Archivi annuali: 2012

π day, versione approssimata

Se non vi siete ricordati di festeggiare il π day il 14 marzo, o se pensate che l’usanza americana di scrivere prima il mese e poi il giorno sia barbara, nema problema! Oggi è il 22/7, e 22 diviso 7 fa 3,(142857). Oggi è dunque il Giorno Approssimato di Pi Greco.
E poi diciamocelo pure: 22/7 è un’approssimazione migliore di 3,14. Teniamocela buona!

Ultimo aggiornamento: 2012-07-22 03:14

Minuzie

Sono andato a fare il pieno di benzina. Al distributore Eni c’era una discreta coda, un po’ meno dal mio lato perché arrivo da una traversa. Uscito, ho notato che il distributore TotalErg subito dopo aveva lo stesso prezzo (anzi, un millesimo di euro in meno al litro) ma era sconsolatamente vuoto. Eni si è fatta una pubblicità molto mirata.
Rientrando a casa, davanti a me c’era una Corvette argento, targata AA110BK. Ma la targa era albanese. Devo dire che guidava in maniera molto tranquilla.

Ultimo aggiornamento: 2012-07-21 22:17

_L’universo e la tazza da tè_ (libro)

[copertina]Questo libro (K.C. Cole, L’universo e la tazza da tè – Verità e bellezza della matematica [The Universe and the Teacup], Longanesi 1999 [1998], pag. 265, € 15.49, ISBN 978-88-304-1541-6) è ormai dello scorso millennio, e per di più fuori produzione: destino abbastanza comune a buona parte dei libri, d’altro canto, il che mostra che ne scriviamo troppi.
Però in questo caso devo dire che è un po’ un peccato, perché il libro è onesto, ed evidentemente pensato da uno che matematico non è per un lettore che matematico non è. L’autrice è in effetti una giornalista scientifica, e il libro raccoglie vari saggi aventi come comune denominatore la matematica, o meglio l’esistenza della matematica. Ripeto: non si parla effettivamente di matematica, e non c’è traccia del rigore che uno si aspetterebbe da un’opera matematica; e questo probabilmente spiega la quantità di voti bassi che ho trovato nelle recensioni di amazon.com. Io dissento con quei voti: andrebbero bene per un libro di divulgazione matematica, ma qua stiamo parlando di un libro a un livello diverso, oserei dire di apprezzamento della matematica. Dal mio punto di vista è come lamentarsi che un libro che racconta l’aspetto delle creazioni dei grandi cuochi non abbia al suo interno le ricette…
Il libro è diviso in quattro parti: Dove la mente incontra la matematica, L’interpretazione del mondo fisico, L’interpretazione del mondo sociale, La matematica e la verità. I vari capitoli sono di qualità variabile: a me personalmente sono piaciuti molto quelli intitolati “amplificazione esponenziale” e “scala e misura di uomini e donne”, mentre “il segnale nel pagliaio” non è per nulla riuscito, nel senso che se uno non sa già di cosa si parla non riesce a capire nulla. Anche “l’onere della prova”, pur spiegando direi bene la differenza tra scienziati e giudici, mi pare un po’ perso in un qualche meandro, mentre “la matematica dell’altruismo” ha un titolo pessimo ma un contenuto interessante.
In definitiva il testo resta comunque interessante e valido, nonostante sia un po’ datato. Al solito scorrevole la traduzione di Libero Sosio, a parte un “La teoria DI tutto” a pagina 215.

Ultimo aggiornamento: 2012-07-21 07:00

irresponsabilità

Ci sono troppe cose da fare perché io riesca ad appassionarmi della querelle tra Il Fatto Quotidiano e il Presidente della Repubblica, quindi non sono andato a sfrucugliare fino in fondo. Però mi sembra che ci sia un problema di fondo.
Cominciamo dall’inizio: se le famigerate intercettazioni dove si sente la voce di Napolitano sono irrilevanti, queste dovrebbero non solo essere state distrutte ma non si sarebbe nemmeno dovuto sapere nulla della loro esistenza: questo sia se sono con Giorgio Napolitano che se sono con Maurizio Codogno oppure Silvio Berlusconi. Da questo punto di vista essere PresRep non deve contare nulla.
Ma passiamo al punto più generale: si può intercettare il Presidente della Repubblica? La Costituzione (articolo 90) scrive

Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.
In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.

Credo concordino quasi tutti sul fatto che l’irresponsabilità del PresRep è una norma a sua garanzia, perché non rimanga ostaggio di chissà chi. Spero molti concordino anche che se l’ex ministro Mancino telefoni a Napolitano lo stia facendo non (solo) perché Nappy è un suo amico di lunga data ma anche perché è il Presidente della Repubblica, quindi sta implicitamente esercitando le sue funzioni: ogni riferimento a presunte nipoti di ex capi di stato è casuale. Mi resta però un dubbio: intercettare (pur senza andare a giudizio, anche perché comunque non sarebbero i giudici palermitani a poterlo fare) è equiparabile ad accusare? Io così sui due piedi direi di no, ma non essendo giurista né costituzionalista non ci metterei la mano sul fuoco. Voi invece che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2012-07-20 10:22

Sanità milanese

Oggi pomeriggio ho prenotato telefonicamente un esame medico. A Niguarda c’era lista d’attesa fino a marzo 2013. Ho detto “altri posti a Milano?” L’esame lo faccio domattina alle 11:30.

Ultimo aggiornamento: 2012-07-19 18:34

I Dragomanni

Se andate a leggere su Wikipedia chi è un dragomanno, scoprirete che «negli antichi stati crociati fondati in Palestina era il funzionario addetto alle relazioni tra il signore franco da un lato e i Musulmani e le altre popolazioni indigene che si trovavano sotto la sua giurisdizione». Ma soprattutto scoprirete che l’origine del nome è dall’arabo targiumān, “interprete”.
Oggi però i Dragomanni sono un progetto nato alla fine del 2011 a opera di Daniele A. Gewurz insieme a un gruppo di colleghi traduttori, che intendono «curare, rivedere e pubblicare in forma di ebook traduzioni di testi fuori diritti, oppure di testi contemporanei i cui diritti per la lingua italiana sono stati ceduti al traduttore.» Una non-casa editrice, dove chi partecipa ha massima libertà di scelta su cosa tradurre e quanto farsi pagare l’ebook (senza DRM, tanto loro sanno bene che slucchettare un libro è banale) ma con una cura alla grafica – minimalista – e a tutto quello che in una traduzione normalmente non si vede. Non so se ci avete mai pensato, ma un traduttore letterario deve essere invisibile, e barcamenarsi ricordando la banale considerazione che due lingue non sono mai perfettamente sovrapponibili e quindi quello che suona bene nella prima può essere una schifezza nell’altra. Il traduttore non esiste, pensate a quante recensioni di libri stranieri avete letto senza che si parli di chi l’ha tradotto: qui per (ovvia) scelta il nome del traduttore in copertina ha lo stesso font e la stessa dimensione di quello dell’autore.
Il catalogo dei Dragomanni contiene al momento tre opere, che sono appunto contornate dal testo del traduttore che accompagna il lettore e spiega le sue scelte. Ho letto Il riparatore di reputazioni, ne parlerò sabato tra le recensioni: però posso anticiparvi che il mio amico Daniele ha fatto un lavorone non solo di traduzione ma in tutto il resto. (Si vede che è un matematico.)
Provate a dare un’occhiata: potete iniziare con L’uomo senza collo scritto da Melinda Nadj Abonji e tradotto da Roberta Gado, pubblicato gratuitamente in collaborazione con la casa editrice Voland, per cui Gado ha tradotto, sempre di Nadj Abonji, il romanzo Come l’aria.

Ultimo aggiornamento: 2012-07-19 07:00

deontologia giornalistica

Non so se in questi giorni vi siete trovati davanti il messaggio sui “miracoli di Hollande”, dove il presidente francese e socialista veniva indicato come il Vero Abbattitore della Casta (non Laetitia, intendiamoci). La “notizia” era una bufala, come capita molto spesso e poteva essere facilmente subodorato dalla mancanza di link a siti d’oltralpe che presentassero le Grandi Riforme. Paolo Attivissimo ha rintracciato la fonte originale, un blogger che alla richiesta di indicare le fonti ha risposto “è scritto tutto sui siti indipendenti bretoni, provenzali, baschi, i più liberi dell’Europa mediterranea”. (Scusate, prima di proseguire devo smettere di ridere).
Fin qua, nulla di particolare. Non è nemmeno così strano che la “notizia” sia stata copincollata nel blog di Leonardo Coen su Repubblica senza assolutamente citare la fonte. D’altra parte volete mettere l’importanza di Repubblica con quella di un blog qualunque? Ora lascio a voi decidere se la successiva riscrittura del post da parte di Coen per rifarsi una verginità (peccato per lui che gli screenshot parlino sin troppo bene…) sia o no una cosa strana. E no, non ci si può nascondere dietro la foglia di fico che “quello è un blog, non rispecchia la linea editoriale del nostro quotidiano”. Io guardo l’indirizzo del blog e leggo *.REPUBBLICA.IT, e lo associo a Repubblica.

Ultimo aggiornamento: 2012-07-18 11:44

handicappati e lavori in corso

Lunedì, mentre pedalavo in via Lario, ho notato come i lavori in corso sul marciapiede avessero anche interessato un paio di posti riservati ai disabili, che erano stati bloccati per far passare i pedoni. Mi sono guardato un po’ in giro e non ho visto nelle vicinanze nessun cartello di divieto di sosta temporaneo a chi disabile non è.
A questo punto si danno tre casi. Il primo, che sarebbe il preferibile, è che io non ho osservato bene e i posti provvisori in realtà ci sono. Il secondo è che gli handicappati si devono arrangiare, perché vivaddio i lavori sono da fare, danno fastidio a tutti, e non si capisce perché loro debbano essere diversi. Il terzo è che quei posti – ribadisco che erano due, non un singolo – erano stati messi lì per figura, e in realtà fossero usati solo da furbetti che passavano di lì…

Ultimo aggiornamento: 2012-07-18 11:37