Stamattina ho portato all’asilo i bimbi, ho inforcato la bicicletta (la porto a mano quando sono con loro) e sono arrivato in ufficio un po’ prima del solito, anche perché dovevo andare dal dentista. Arrivo, faccio per prendere il portafoglio per timbrare, e scopro che non c’è.
A questo punto comincio a darmi del coglione sesquipedale. So perfettamente che i pantaloni che avevo addosso hanno una tasca posteriore troppo piccola, e già lunedi stavo perdendo il portafoglio, tanto che ieri me l’ero messo nella tasca della giacca; stamattina me ne ero dimenticato. Riprendo la bici, faccio tutto il percorso all’indietro (contromano) perché uno spera sempre per il meglio: nulla da fare. Arrivo a casa, per bloccare tutte le carte possibili e impossibili, e vedo che un collega mi aveva cercato. Lo chiamo, e mi dice che hanno chiamato giù dalla portineria perché una signora aveva trovato il portafoglio. Mi faccio dare il numero, chiamo, e vado.
Per la cronaca: il portafoglio conteneva tutto. Per trovare un recapito telefonico (che non avevo da nessuna parte) la signora ha provato a chiamare la palestra (dove non vado più da una vita); poi ha visto i bigliettini di resto della mensa Telecom ed è andata a cercare la sede corrispondente. (Ok: in ufficio, a parte percularmi, hanno detto che bastava digitare nome e cognome su Google… ma il numero di telefono non l’avrebbero comunque trovato). E non ha neppure voluto una ricompensa.
Ultimo aggiornamento: 2014-04-30 15:24