i conti e svolgere gli esercizi, oppure fate come me e gli date solo una scorsa fidandovi dei risultati e imparando parecchie curiosità.
Archivi annuali: 2015
Biblioteca Nazionale dell’Inedito
Il ministro della Cultura Dario Franceschini – uno di quelli che zero ne pensa e cento ne fa – ieri se ne è uscito con il tweet qui sopra, dal testo «Faremo la Biblioteca Nazionale dell’Inedito. Un luogo dove raccogliere e conservare per sempre romanzi e racconti di italiani mai pubblicati».
Tra i miei amici del socialino dell’odio reloaded non sono mancate le prese in giro di un’iniziativa che tirerebbe fuori dai cassetti tutta la robaccia che nessun editore avrebbe mai pensato di pubblicare: io invece penso che sia un’idea bellissima. Un bel serverone web – ecco, magari non gestito da quelli di italia.gov.it, ma secondo me VeryBello andrebbe benissimo – non costa poi molto di gestione. A questo punto si chiedono all’autore cento euro per essere inseriti nella Biblioteca Nazionale dell’Inedito, e cinquanta euro per ogni opera successiva alla prima. È la volta che ripianiamo il debito dello Stato!
Ultimo aggiornamento: 2015-06-05 11:18
L’arretratezza del Comune di Milano
Ieri ho iscritto i gemelli al servizio doposcuola del Comune di Milano. Non è stato banalissimo. Posso anche riconoscere che è colpa mia se in questa pagina mi dicono “La prenotazione si effettua esclusivamente on-line collegandosi al sito : www.comune.milano.it/prepostscuola” e io ho continuato ad aprire quella pagina, tornando al punto di partenza: in effetti se avessi guardato sulla barra destra avrei potuto vedere quell’ENORME banner “iscriviti online”.
Una volta accortomi della mia sbadataggine, ho proceduto con la compilazione dei moduli, smadonnando un po’ perché la fascia rossa se ne sta ferma in cima alla pagina e copre un pezzo di testo; ma di nuovo lì è colpa mia. Non è però colpa mia la scoperta che l’unico modo per pagare il servizio è compilare un bollettino postale. Evidentemente, nonostante il modulo possa essere compilato solo online, il concetto di poter pagare online un bonifico è alieno alla cultura di Palazzo Marino. E non venitemi a dire che i bollettini si possono pagare online. Certo, così oltre alla tassa per pagare il bollettino devo anche pagare una tassa per il privilegio di farlo dalla tastiera del mio computer.
Ma quel che è peggio è che nel bollettino, a parte i miei dati anagrafici, ho dovuto scrivere una spataffiata di roba che non mi ci stava nemmeno nel modulo: il conto corrente è infatti intestato a «Comune di Milano – Settore Servizi Scolastici ed Educativi – Servizio Tesoreria» e la causale deve contenere «nome e cognome del minore, Scuola Primaria di Via Crespi Benigno, 1 classe frequentata 1 servizio Prescuola, n° identificativo di prenotazione nnnnnn»; no, non bastavano cognome nome e identificativo. Bene, pensate forse che al Comune di Milano – come fa per esempio l’INPS – abbiano pensato che nel pdf della domanda avrebbero potuto aggiungere un bollettino precompilato, sì da far fare meno lavoro a tutti? Macché. Troppo complicato.
Però non sono costretto a mandare via fax la scansione dei bollettini pagati: è accettato anche l’invio per posta elettronica. Visto che siamo già nel futuro?
Ultimo aggiornamento: 2015-06-05 11:06
WP
_Gli enigmi di Mosca_ (libro)
Nuova traduzione da parte di Vallardi di questa opera classica della matematica ricreativa (Boris A. Kordemsky, Gli enigmi di Mosca : Il grande classico con i 359 giochi matematici più belli del mondo [The Moskow Puzzles], Vallardi 2014 [1972], pag. 344, € 18, ISBN 9788867316182, trad. Angelo Mojetta). Boris Kordemsky, insieme a Yakov Perelman, è stato il più grande divulgatore matematico sovietico; la sua opera monumentale è del 1954, ma divenne nota in Occidente solo nel 1972, quando ne vene fatta una traduzione in inglese – supervisionata dall’onnipresente Martin Gardner – da cui è tratta anche questa traduzione.
Angelo Mojetta ha fatto un ottimo lavoro: ho confrontato la sua traduzione con quella originale Sansoni e per fortuna si vede la differenza: trentacinque anni dalla prima edizione sono tanti, e la lingua italiana è cambiata abbastanza, anche lasciando perdere gli anglicismi spesso inutili. da meritare un rifacimento generale del testo. Quelle che sono rimaste sono le illustrazioni originali, insieme naturalmente alle ambientazioni dei problemi: spesso il gioco in sé è un classico, ma già solo vederlo con gli occhi di chi viveva nell’Unione Sovietica e quindi trova naturale prendere un certo tipo di esempi. Buon divertimento!
Ultimo aggiornamento: 2017-08-04 15:10
inquerelabili
Vincenzo De Luca dev’essere uno più rancoroso di me. Ha giusto aspettato che si votasse, poi ha querelato Rosi Bindi per «diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d’ufficio». Lo stesso hanno fatto (o almeno hanno affermato di fare) i suoi compagni di impresentabilità Sandra Lonardo Mastella e Luciano Passariello.
Non avendo letto il rapporto della direzione Antimafia non posso certo stabilire se Bindi ha abusato del suo ufficio: del resto ci penserà la magistratura. Per quanto riguarda la diffamazione, so bene che le leggi italiane sono molto sensibili al tema (puoi anche essere denunciato per diffamazione affermando cose vere…) però i fatti indicati sono sicuramente riconosciuti da tutti: al più si può discutere se meritassero l’inclusione nella lista degli impresentabili (il che appunto sta sotto “abuso d’ufficio”. È comico che De Luca è stato inserito nella lista… per una storia di abuso d’ufficio rispetto alla quale ha rinunciato alla prescrizione).
Però non riesco proprio a capire quale possa essere l'”attentato ai diritti politici costituzionali”. Mica gli è stato vietato di partecipare alle elezioni, no? A quali diritti politici avrebbero attentato? Sono cose :-)
Ultimo aggiornamento: 2015-06-03 11:38
Gioco per il dì di festa: Twenty
Probabilmente quando leggerete questo post lo conoscete già tutti: io sto scrivendo il 19 maggio per il 2 giugno (quando si dice portarsi avanti col lavoro…)
In Twenty, giochino di Stephen French, si ha un campo da gioco in stile Tetris con alcune caselline numerate che si possono spostare col dito o col mouse. Quando si avvicinano due caselline che hanno lo stesso numero, al loro posto rimane una casella con il numero successivo. C’è anche un timer: quando scade (o quando non ci sono più possibilità di unire caselle) appare dal basso una nuova riga. Scopo del gioco è arrivare a fare almeno un 20; in quel caso la tesserina viene tolta. Attenzione, però! Raggiunto il 10, alcune caselle cominciano ad avere dei legami e muoversi solo in coppia. Con il 15 la situazione è tragica, perché ho visto terzetti e anche quartetti che ovviamente sono molto più difficili da spostare: per fortuna che se una delle caselle cambia valore il suo legame si spezza. E inutile poi dire che man mano che si va avanti il timer è sempre più veloce.
È uno dei rari casi in cui sono riuscito ad arrivare a toccare il 20 (anzi un 20×2): quindi è alla portata di tutti. Lo potete giocare su pc, iPhone o Android. Buona perdita di tempo!
il boom e lo sboom
Lo sboom naturalmente è quello di Matteo Renzi. Chiaramente ognuno avrà la sua spiegazione: la mia – che vale un po’ meno delle altre, visto che di politica ci ho sempre capito poco o punto – è che chi l’anno scorso votò PD come apertura di fiducia a Renzi abbia deciso che in quest’anno non ha combinato nulla di valido, e che un governo dei tweet non va da nessuna parte. Non che alternative a sinistra ce ne siano: basta vedere il risultato di Pastorino. Anche se si sommassero a Paita i voti disgiunti e quelli alla lista civatiana, sarebbe comunque rimasta dietro Toti, il che è tutto detto. Il centrodestra ha una maggioranza risicatissima (16 seggi su 31), in bocca al lupo.
Ma credo che sia molto più interessante osservare il risultato della Lega. In Liguria ha preso il 20%, in Umbria il 14% (!), in Toscana il 16% (!!), nelle Marche il 13%. Vero, Forza Italia si sta sciogliendo come un calippo al sole; ma non era detto che quei voti finissero a Salvini. Ecco, io mi preoccupo più di questo.
(Il M5S perde votanti esattamente come nella media nazionale, quindi le sue percentuali rimangono le stesse delle politiche: ma col 20% e se si sceglie di non fare nessuna alleanza nemmeno tattica sui singoli provvedimenti non si va da nessuna parte)
Ultimo aggiornamento: 2015-06-01 11:47