Archivi annuali: 2015

Copyright automatico

[niente musica sotto copyright] Ieri, mentre stavo ascoltando la performance di sir Paul alla Casa Bianca, l’audio si è improvvisamente ammutolito. Sono andato a guardare il video (io YouTube lo uso solo come colonna sonora) e ho trovato il messaggio di cui nell’immagine.
I miei pensieri sono stati: (1) ma PBS aveva pagato i diritti per usare come sigla iniziale quella versione live di Band On The Run? (2) ma PBS lo sa che il suo video è stato pubblicato? (questo potrebbe essere irrilevante, magari PBS è come la NASA e questi video sono nel pubblico dominio). Ma soprattutto (3) ci sarà mai qualcuno che verifica queste segnalazioni automatiche, oppure abbiamo lasciato agli algoritmi anche questo pezzettino del nostro giudizio critico?

Ultimo aggiornamento: 2015-08-10 17:38

Muro libero

Stamattina, mentre pedalavo sotto piazza Carbonari, ho visto alcuni operai che lavoravano. Poiché date le temperature di questi giorni sfreccio ancora meno del solito sono riuscito a notare che stavano attaccando un cartello “Muro libero”. Una rapida googlata mi ha fatto trovare questa notizia dell’anno scorso: si vede che luglio è il mese migliore per queste iniziative.

Personalmente sono molto favorevole a queste iniziative, anche se il muro in questione non è molto visibile. Mi chiedo solo come sperino che il muro non sia rovinato dai tagger (brutta gente, con capacità artistiche pari alle mie) e soprattutto perché serva indicare che il muro sia “libero”. Non sarebbe più semplice mettere in rete una lista di questi muri? O avete paura che qualcuno venga a “ripulire gli sgorbi”?

servi della gleba 2.0

Io sono perfettamente d’accordo che i profughi ospitati in Italia lavorino secondo le loro capacità. (Più precisamente “siano occupati”: seguire un corso di italiano è un’ottima cosa, se vuoi restare in Italia). Ma mi chiedo se il sindaco di Brescia Emilio Del Bono sappia che persino le ragazze alla pari hanno nel loro contratto dell’argent de poche, insomma non hanno solo vitto e alloggio. È vero che «[n]on possono restare settimane senza fare nulla», ma il lavoro deve essere correttamente retribuito. Altrimenti abbiamo davvero dei servi della gleba.
(Ah: ho il sospetto che l’«assenza di una formazione specifica» sia più alta tra gli italiani che tra i profughi, ma non ho le prove)

Aggiornamento: dimenticavo il link e la frase virgolettata «devono lavorare gratuitamente per la collettività, in cambio dell’ospitalità».

Ultimo aggiornamento: 2015-07-20 13:42

battutari profughi

Sabato sembrava che nella parte di italica Internet che mi capita di frequentare non ci fosse più nulla di importante sulla Grecia o sull’Isis, e persino l'”ondata eccezionale di caldo” pareva essere scemata. Tutti parlavano della vignetta di Giannelli sul Corriere (tanto per linkare la concorrenza, la vedete qui), con una famiglia che torna a casa, vede una serie di “negri mussulmani e affini” sul loro divano, che alla domanda “e voi?” rispondono “profughi”.
Ovviamente Giannelli ha affermato di essere stato frainteso, dicendo «Il mio intento era prendere in giro chi teme che i rifugiati arrivino a casa sua: la satira è anche paradosso». Ma il punto è un altro: molto banalmente, quella vignetta non fa per nulla ridere. Io sono notoriamente un esperto di vignette che non fanno ridere, ne produco tutti i giorni: e so bene che qui di paradossi non ce n’erano affatto, perché quello disegnato è semplicemente quello di cui tanta gente ha paura. Cosa c’è di satirico? nulla. L’unica cosa che mi chiedo è come mai ci sia stata tutta quella sollevazione popolare :-)

Ultimo aggiornamento: 2015-07-19 16:53

Quizzino della domenica: risposta senza domanda

La settimana scorsa sono andato a fare il test di ammissione all’esclusivo club CAFETERIA, che accoglie al suo interno tutti i cervelloni. Una delle domande era a risposta multipla. Però la fotocopia del testo era venuta male, e si potevano solo leggere le risposte:

A. Tutte le seguenti.
B. Nessuna delle seguenti.
C. Tutte le precedenti.
D. Una sola delle precedenti.
E. Nessuna delle precedenti.
F. Nessuna delle precedenti.

Quando mi sono lamentato con l’assistente, la sua risposta è stata lapidaria: “Cosa c’è che non va?”. Quale o quali sono le risposte alla domanda che occorre spuntare, ammesso che ce ne sia qualcuna? Attenzione: non è detto che la domanda sia “quali sono le risposte vere”…

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p176.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Leith Hathout, Crimes and Mathdemeanors. Immagine di fleon, da OpenClipArt)

_The Mind’s Best Work_ (libro)

[copertina] Come funziona la mente? Cos’è la creatività? Sono domande che ci si fa ca sempre, e ancora oggi non si ha in effetti una risposta chiara, univoca e definitiva. Ecco perché questo libro (David N. Perkins, The Mind’s Best Work, Harvard University Press 1990 [1981], pag. 324, $28.50, ISBN 9780674576247), pur avendo più di trent’anni di vita, ha ancora un suo senso. L’approccio di Perkins è peculiare: inizia con l’affermare un concetto (Proposition), che poi viene rapidamente demolito per arrivare quando va bene a un concetto rivisto, mantenendo il buono dela parte iniziale ma specificandolo; e quando va male a un’affermazione che è l’opposta di quella iniziale. Dal mio punto di vista, che come ho detto la creatività è ancora un mistero, questo metodo non è malvagio: almeno ti costringe a pensare un po’, proprio come gli esercizi sparsi per il testo sono degli ottimi modi per accorgersi di persona che le nostre idee ingenue sono spesso fallaci. Altro punto interessante è la spiegazione di come il brainstorming non è che funzioni sempre così bene, e soprattutto che il suo risultato dipende molto dalle persone coinvolte: la maggior parte della gente si ferma quando trova un’idea decente e mette per così dire i remi in barca. In definitiva, un testo interessante.

Moderatore di assemblee condominiali

[pusherman]Quelli di IndagineLast si divertono a fare dei test sui cui risultati ci marciano per un po’. L’ultimo (che in realtà serviva loro per vedere qual è il gradimento rispetto al Jobs Act, ma senza che i tapini se ne accorgessero) finiva col selezionarti il lavoro per cui tu saresti tagliato. A me è uscito fuori “Moderatore di assemblee condominiali”, anche se nelle condivisioni esce un “Pusherman” molto meno piacevole.

Ma mi vedete a moderare un’assemblea condominiale?

Ultimo aggiornamento: 2015-07-17 13:44

mi hai fatto piangere

Per quello che può valere la mia opinione, io sto con Alberto Biraghi, che nella vicenda di Angela Merkel e della ragazza palestinese piangente fa notare che la cancelliera ha scelto di seguire le regole ben conscia che da un lato se avesse detto “ghe pensi mi” avrebbe sicuramente migliorato la propria immagine, ma dall’altro avrebbe commesso un’ingiustizia nei confronti di tutti gli altri profughi che non sono sufficientemente telegenici da far parte del pubblico di una trasmissione televisiva.

Ultimo aggiornamento: 2015-07-17 09:27