Archivi annuali: 2014

“graduale ma disomogenea”

Mario Draghi, parlando della situazione economia europea, ha affermato che «La ripresa nell’eurozona sta facendo graduali passi avanti, anche se lentamente ed in modo disomogeneo».
Matematicamente parlando, non c’è nulla di strano che i graduali passi avanti avvengano lentamente; anzi mi sarei preoccupato di passi graduali e fatti in fretta, come un personaggio dei cartoni animati che corre sulle punte dei piedi. Non avrei nemmeno avuto nulla da dire su una ripresa lenta e disomogenea; la lentezza è il valor medio della ripresa, la disomogeneità indica che c’è una ampia varianza.
Però non riesco a digerire il graduale e disomogenea. È come pensare alla polenta che man mano si rapprende… però facendo tanti grumi. Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2014-02-28 10:33

ok, il blog è davvero vivo

Mi sono arrivati i primi due messaggi di spam (in realtà lunedì c’era stato un falso positivo… anche Akismet sbaglia)

Ultimo aggiornamento: 2014-02-26 21:21

Giancarlo Livraghi

Un vecchio aforisma afferma che su Internet non puoi mai sapere se dall’altra parte dello schermo c’è un cane. Ovviamente è una palla, non ci vuole molto a capire se e come vale la pena di avere a che fare con l’interlocutore (nel caso di un cane, puoi sempre lanciargli una palla e mandarlo a riprenderla). Ma qualcosa di vero c’è: io per esempio non sapevo affatto che Giancarlo Livraghi (morto sabato scorso) fosse della classe 1927. La cosa non è così strana: in genere nelle mie interazioni in rete mi limito a guardare il contenuto, e non vado a cercare informazioni sulla persona.
Non ho avuto tantissime interazioni con Livraghi, anche se grazie ad Andrea ho letto il suo Il potere della stupidità; ho però avuto interazioni per tre decenni. Aveva certo il suo bel caratterino, ma era comunque piacevole leggerlo, soprattutto poi pensando a quello che si legge tipicamente oggidì… cani o non cani.

Ultimo aggiornamento: 2014-02-26 11:14

_Un punto fermo_ (ebook)

[copertina] Il quarto ebook della collana di 40K Unofficial (per gli amici, #40kmate) è il primo che potrebbe in teoria servire a scuola. Mi affretto a ribadire “in teoria”: non credo che siano in molti gli insegnanti a trattare il tema di questo libro (Roberto Zanasi, Un punto fermo, 40k Unofficial “Altramatematica” 2014, 1,99€, ISBN 9788898001552; anche su BookRepublic e altri store), vale a dire la teoria degli invarianti.
Un invariante è qualcosa che non cambia, il “punto fermo” del titolo: un concetto a prima vista banale ma che in mano a un Vero Matematico serve a risolvere teoremi in un batter d’occhio o quasi. Diciamo che la fatica è trovare l’invariante giusto: poi il resto va da sé. Bene: nel librino abbiamo proprio un Vero Matematico che dialoga, platoniamente ma non troppo, con un apprendista e lo aiuta a vedere come si costruiscono i poliedri e perché Sam Loyd poté promettere 1000 dollari (del 1880!) a chi avesse risolto il gioco del 15. Per una volta i teoremi sono dimostrati dal basso e non dall’alto: fidatevi, funzionano lo stesso ma sono molto meno paurosi. E poi, perché cambiare?
(P.S.: approfittate dell’offerta a 99 centesimi, finché dura!)

ladri di byte

Non sono nato ieri, e so perfettamente che quando si misurano le memorie di massa le unità di misura non sono quelle binarie (1K=1024, 1M=1048576, eccetera) ma quelle decimali.
Però mi fa abbastanza specie che la chiavetta Kingston DataTraveler® G4 da 16 GB abbia una capacità di 15.711.879.168 byte. E il resto?

Ultimo aggiornamento: 2014-02-25 10:46

ma quale esterofilia!

[la fascetta di Repubblica]
Io ormai non leggo nemmeno i quotidiani online, le informazioni le recupero generalmente dalla radio (e dal sito della BBC). Però per fare le mie vignette ho bisogno di una fonte, e allora ogni mattina scruto le homepage dei principali quotidiani per vedere se c’è qualcosa che possa essermi utile. Stamattina volevo scrivere di Putin che bolla come dittatura il nuovo ordinamento ucraino, implicitamente ammettendo che lo status quo non è poi mutato, e così ho provato a cercare la citazione su Repubblica. Prima di scorrere la homepage ho guardato nella fascetta sotto il titolo, con le sezioni principali: ho trovato

Home | Politica | Economia | Sport | Spettacoli | Tecnologia | Motori

Chiaramente, cliccando su “tutte le sezioni”, poi ho trovato Esteri – ma non l’articolo che cercavo, per quello ho dovuto farmi largo in mezzo alle solite notizie imperdibili in homepage – ma quello che è chiaro è che i Soloni della SEO hanno stabilito che agli italiani di quello che succede fuori dall’orticello è irrilevante.
Non che sia rilevante in genere per i giornalisti di Repubblica. Come vedete dallo screenshot, di per sé “Ucraina” è un tema caldo, ma se uno clicca sulla sezione scopre che l’ultimo articolo presente è del 21 febbraio…

Ultimo aggiornamento: 2014-02-25 09:47

Fonti attendibili

A quanto pare Vittorio Zucconi, ospite di Otto e mezzo, ha criticato il brutto vizio dei wikipediani di anticipare sulle notizie, facendo l’esempio di Nicola Gratteri che era stato dato per Guardasigilli prima che la lista ufficiale – senza di lui – fosse stata recitata da Renzi. Su questo qualche ragione Zucconi ce l’ha anche, tranne per l’aver chiamato “wikipediani” coloro che hanno inserito quella diceria; i veri wikipediani sono quelli che quando se ne accorgono cancellano subito perché non ci sono (ovviamente) fonti ufficiali a sancirlo. Se per questo, i veri wikipediani hanno anche sufficienti conoscenze di educazione civica per sapere qual è il momento in cui un governo entra in carica, e quindi annullano tutte le modifiche inserite prima del tempo… ma questa è un’altra storia.

La cosa divertente, però, oggi è un’altra. Come potete vedere da questo screenshot di Wiki spiegata a mia nonna, in via XX Settembre per inserire la biografia del neoministro Pier Carlo Padoan non hanno trovato nulla di meglio che riprendere il testo della voce corrispondente in Wikipedia (citando correttamente la fonte, tra l’altro… cosa che non capita spesso). Da un lato è una sicura stella a favore di Wikipedia, perché è stata comunque ritenuta fonte affidabile; dall’altro mi resta una strana sensazione di “c’è qualcosa di sbagliato se Wikipedia viene presa come fonte primaria, quando dovrebbe essere secondaria o terziaria”. Che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2014-02-24 13:04

È successo qualcosa :-)

È stata una decisione sofferta, ma ho deciso di spostare il blog sotto WordPress. Più di dodici anni, 7758 post e 27644 commenti non sono certo pochi, e la pigrizia in genere vince.
Ma dopo che Movable Type è passato (per la seconda volta) a pagamento, e le vecchie versioni non sono praticamente manutenute (non sapete quanti commenti spammosi devo cancellare ogni giorno) ho pensato che non ne potevo più.
Ora con mooooolta calma rimetterò a posto il template e tutto il resto; in realtà il vecchio blog rimarrà perché altrimenti i collegamenti interni andranno a signorine simpatiche, ma spero di aver tolto la possibilità di fare commenti. Per il resto, buon divertimento, e segnalatemi tutti i problemi che trovate!

Ultimo aggiornamento: 2014-02-24 16:30