Archivio mensile:Giugno 2013

Windows 8: troppa internet fa male

Ieri pomeriggio Anna mi chiama dicendomi “ho un problema col mio pc”. Cosa era successo? Il computer, con windows 8, aveva deciso che era tempo di aggiornamenti. All’aggiornamento 2 di 2 era saltata la connessione internet. Risultato? Anche quando un paio d’ore dopo è ripartita il pc era rimasto sulla schermata “aggiornamento 2 di 2”, girava il fattapposta dueppuntozzero che ha sostituito la clessidra per avvisare il proprietario “rilassati, sto lavorando per te”, ma non succedeva nulla.
Che fa un informatico in questi casi? quello che fa persino Daddy Pig: spegne e riaccende il computer. Niente da fare: non appena si riaccendeva il pc, riappariva la stessa schermata. Ho persino provato a spegnere il pc, inserire una chiavetta usb con una distro live di Linux, e farlo ripartire. Il pc vedeva la chiavetta che si illuminava tutta allegra… e ripartiva con la schermata “aggiornamento 2 di 2″.
L’unica soluzione che ho trovato è stata un’escalation niente male. Ho spento il pc, staccato la spina, tolto la batteria, e aspettato una decina di secondi – non fosse mai che qualche condensatore volesse giocarmi brutti scherzi. A questo punto il pc si è riacceso più o meno normalmente, giusto con un rapido controllo iniziale. Non è che l'”always on” sia un po’ troppo always?

Ultimo aggiornamento: 2013-06-18 09:44

avrà proprio detto così?

Ieri Repubblica aveva un articolo sulla chiusura della Brockhaus, l’equivalente tedesco della Treccani (anzi, direi che è più corretto dire che la Treccani è l’equivalente italiano della Brockhaus): io ieri stavo tinteggiando casa, quindi l’ho visto solo oggi.
Ovviamente il titolone è «un mito del Sapere ucciso da Wikipedia». Vabbè. Però c’è una cosa che a me, come al solito, infastidisce davvero. Andrea Tarquini cita ampiamente un articolo di Peter Praschl sul Welt am Sonntag: peccato che chi ha preparato la pagina web si sia “dimenticato” di inserire un link all’articolo di Praschl. (Per i curiosi, lo trovate a questo). Certo, il testo è in tedesco, e non è che Google Translate funzioni così bene: ma io resto della posizione che un media debba dare al lettore la possibilità di risalire alle fonti, almeno quando sono pubbliche.
È anche vero che leggendo le fonti originali magari si scopre che le cose sono un po’ più complicate, e la colpa non è tutta di Wikipedia… ma questo sono certo è irrilevante, tanto nessuno leggerebbe mai un articolo in tedesco.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-17 14:33

coscenze

[coscenze brambilliane] Come forse sapete, la versione mobile di Facebook prevede di infilarti nello stream delle “suggested pages”; pubblicità – immagino a pagamento – con la scusa che qualcuno dei tuoi amici ha messo un “mi piace” sulla pagina in questione. Nonostante i miei amici faccialibro siano ben pochi, ogni tanto mi capitano cose strane, come la pagina di Michela Vittoria Brambilla.
Vabbè, uno può anche farsene una ragione. Peccato che la foto presa per pubblicizzare la pagina fosse questa: garantisco che anche da furbofono il “coscenza” del cartello dietro la ex ministro era ben visibile.
Certo, il cartello non è stato scritto da MVB: però la foto nella sua bacheca se l’è tenuta lei…

Ultimo aggiornamento: 2013-06-17 13:36

Quizzino della domenica: I tre moschettieri

Il re di Francia ha ricompensato Athos, Porthos e Aramis con sei monete: tre d’oro e tre d’argento. Ciascuno di loro ha ricevuto due monete: ovviamente sa quali sono le sue, ma non quelle degli altri. D’Artagnan vuole scoprire quali sono le monete di Athos, ma non sarebbe educato chiederglielo: allora gli fa una domanda alla quale Athos può rispondere (sinceramente, e da logico perfetto) “si”, “no” oppure “non so”, in modo da riuscire a scoprire a ottenere la risposta. Qual è la domanda?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p106.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Il problema è di Tanya Khovanova

Ultimo aggiornamento: 2016-06-02 22:13

_The Diamond Age_ (libro)

[copertina] Neal Stephenson è uno a cui piace scrivere, il che significa che scrive tanto, troppo. Se si aggiunge il fatto che io lo leggo in inglese e che questo (Neal Stephenson, The Diamond Age, Penguin 2011 [1995], pag. 512, Lst 8,99 , ISBN 9780241953198) era il “libro da palestra” per rilassarmi tra una serie di esercizi e l’altra, capirete come mai ci ho messo quasi due anni per finirlo, e solo perché alla fine ci ho dato una botta a casa.
La fantascienza di Stephenson in questo libro, come nel precedente Snow Crash è sicuramente di tipo hard: in questo futuro nemmeno troppo lontano la tecnologia è incredibilmente avanzata, e in contrasto si ritorna a un formalismo nei rapporti umani… beh, la maggior parte della gente a dire il vero si scanna, e le prime 50 pagine, come anche le ultime, non sono per stomaci deboli. Però ci sono alcuni gruppi, come i cinesi neoconfuciani e gli angloamericani neovittoriani, per cui il formalismo è in un certo senso il collante che tiene le razze (pardon, i phyla) uniti.
E poi c’è la piccola Nell e il Young Lady’s Illustrated Primer, un libro sotto forma di “ractive” (sono arrivato a cinquanta pagine dalla fine prima di capire che è un’abbreviazione di “interactive”, come “sites” sono i “parasites” e “mites” le “termites”; a Stephenson piace inventare parole abbreviate) che nasce per insegnare a una bambina tutto quello che deve sapere, dalle arti marziali alle macchine di Turing; insomma, il vero protagonista del libro è questo libro.
Giudizio finale? Se vi piace questo tipo di fantascienza, armatevi di santa pazienza e leggetevelo.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-15 19:41

PDD

Ho fatto un grave errore. Ho commentato da Mantellini, argomentando che per me la democrazia diretta non può funzionare. (Chi mi conosce sa che io ho dei dubbi sulla democrazia tout coutr: però nel caso della democrazia diretta i miei dubbi sono corroborati dalla matematica)
L’errore non è ovviamente nelle discussioni che sono seguite lì, discussioni previste; il fatto è che dopo meno di ventiquattr’ore mi è arrivata da G+ la segnalazione che il Partito Democrazia Diretta mi ha aggiunto alle sue cerchie.
Non capisco bene la logica di seguire uno che ha appena affermato di non concordare con l’assunto di base messo già nel nome; ma in effetti se uno ci pensa su non ha nemmeno senso mettere “partito” e “democrazia diretta” nella stessa frase: da questo punto di vista il MoVimento 5 stelle perlomeno è coerente :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-06-13 11:56

“sicurezza” PayPal

PayPal ha una strana usanza per accettare una carta di credito: ti fa un piccolo prelievo, tu aspetti che arrivi la transazione, copi la sigla vicino, e tutto è a posto (compresa la restituzione dei soldi). Tutto questo “per maggiore sicurezza”.
Ieri mi è arrivato il messaggio che dice che la carta di credito sta per scadere, e quindi dovevo aggiornare i dati. Anzi, che le carte stanno per scadere, perché c’era anche quella che avevo bloccato a fine novembre quando sono venuti i ladri a casa nostra. Bene, dico, già che ci sono elimino quella carta. Peccato che fosse quella “accettata”, e quindi ora debba rifare la procedura da capo.
Ma come, direte voi: gli acquisti PayPal venivano pagati su una carta di credito bloccata? Mannò, andavano sulla nuova, anche se non era stata accettata. Insomma, una volta che uno ha fatto accettare una carta, può aggiungere quelle che vuole. Bella sicurezza, vero?
Aggiornamento: (13 giugno) in realtà, nonostante tutto, PayPal ha continuato allegramente a prendere i soldi dalla carta di credito nuova anche prima che io la accettassi, il che di per sé ha anche senso. Quello che non ha senso a questo punto è associare la sicurezza a una singola carta, no?

Ultimo aggiornamento: 2013-06-12 07:00