La scorsa settimana vi ho amabilmente spammato con Matematica e infinito, l’ePub che ho scritto e pubblicato con 40k. I più attenti tra i miei ventun lettori avranno però notato nella copertina un hashtag #40kmate e soprattutto un nome, “altramatematica” scritto tutto attaccato. Ed effettivamente il libretto non se ne sta solo soletto! Ma iniziamo dall’inizio.
A giugno Marco Ghezzi mi aveva invitato a prendere un caffè nella nuova sede di BookRepublic. Poi ci fu qualche problema logistico, e il caffè lo presi a settembre. Inutile dire che Marco (con Viola Marconi) aveva dei loschi fini: la sua idea era di creare all’interno di 40k Unofficial una collana di brevi testi di matematica non scolastica, e quindi aveva pensato bene di rivolgersi a un noto scassapall.. ehm, un noto bazzicante di Internet e di matematica quale io sono. Ma non solo mi chiedevano se avevo voglia di scrivere qualcosa: avrebbero molto apprezzato che io procacciass… ehm, contattassi altri blogger e affini che sapessero scrivere in modo interessante e ne sapessero di matematica. In pratica avrei dovuto fare il curatore di questa collana ancora senza nome, possibilmente dando anche qualche consiglio pratico a chi si accingesse a scrivere per essa.
Dopo tre mesi, giusto in tempo per Natale, siamo arrivati al dunque. Oggi BookRepublic presenta ufficialmente Altramatematica. Citando dalla presentazione, avremo una «matematica altra: diversa, divertente, pop (e anche un po nerd) e si legge come un romanzo.» Sul nerd direi che ci siamo, sul diversa pure, per quanto riguarda il divertente spero proprio di sì. Pop? boh. I libri, come nella tradizione di 40k, sono intorno alle 40000 battute, e sono nati per essere fruiti in una breve pausa da quello che si fa di solito: invece che bersi un caffè ci si beve un testo.
Posso parlare di libri al plurale, perché è appena uscito il secondo testo della collana: Più per meno diviso, dove Peppe Liberti racconta la storia dei segni che indicano le quattro operazioni. Sì: Peppe è un fisico. Sì: matematici e fisici sono sempre dipinti come cani e gatti, o come Beatles e Rolling Stones. Beh, sappiate che in realtà i due complessi erano buoni amici, e ricordate che in fin dei conti la fisica è la parte della matematica dove gli esperimenti richiedono tanti soldi :-) Ma del libro di Peppe vi racconterò meglio domani.
Un ultima cosa. Essendo noi realisti, immaginiamo che uno possa spendere l’euro per procurarsi il libro, leggerlo e avere dei dubbi. Avere dei dubbi è una Buona Cosa; non riuscire a scioglierli, no. Così abbiamo anche creato una pagina apposita, taggata #telospiegamau, dove potrete fare domande sui temi dei libri e proverò a dare risposte comprensibili. E poi dite che il Web non è una bella cosa!
Ultimo aggiornamento: 2013-12-19 09:00