Archivio mensile:Novembre 2012

Festival della Scienza – debriefing

Per chi si ricorda ancora che il primo novembre ho parlato al Festival della Scienza, ecco qua un breve e parziale (nel senso di “di parte”) resoconto.
Arrivati all’auditorium di Palazzo Rosso abbiamo scoperto che pioveva dentro (!) e quindi l’agibilità della sala era a rischio: alla fine abbiamo trovato una soluzione all’italiana, ammassando tutta la gente in un quadrante posteriore della sala – non è che ci fosse così tanta gente, un’ottantina di persone al massimo, spostando noi relatori a metà sala e iniziando la chiacchierata. Niente slide perché la Capa aveva detto che altrimenti il pubblico si sarebbe addormentato, quindi nessun problema da quel punto di vista; due ore piene di parole, con il pubblico (curiosamente diviso in due tra giovanissimi e persone di una certa età, la via di mezzo praticamente mancava) che ha interagito parecchio.
Non sono in grado di dire se la formula è piaciuta, magari qualcuno dei miei amichetti che è venuto a sentirci può commentare; sicuramente si è parlato abbastanza poco del tema ufficiale della conferenza e molto di Wikipedia in generale, come del resto mi aspettavo. La cosa positiva è che le domande sono state a livello più alto di quelle che vengono solitamente fatte, il che naturalmente è più piacevole per chi deve rispondere… altrimenti ci sentiamo dei biechi risponditori automatici!
Ultima (anzi penultima) osservazione: a me personalmente quella di quest’anno è sembrata un’edizione del Festival in tono minore rispetto a quella dell’anno scorso. Non so se sia colpa della crisi che taglia tutto, compresi i fondi per invitare i relatori importanti (no, non abbiamo preso un centesimo, abbiamo solo avuto il buono per il pranzo) oppure qualcos’altro.
Ultima (davvero) osservazione: Anna e io abbiamo parcheggiato all’iperCoop all’uscita di Genova ovest e poi abbiamo preso la metropolitana per arrivare in piazza De Ferrari. Al ritorno abbiamo ripreso la metropolitana: peccato che ci fossero unicamente due macchinette automatiche per fare i biglietti, ed entrambe non funzionavano…

Ultimo aggiornamento: 2012-11-12 11:30

Se scompaio, sappiate il perché

Mi è stato comunicato da una fonte il cui nome non posso rivelare che uno, che «è rabbino a Londra, sostiene di avere ricevuto una misteriosa busta e di avere segnalato una “lista di nemici” a una misteriosa agenzia di difesa ebraica». In questa lista sarei compreso anche io (per via del nasone, se ho ben capito, e perché conoscerei dei negazionisti). Nel caso, andate a cercare i messaggi personali che ho ricevuto su FriendFeed!

Ultimo aggiornamento: 2012-11-12 10:20

Quizzino della domenica: Pari o dispari?

Se abbiamo un insieme di quarantun oggetti e consideriamo tutti i possibili sottoinsiemi – compreso quello che di oggetti non ne ha e quello con tutti e 41 gli oggetti – è facile vedere che i sottoinsiemi con un numero dispari di oggetti sono tanti quanti quelli con un numero pari di oggetti: basta considerare tutte le coppie dove da un lato c’è un certo numero di oggetti e dall’altro quelli rimasti da parte. Per definizione abbiamo accoppiato tutti gli oggetti, e in ogni coppia c’è un insieme con un numero pari di oggetti e uno con un numero dispari.
Purtroppo se gli oggetti di partenza sono quarantadue questo trucchetto non funziona. Secondo voi ci sono più sottoinsiemi con un numero pari o dispari di oggetti, possibilmente senza controllare tutti e 4398046511104 questi sottoinsiemi?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p065.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì.)

Ultimo aggiornamento: 2016-05-31 13:03

ormai siete abituati

sto ancora facendo lavori in corso: ho appena aggiornato il blog alla versione 5.2 di Movable Type. Avvisatemi se non funziona nulla :-)

Ultimo aggiornamento: 2012-11-10 17:10

_Un gioco da ragazzi_ (libro)

[copertina] Questo libro (Roald Dahl, Un gioco da ragazzi e altre storie [The Wonderful Story of Henry Sugar], Salani 2012 [1977, 2001], pag. 207, € 9, ISBN 978-88-6256-960-6, trad. Luisa Corbetta) contiene sette storie “per adulti” scritte da Roald Dahl. Il “per adulti” è messo tra virgolette perché non sono certo vietate ai minori di diciott’anni! Semplicemente, visto che molti lo ritengono un autore per bambini, è meglio togliere subito gli eventuali dubbi.
C’è una cosa di Dahl che mi piace, che cioè scrive maledettamente bene – e la traduttrice Luisa Corbetta direi che è perfettamente riuscita a rendere il suo stile. C’è però una cosa di Dahl che non mi piace: la sua vena generalmente triste e negativa, che lo fa rifuggire dal lieto fine. Insomma, nel leggere i suoi racconti ho spesso sensazioni discordanti. In questo libro direi che le sensazioni sono complessivamente positive: anche il racconto che apre il libro, “Il ragazzo che parlava agli animali”, finisce sì in maniera negativa almeno per alcuni dei protagonisti ma non ci si fa caso. “La meravigliosa storia di Henry Sugar” è però il racconto che più mi è piaciuto, insieme a “Un colpo di fortuna” che però dovrebbe essere più che altro autobiografico e quindi forse fuori tema… come autobiografico è “Un gioco da ragazzi”, il primo racconto scritto da Dahl, che però è completamente diverso in stile dalla sua produzione successiva e non è che mi abbia detto più che tanto. Ho un po’ meno apprezzato gli altri racconti, invece: magari solo perché io sono un brontolone nato.

Ultimo aggiornamento: 2012-11-10 07:00

Metafore migliorabili

pessima metafora...
Ieri Gennaro mi ha inviato il link a questo articolo del Corsera, facendomi notare come la giornalista abbia fatto un po’ di confusione tra metafore.
Sicuramente si può parlare di àncora di salvezza, su questo siamo tutti d’accordo. Però “Un’ancora a cui aggrapparsi per non affondare”, non so come dire, ma mi pare suoni leggermente male… :-)

Ultimo aggiornamento: 2012-11-09 11:06

I grandi cracker contro Telecom Italia

Forse vi ricordate che qualche giorno fa è apparso un trafiletto dove si diceva che Anonymous avrebbe craccato (scusate, ma io sono della vecchia scuola: per me hacking e cracking sono due cose completamente diverse…) avrebbe craccato, dicevo, il sito di Telecom Italia e trafugato «Social Security Number, Social Insurance Number, 30000 credentials and lots of vulnerabilities exposed».
Sulle “lots of vulnerabilities” non ho nessun dubbio, spesso faccio fatica io a entrare nel sito interno a causa di certificati scaduti… tanto che mi sa che il nostro motto sia “security through mess”. Per le credenziali, eccovi qua lo snippet che è stato gentilmente offerto dai sedicenti hacker:
066833617 066797364 066797366 675791142 066833617 066833617 066397366 066787639 066197362 066797366 066797368 066786643 066797366 066833617 066797366 066792602 066833617 068860931 068860931 066791986 066997361 066797366 066787366 066786814 066727366 066797366 066797366 066586814 066797166 066797366 068860931 066786634 066797366 066747366 068860932 066786861
Utilissimi, vero? Il fatto è che negli USA il Social Security Number è praticamente la tua identità elettronica, e se te lo trafugano sei messo davvero male: ma in Italia non esiste nulla del genere, e i numeri che trovi sono al più quelli del telefono…

Ultimo aggiornamento: 2012-11-09 10:07

Più del 100%!

[più del 100% di frutta!] Questa foto (se ci cliccate su la vedete meglio) mi è stata mandata da Licia. Queste marmellate da frutta biologica, come potete vedere, hanno più del 100% di frutta: gli altri ingredienti sono pertanto presenti in percentuali negative, l’ideale per una dieta!
Attenzione: non c’è nulla di strano che per fare una (buona) marmellata si usino più di 100 grammi di frutta per ogni 100 grammi di prodotto finale: la frutta fresca contiene infatti una notevole percentuale di acqua, e il procedimento per creare la marmellata ne fa evaporare molta (sostituita generalmente da zucchero… ma qui usciamo dal seminato). Insomma, se avessero scritto “più di 100 grammi di frutta per 100 grammi di prodotto” non ci sarebbe stato nulla da eccepire, se non la verbosità della frase che non permetteva certo di essere usata come slogan. Ma questo non vuole mica dire che si possa fare violenza alla matematica…

Ultimo aggiornamento: 2018-12-26 23:19