Archivi annuali: 2013

Quiz: Test Your Vocabulary

Ieri sera ho provato a fare il giochino Test Your Vocabulary, che dovrebbe dirti (se sei onesto!) quante parole inglesi conosci. Devo dire che mi sono trovato meglio di quanto credessi, anche se già nella prima schermata ne ho saltate quattro o cinque: ma in fin dei conti noi italiani abbiamo qualche vantaggio in più quando troviamo parole come “valetudinarian”. Insomma, mi hanno stimato 27500 parole, anche se con molta probabilità ne uso parecchie di meno :-) (loro lo chiamano “receptive vocabulary”) La cosa più interessante è vedere le statistiche: per esempio, un nativo inglese della mia età ne conosce in media 32000. Ma soprattutto, nonostante la poissoniana del numero di parole conosciute per i non-nativi ha una moda intorno alle 4500 e una mediana intorno alle 7500 parole, la (auto)valutazione di come si era rispetto agli altri studenti di inglese in classe indica che la maggior parte di chi ha fatto il test si considerava al top! Ah, la percezione…

Ultimo aggiornamento: 2014-12-28 19:17

_The Mathematical Mechanic_ (libro)

[copertina] Niente da fare. Riponevo molte speranze su questo libro (Mark Levi, The Mathematical Mechanic, Princeton University Press 2012 [2009], pag. 185, Lst 10,95, ISBN 978-0-691-15456-5), tanto che me l’ero preordinato sei mesi prima che uscisse l’edizione in brossura. Invece è stato una delusione… ma iniziamo dal principio.
L’idea di Mark Levi è semplice: invece che usare la matematica per dimostrare le proprietà fisiche, lui ha usato le proprietà fisiche per dimostrare le proposizioni matematici, a partire dal teorema di Pitagora in poi. Come scrivevo, l’idea non è male, ma purtroppo io devo avere un blocco mentale per quanto riguarda la fisica, e quindi leggevo quelle pagine e non capivo nulla (a parte che se devo usare tutti quei congegni senza attrito, quelle molle di lunghezza a riposo zero e via discorrendo, tanto vale che mi metta a parlare di circonferenze senza spessore, no?). A essere del tutto onesti, ci sono due capitoli che almeno per me hanno avuto un certo valore: quello sui problemi di massimo e minimo, con l’idea di costruire una serie di computer analogica per risolvere i vari problemi, e quello sull’elettricità, con la derivazione delle leggi fondamentali a partire da quelle dei fluidi incompressibili. Anche l’appendice finale mi potrebbe essere utile se solo dovessi fare un po’ di fisica, ma per fortuna non è il caso…
Insomma, a me non è piaciuto. Magari a voi però sì.

Ultimo aggiornamento: 2013-02-16 07:00

il bersanometro

Io in genere non giro catene di sant’Antonio, lo sapete. Se questa volta faccio un’eccezione è perché l’ho provata io stesso, e quindi posso dare una risposta di prima mano. (In effetti non giro il testo della catena: me lo riscrivo da capo)
Repubblica.it ha il suo giochino elettorale, “il politometro“. Tu scegli l’avatar, metti il tuo nome, e rispondi a 12 domande: alla fine ti dice a quale dei cinque candidati premier (oops, volevo dire capi della coalizione o della forza politica) tu saresti più vicino. Cinque, perché Oscar Giannino non è pervenuto.
Ne abbiamo visti tanti di questi giochini, fatti più o meno bene. Ordunque: dopo aver letto il post della catena di sant’Antonio mi sono scelto l’avatar (una scimmietta), ho messo il mio nome (anzi, ho messo “bersani”) e ho risposto alle domande nel modo più lontano possibile da quelle che dovrebbero essere le risposte bersaniane. Non è stato facilissimo, perché in effetti le risposte sono tutte così fumose che fanno capire che non c’è poi differenza tra nessuno – nemmeno beppegrillo(tm). Rectius: ho cercato di mettere le risposte più vicino possibile al programma del Popolo della Libertà. Il risultato lo potete vedere qui. E a quanto pare essere equivicino a Bersani Ingroia e Grillo, anche se c’è una leggera preferenza verso il primo, è già stato un risultatone: ho provato a fare alcune prove casuali (tutte le volte la prima risposta, oppure tutte le volte l’ultima) e sono risultato parzialmente sovrapposto a Piergigi.
Con un minimo di attenzione ci si accorge che il posizionamento dei candidati (fisso) non è casuale: il leader PD è casualmente al centro, il che ci fa capire come mai le risposte causali tendano a prediligerlo. Ma, come ho scritto, le mie prime risposte non erano affatto casuali: quindi o io non so assolutamente cosa voglia Berlusconi (e in effetti potrebbe anche essere vero, occorrono orologi molto precisi per riuscire a ricavare un pensiero coerente) oppure il giochino ha una leggerissimissima preferenza per uno dei cinque candidati. D’altra parte, sarà anche vero che il sondaggio non ha nessun valore, bla bla bla; ma non c’è nemmeno la possibilità di un minimo approfondimento su chi ha detto cosa: insomma il tutto sembra davvero uno spottone elettorale senza vergogna. Non certo una bella cosa.
Aggiornamento: (20:00) Niccolò Caranti aveva più tempo di me e ha provato a rispondere secondo i programmi ufficiali dei cinque candidati. I suoi risultati si possono vedere su Facebook (il post dovrebbe essere pubblico). Risultati: Berlusconi si troverebbe fra Ingroia e Bersani, Monti copre la faccia del povero Bersani, Grillo è più o meno equidistante fra Bersani e Monti, Ingroia sicuramente vota Monti. E Bersani? Finisce nell’angolino in basso a destra, lontano da tutti, compreso lo stesso Bersani!

Ultimo aggiornamento: 2013-02-15 09:36

oggi faccio il relatore

Dopo pranzo prendo due ore di permesso e una metropolitana e me ne vado al BIT, la Borsa Internazionale del Turismo presso la Fiera di Milano che oramai non è più a Milano ma a Rho, per partecipare alla Show X Conference, un format tipo TED (ma non si può dire TED se non è TED) presso lo stand della regione Friuli-Venezia Giulia. Ci vado ovviamente con il cappellino Wikimedia Italia, ma per una volta non parlo di Wikipedia bensì di Wikivoyage e Wiki Loves Monuments.
Se qualcuno vuole vedermi, da AltraTv e un po’ di altri siti c’è la diretta (il tutto comincia alle 14, io parlerò penso verso le 14:20 o poco più in là). Se qualcuno poi riesce a salvarsi lo streaming e inviarmelo, sarei molto grato!

Ultimo aggiornamento: 2013-02-15 07:00

no, grazie

Su Google+ mi è appena comparso questo messaggio:

xxfoxie.missixo66@insta-chat.net wants to be able to chat with you. Your email address will be visible. Okay?

Qualcuno ha idea del perché una qualunque persona, sanvalentino o non sanvalentino, dovrebbe aver voglia di chattare con qualcuno con un indirizzo simile? E soprattutto: qualcuno ha idea di come la persona in questione abbia recuperato il mio profilo G+, considerando che non è che io scriva così tanto né metta nelle cerchie così tanta gente?

Ultimo aggiornamento: 2013-02-14 12:21

Carnevale della Matematica #58: GOTO Rudi Matematici

San Valentino, carnevale matematico vicino! Beh, “vicino” soprattutto se andate dai Rudi Matematici a leggere i contributi di questo mese, rigorosamente in ordine alfabetico e inframmezzati da orologi vari. No, il tema ufficiale non era il tempo ma “quante palle”: però un orologio è una palla bidimensionale, no?

Ultimo aggiornamento: 2013-02-14 10:29

e voi vorreste davvero votare Bobo?

A differenza di molti, il fatto che Giuseppe Orsi, l’amministratore delegato di Finmeccanica arrestato ieri mattina, sia “amico di Roberto Maroni” non mi dice assolutamente nulla. Lì sono tutti amici di qualcuno o qualcun altro, e il fatto che Orsi non sia stato sollevato dal proprio incarico da mariomonti$$ nonostante la Lega fosse all’opposizione mi fa pensare che Orsi fosse amico di tanti. L’amicizia andava avanti a bustarelle? Non lo so, ma al momento mi pare non indaghi nemmeno la magistratura, quindi per me la cosa non esiste.
Quello che esiste, purtroppo, è la candidatura di Maroni a governatore della Lombardia, che purtroppo non è la sua Lombardia ma è anche la mia. Non ci è bastato il quasi ventennio del Celeste, a quanto pare: quasi ventennio in cui il fedele alleaten, chissà come mai, non ha mai provato nemmeno a proporre le lungimiranti idee ora mostrate nei cartelloni elettorali. Detto questo, non è vero che la Lega è sempre stata supina. Qualcuno si ricorda le quote latte? È una roba così rimossa che nemmeno Wikipedia riesce a parlarne chiaramente. In pratica, trent’anni fa l’allora Comunità Europea decide che stiamo producendo troppo latte (latte che ovviamente è sovvenzionato dalla politica agricola europea…) e decide di darci un taglio: verificare quali sono le produzioni in un anno di riferimento, e tassare così tanto il latte prodotto oltre quel livello da renderlo antieconomico. Tutte le nazioni mandano i loro dati, anche l’Italia: alla fine della fiera si scopre che i nostri dati sono molto più bassi della realtà, secondo “qualcuno” per un complotto masso-pluto-giudo-bruxellese che ha colpito l’Istat facendo mandare dati errati, o magari più prosaicameente perché non proprio tutto il latte prodotto veniva conteggiato ufficialmente. Risultato: dopo qualche anno in cui gli italiani al solito se ne strafregavano e continuavano a produrre latte sopra il dovuto, l’UE si è scocciata e ha cominciato a comminare multe milionarie, anzi miliardarie perché avevamo ancora la lira.
Però non è giusto dire “gli italiani”: buona parte delle aziende agricole italiane hanno sempre ottemperato alla legge (le quote ovviamente erano state divise in ragione dei dati ufficiali…) e solo pochi allevatori sforavano. Peccato che questi pochi allevatori abbiano bloccato autostrade e ferrovie, abbiano tentato di far pagare direttamente allo stato italiano queste multe (al che l’Europa ci ha subito stoppati), e alla fine dopo decenni si sono placati solo dopo che è stato loro concesso di rateizzare quelle multe in trenta anni. Vediamo se indovinate qual è stato l’unico partito che ha sempre difeso a spada tratta quegli allevatori.
Tra dieci giorni si vota. Pensateci bene.

Ultimo aggiornamento: 2013-02-14 07:00

siti archeologici governativi

Il governo della Repubblica Italiana ha un suo sito, www.governo.it. Già non capisco perché non sia stato usato governo.gov.it, ma diciamo che è stato fatto per semplificare la vita all’internauta.
Quello che sta succedendo, però, è che cambiando governo sembra ci sia l’abitudine a cambiare sito: continua a chiamarsi www.governo.it, ma viene fatto in modo diverso, cancellando tutto il passato. No, sono ingiusto. Il passato non viene cancellato. Viene semplicemente spostato… nei siti “archeologici” di Palazzo Chigi. Proprio così, www.sitiarcheologici.palazzochigi.it. Inutile dire che tutti i link vengono persi, e ritrovare un’informazione può in effetti essere una simpatica operazione archeologica perché la ricerca interna non riesce a concepire che quello che guardiamo è una mummia ben conservata e non la realtà attuale. Una bella metafora.

Ultimo aggiornamento: 2013-02-13 15:30