Archivi annuali: 2014

Il supermercato di viale Regina Giovanna

Nel 2007 mi chiedevo perché Caprotti volesse vendere il suo primo supermercato (risposta: perché era troppo piccolo, ma quello l’ho scoperto dopo). Adesso quel punto vendita, che era diventato un Billa, è diventato un Carrefour. Stavolta la ricerca l’ho fatta in anticipo: il gruppo Rewe (che possiede il marchio Billa) ha deciso che in Italia non valeva la pena di starci, e sta man mano vendendo i supermercati. D’altra parte, nonostante Billa fosse la contrazione del sintagma tedesco Billiger Laden (“beni economici”) è storicamente stato il supermercato più caro almeno da noi…

Ultimo aggiornamento: 2016-09-30 21:27

Il caso Wesolowski

L’arresto all’interno della Città del Vaticano dell’ex arcivescovo e nunzio apostolico Jozef Wesolowski è qualcosa di davvero incredibile nella storia recente della Santa Sede. Non rompiamo con la storia del maggiordomo di palazzo che duplicava i documenti di Benedetto XVI, e non guardiamo nemmeno alle dimissioni più o meno libere dei sacerdoti accusati di pedofilia – ce n’è stato uno anche oggi. Il vero punto è che papa Francesco ha esplicitamente ricordato che la giustizia divina e quella umana sono due cose distinte e che corrono ciascuna sui propri binari. Non ci dovrebbe essere nulla di così strano, almeno in teoria: ma la pratica in effetti è stata molto diversa, ed è difficile vedere il papa anche come sovrano assoluto del suo minuscolo regno. Il segnale è davvero forte, e spero non rimanga isolato.
(Poi però mi chiedo come avesse fatto Wesolowski a fare così carriera. Mica era un prete qualunque, che è molto meno visibile!)

Ultimo aggiornamento: 2014-09-25 17:36

gechi e zoom

[un geco] Ieri sera, mentre stavo andando a letto, Anna mi chiede cosa c’era sulla parete. Guardo (avevo ancora gli occhiali addosso) e dico “toh, un geco.” Prendo la macchina fotografica per fotografarlo, zumo (ho preso apposta una macchina con zoom ottico), metto a fuoco… e non ci riesco. La foto che vedete qui a fianco è il massimo che sono riuscito a fare, ed è comunque sfocata.
Subito dopo ho provato a fotografare Ariel, più o meno alla stessa distanza, e la messa a fuoco c’è stata; quindi il problema non dovrebbe essere semplicemente meccanico. Avevo provato a fotografare il geco con poca luce (e quindi flash) e con tanta luce, e persino bloccando l’apertura e giocando sui tempi: niente da fare. Qualche esperto di fotografia mi sa aiutare?

Ultimo aggiornamento: 2014-09-23 13:57

_Macedonia di matematica_ (ebook)

[copertina]Di Paolo Gangemi avevo letto (e apprezzato) uno dei volumi Insalate di matematica; sono molto contento insomma che la nuova stagione degli ebook di #40kmate si apra con un suo librino (Paolo Gangemi, Macedonia di matematica, 40k Unofficial “Altramatematica” 2014, pag. 59, 1,99€, ISBN 9788898001798; anche su BookRepublic e altri store).
Troviamo quattordici storielle, di varia ambientazione, ciascuna delle quali tratta di un concetto matematico visto “in pratica”. Così si parla di frattali mentre si cerca di misurare la lunghezza di una spiaggia, il raggruppamento delle opere di Picasso nei suoi vari periodi è un modo di spiegare cos’è un gruppo quoziente, la rivoluzione copernicana è vista come una guerra sulle orbite stellari, e così via. Come nella migliore tradizione della collana, non trovate dimostrazioni o formule: l’idea è di avere tanti pezzettini – una macedonia, appunto – di sapore diverso ma che tutti insieme contribuiscono a far vedere la bellezza della matematica.

Ultimo aggiornamento: 2014-12-10 19:06

Sono una persona orribile – 3

Per arrivare in bicicletta all’asilo dei bimbi, c’è un incrocio su piazzale Maciachini dove è disegnata una pista ciclabile che dopo sette metri si perde nel nulla (ok, tecnicamente si può andare sui giardini davanti all’asilo dove dall’altro lato hanno appena emendato il cartello di divieto di accesso permettendo alle bici di passare). Tipicamente i pedoni si piazzano più o meno ovunque, pista ciclabile o no.
Oggi pomeriggio al semaforo (verde per me che dovevo entrare nella pista ciclabile dalla via, rosso per i pedoni) c’era solo una tizia con trolley, piazzata esattamente nel mezzo della pista ciclabile. Io arrivo alla mia solita velocità e inchiodo a dieci centimetri da lei. La tipa sta per gridare qualcosa, poi guarda in basso e si sposta.
(Naturalmente non ha potuto fare a meno di dire “poteva fare il giro più largo”. Cretina, poi ti lamenti perché le bici sfrecciano sui marciapiedi?)

Ultimo aggiornamento: 2014-09-22 23:25

I ricconi delle mense

Sul dorso milanese del Corsera di oggi c’è un articolo che lamenta il buco nelle casse comunali dovuto alle rette non pagate a MilanoRistorazione per la refezione scolastica: il titolo è “Mense, cinque milioni di rette non pagate” (e qua da buon grammarnazi ho avuto un sussulto: avrebbero dovuto scrivere “Mense, rette non pagate per cinque milioni”) e catenaccio “Il cinquanta per cento degli insolventi sono cittadini nella fascia alta di reddito. «Furbetti e difficoltà burocratiche»”.

Naturalmente chi legge tutto l’articolo scopre che non è necessariamente vero che sono i “ricconi” a essere dei furbetti, ammesso che un ISEE di 27000 euro annui ti faccia diventare riccone. Banalmente, in quella categoria che paga il servizio a prezzo pieno ci sono tutti quelli che non hanno presentato l’ISEE: gente come me per cui tanto sarebbe stata una perdita di tempo, ma anche famiglie non italiane che non hanno capito che dovevano portarlo, e avrebbero pagato molto di meno. Se volete, chi ci guadagna sono quelli come me: se i conti di MilanoRistorazione sono fatti sulle rette teoriche, avere più gente a retta piena fa abbassare il totale, lasciando che sia il comune (cioè tutti) ad appianare il buco.

Quello che mi chiedo è: non sarebbe più semplice rendere obbligatoria la presentazione dell’ISEE o almeno di un’autodichiarazione nei casi come il mio in cui è comunque più alto? A questo punto magari è più facile spiegare la necessità di farlo…

Ultimo aggiornamento: 2014-09-22 13:02

Curzio Maltese, lo stakanovista

[vignetta] Diamo il beneficio d’inventario a questa notizia, che Libernazione recupera da Dagospia: Curzio Maltese, fresco europarlamentare, ha fatto non proprio gentilmente notare a Repubblica che non il quotidiano non può metterlo in aspettativa – e senza stipendio – durante il suo mandato. Lui gli editoriali glieli scriverà, e quindi vuole essere pagato.

Quello che non mi va giù di tutta questa storia, se è vera, è semplice. Se uno fa il parlamentare lo dovrebbe fare a tempo pieno: paradossalmente la parte meno importante del lavoro è quella che si fa in aula, ma uno deve capire cosa vuole la gente, studiarsi le leggi che vuole proporre e capire quelle proposte dagli altri, e così via. Per quello è giusto che sia pagato, e anche parecchio; ma se si mette a fare un secondo lavoro significa che non sta facendo bene il suo primo.

(O forse qualcuno vuole insinuare che dopo anni e anni e anni di duro lavoro Maltese i suoi editoriali li scrive in mezz’ora scarsa mentre guarda la partita?)

Aggiornamento: (22 settembre) Trovate qui i comunicati ufficiali del CdR di Repubblica.

Ultimo aggiornamento: 2014-09-22 13:07

_Il linguaggio della musica_ (libro)

9788811598523Scopo dichiarato di questo libro (Piero Rattalino, Il linguaggio della musica, Garzanti 1997, pag. 309, ISBN 978-88-1159852-3) è cercare di spiegare a chi ama la musica “colta” (classica e operistica) ma non ha fondamenti di teoria della musica le sue basi, per poter poi apprezzare al meglio come i grandi compositori abbiano preso le regole dell’armonia del loro tempo e le abbiano rigirate come pareva loro. Il tentativo è stato lodevole, ma secondo me non ha raggiunto il suo scopo, nonostante l’ottima idea di aggiungere un cd audio per poter anche ascoltare gli esempi scritti dal maestro Rattalino.
La scelta di non trattare il ritmo, ma anche la banale suddivisione delle note, se non nelle ultime sezioni del libro può avere un senso: il problema è che anche le parti di spiegazione dell’armonia mi sembrano un po’ messe a caso, senza un ordine logico o anche illogico. Dal punto di vista di chi come me un minimo di nozioni le ha, anche se non sono certo un esperto di teoria musicale, ci ho trovato qualche idea interessante sul come vedere la musica (e le parole nel caso dei libretti d’opera), ma non credo sarei riuscito a cavarci qualcosa se fossi dovuto partire da zero. Altre cose, come la ricerca di divisioni secondo la sezione aurea in Bach ma non solo, mi sembrano invece idee molto personali di Rattalino, senza un vero riscontro pratico. In definitiva, il testo è poco più di una curiosità.

Ultimo aggiornamento: 2014-09-20 22:05