Archivi annuali: 2011

Gioco della domenica bis: Drifts

visto che mi han fatto notare che ho pubblicato un doppione, ecco un nuovo gioco per questa domenica. In Drifts bisogna usare la bolla arancione per catturare quelle blu: quando ne avete almeno tre dovete andare a toccare una bolla blu (con la stellina disegnata) per ottenere i punti. Il tutto evitando le bolle viola che sono notoriamente velenose :-)
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2011-11-27 18:09

gioco della domenica: Choologic

Choologic è simile come logica ai giochi in cui bisogna far uscire l’acqua da un tubo, ma in questo caso (se l’interfaccia flash non si pianta come è successo a me con Chrome) è il treno che deve andare verso la stazione. Nulla di trascendentale, ma un utile esercizio di abilità logica.
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2011-11-27 07:00

_La rivoluzione dimenticata_ (libro)

[copertina] La tesi di questo bel lungo saggio (Lucio Russo, La rivoluzione dimenticata – Il pensiero scientifico greco e la scienza moderna, Universale Feltrinelli 20012, pag. 487, € 15, ISBN 9788807816444) rivolta come un calzino quello che ci è stato insegnato a scuola, e che gli studiosi della classicità hanno affermato per secoli. In pratica, secondo Russo il punto più alto della scienza classica si è raggiunto con il primo ellenismo, insomma dal 300 al 150 a.C.; quello che noi consideriamo il “rinascimento imperiale” (Galeno, Plinio, Vitruvio, Tolomeo…) è in realtà un regresso rispetto a quelle punte di eccellenza, con gli scienziati che avevano sì a disposizione le opere di qualche secolo prima ma non le capivano bene, e quindi si arrabattavano come potevano. Archimede non è stato un genio isolato, il “metodo scientifico” non è nato con Galileo ma quasi due millenni prima, e comunque Newton ha fatto una regressione, riprendendo temi aristotelici e teologici e allontandosi dai concetti originali della matematica. Ah, sì: Platone e Aristotele sono ridiventati di moda in età imperiale perché più comprensibili, ma in origine non valevano mica così tanto…
Praticamente tutta l’analisi di Russo si poggia su inferenze indirette, come del resto ovvio dato che non abbiamo a disposizione le fonti originali. Alcune di queste inferenze sono plausibili, come quella che afferma che a noi sono giunte – perché sembravano più carine e quindi erano più usate – le opere più divertenti come quella delle macchine giocattolo di Erone e non gli originali che erano stati creati per illustrare scopi pratici. Altre mi sembrano molto più tirate per i capelli, come l’affermazione che nel primo Rinascimento girassero per l’Italia manoscritti poi perduti, di cui non ci sono nemmeno citazioni casuali, e che erano stati accuratamente tenuti nascosti da chi li sfruttava per mostrare le proprie “nuove” idee. La lettura però è indubbiamente piacevole: non dico che il testo si legga come un romanzo perché è comunque denso, ma è certo appassionante, comprese le troppo brevi pagine finali sull’eredità perduta e la conclusione: “Attenzione, perché oggi stiamo perdendo il metodo scientifico per tornare al mito, con la gente che non capisce cosa sta dietro agli oggetti e i fisici quantistici che preferiscono parlare di fantasie”. Ma leggetevelo voi, fidatevi!

Ultimo aggiornamento: 2014-05-17 21:18

Grandi Stazioni, grandi latrocinii

Stamattina sono andato a Torino con il cappellino wikimediano per il convegno Legambiente (sono già rientrato, queste non sono trasferte ma mazzate). Sono stato sufficientemente addormentato da salire sul posto sbagliato, cioè quello prenotato per il ritorno: di per sé non ho nemmeno una scusa valida, perché mi ero copiato tutto ieri pomeriggio… fortuna che avevo ancora l’SMS di conferma. Ma non è di questo che volevo parlare, tanto lo sapevate già che sono inaffidabile.
Sono arrivato in stazione con una decina di minuti di anticipo e ho pensato male di prendere un cappuccino al Panino Giusto che hanno da poco aperto nell’atrio. Ho scoperto che il cappuccino in questione costa 1,80€, uneuroeottantacentesimi. Cappuccino preso in piedi, senza neanche un cioccolatino – non parliamo di brioche e similari. Questo è approfittarsi del sonno dei viaggiatori.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-25 15:01

Manca solo la lotteria per la carta igienica

Se abitate in Lombardia o nel Lazio probabilmente vi sarete cuccati anche voi la pubblicità di Sorgenia per la Scuola. Sorgenia (accento sulla e) è un operatore alternativo di energia elettrica: come sapete c’è la liberalizzazione e quindi puoi usare chi vuoi come erogatore di energia (che poi la rete elettrica sia una sola e non si capisca nemmeno bene chi sia il produttore energetico e come produce l’energia è un tema secondario). Peccato che da un lato ci sia la solita inerzia di chi deve cambiare, dall’altro non è che ci possa essere chissà quale differenza di prezzo. Che succede allora? Quelli di Sorgenia hanno avuto un’Idea Meravigliosa: un programma che istiga i genitori a cambiare fornitore per la luce, in cambio di un certo numero di punti che verranno assegnati alla scuola dei loro pargoli che avrà la possibilità di comprare la carta igienica o il toner per le stampanti senza chiedere il volontario contributo coatto a inizio anno scolastico. Nella migliore delle tradizioni, poi, ci sono i bonus se più di cinque famiglie nella stessa scuola passano a Sorgenia.
Occhei. È vero che è una vergogna avere la scuola gratuita a parole ma con obolo “volontario” nei fatti (sarebbe molto più serio a questo punto che il contributo fosse ufficiale, esattamente come il ticket sulle medicine). Ma per me è ancora più una vergogna farsi pubblicità in questo modo. Poi voi dite quello che vi pare.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-24 15:50

auto italiane

Mica ho capito la storia delle auto italiane che non si trovano per i ministri. Per quel poco che so, le gare di appalto non possono fare discriminazioni tra beni prodotti nell’Unione. Quindi i casi sono due: o i passati governi hanno seguito i dettami di Berlusconi che notoriamente ce l’aveva con gli Agnelli e hanno falsato la gara di appalto (cosa a cui però credo poco) oppure semplicemente il gruppo Fiat, ammesso che abbia partecipato, ha fatto offerte peggiori.
Si vuole mostrare l’italianità in queste piccole cose? Benissimo, si vada informalmente da Marchionne prima che arrivino le offerte e gli si faccia notare che se abbassa i prezzi magari ci perde un po’ ma contribuisce all’immagine aziendale e patria, come lui afferma sempre di voler fare. Altrimenti finisce che vengono scritti articoli come questo, populisti anzichenò.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-23 11:04

Googleryade

Barbara mi ha segnalato il Google Doodle di oggi (quando poi ci sarà il link ufficiale lo aggiungerò, per il momento andate sulla home page di Google). È uno di quelli animati, e il tema (svolto a disegni animati) è il sessantesimo anniversario del primo libro pubblicato da Stanisław Lem – il che significa che volevano semplicemente far vedere quanto sono bravi, visto che sarebbe stato più semplice aspettare qualche settimana e pubblicarlo per il novantesimo anniversario della sua nascita.
Le illustrazioni – anche se non ci fosse l’help a spiegarlo – richiamano immediatamente i “costruttori di macchine” Trurl e Klapaucius in Cyberiade: il navigatore (cioè noi) dobbiamo metterci con santa pazienza a risolvere i quesiti posti, per poi arrivare… boh, sono troppo pigro per giocare e quindi mi sono fermato alla fine del secondo :-) Sappiatemi dire qualcosa.
aggiornamento: hanno fatto la macchina che crea le cose che iniziano per N. Un mito.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-23 09:27

breve visita torinese

Venerdì mattina metto il mio cappellino da wikimediano e partecipo come relatore al convegno di Legambiente «Molecole. Ecologia, social network e nuove forme di attivismo». Sarà una toccata e fuga, nel senso che nel pomeriggio torno in ufficio (ah, l’Alta Velocità…). Il convegno è a partecipazione libera (ma con prenotazione), e il mio intervento si intitola «Condividere i saperi nel web collaborativo». Inutile dire che le slide poi saranno a disposizione di tutti :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-11-22 09:23