Qualcuno va a spiegare ai senzadio di Repubblica.it che Giovanni Paolo II al momento viene solo beatificato e non santificato?
Ultimo aggiornamento: 2011-04-11 22:41
Qualcuno va a spiegare ai senzadio di Repubblica.it che Giovanni Paolo II al momento viene solo beatificato e non santificato?
Ultimo aggiornamento: 2011-04-11 22:41
Vi siete mai chiesti come funzionano gli algoritmi di ordinamento? Che succede dentro una CPU? Beh, non credo proprio che le cose funzionino come in questi video, segnalatimi dal mio collega Fabio. Gli algoritmi vengono rappresentati come danze popolari mitteleuropee: ciascun danzatore ha una pettorina con un numero, due di loro escono dalla fila e danzano, scambiandosi o no di posto.
Sì, sono pazzi.
Ultimo aggiornamento: 2011-04-11 15:03
No, non è un Tetris, o qualcosa di simile. In Tetris Labs, di Tetris ci sono solo i pezzi che cascano e che servono all’omino (in stile Commodore o Atari…) come ausilii per andare a raggiungere il fiorellino che è il punto di arrivo in ogni schema. Nulla di trascendentale, ma l’idea di mischiare due cose completamente diverse è carina.
(via Passion for Puzzles)
Ultimo aggiornamento: 2011-04-10 07:00
L’autore del libro (Marco Fulvio Barozzi (Popinga), Giovanni Keplero aveva un gatto nero – Matematica e fisica in versi , Scienza Express “narrazioni”, pag. 132, € 9, ISBN 978-88-96973-02-8) in quarta di copertina si definisce così: “Popinga insegna davanti a una platea disattenza quando non intimamente ostile e si consola con la letteratura”. Conoscendolo, mi sa che anche la prima parte della frase sia vera. In questa sua raccolta di poesie matematiche e fisiche – ma forse “poesia” è un termine riduttivo: nelle prime pagine si spiega quali tipi di versi ha usato, dai limerick alle incarrighiane, dagli haiku ai maltusiani ai fib – Popinga mette la scienza in una posizione buffa: il significato di quello che scrive è indubbiamente vero, ma il significante spiazza il lettore. O magari a volte è il significante a dare la forma più importante, come in questo esempio che riporto più giù in interezza perché mi è piaciuto davvero: se il tutto non fosse chiaro, andate a cercare che cos’è la contrazione di Lorentz, e poi rileggete il limerick (ricordandovi che le rime dovrebbero essere AABBA)
I limerick relativistici hanno la distinzione
di essere affetti da una contrazione,
che di Lorentz è detta:
non è barzelletta,
né finz.
Se devo fare un appunto alla vena poetica del nostro, sperando lui non sia come il personaggio simenoniano da cui prende il nome d’arte, è che i suoi maltusiani non hanno il ritmo che mi aspetterei da loro: anche l’orecchio vuole la sua parte. Detto ciò, correte a ripassare la vostra fisica e matematica!
Ultimo aggiornamento: 2014-04-15 11:46
Per la cronaca, i manifesti appiccicati l’altro giorno sono già tutti strappati.
Ultimo aggiornamento: 2011-04-08 15:21
Licia mi segnala la foto che ieri campeggiava in prima pagina del Corsera online, come accompagnamento della notizia sul nuovo terremoto in Giappone. L’analisi che fa Licia è semplice: da un lato la vegetazione sembra un po’ troppo in stato avanzato di fioritura per essere all’inizio d’aprile, ma soprattutto sembra incredibile che in una nazione come il Giappone ci sia gente che vada in moto senza casco… e inoltre – ma qui lascio giudicare alla parte femminile dei miei ventun lettori – «una giapponese non si metterebbe mai quellorrenda giacchetta bianca e rossa ;-)»
Visto che già in passato il Corriere è scivolato sulle foto (e non parliamo nemmeno di copyright…) il dubbio è se non lecito almeno comprensibile, anche se a onor del vero tineye non mi ha dato risultati.
Ultimo aggiornamento: 2011-04-08 11:15
Oggi tra le strisce che guardo regolarmente ci sono ben tre vignette matematiche: eccole qua.
Abstruse Goose disegna una citazione di Paul Halmos: per studiare matematica non basta leggerla, ma bisogna combatterla. Questo probabilmente vale per ogni materia, tranne al più le poesie da imparare a memoria – lì il combattimento è di un altro tipo – ma per la matematica probabilmente è ancora più vero, visto che un Vero Matematico non impara nulla a memoria ma si ricostruisce una sua mappa mentale per trattare gli argomenti (credo).
Saturday Morning Breakfast Central mostra i diversi approcci di una studentessa e di una navigata professoressa alla domanda “è possibile esprimere π come una frazione?” La studentessa, avendo appunto studiato a pappagallo, risponde subito di no: non è possibile, perché Lambert dimostrò 250 anni fa che π è un numero irrazionale. La professoressa non si scompone affatto, e risponde “π/1”. Dove stava scritto che la frazione doveva avere numeratore e denominatore interi? Già in generale bisogna sempre stare attenti a quanto viene detto e non detto, ma in matematica la cosa è ancor più necessaria.
Infine esco un po’ dal seminato con questa vignetta del sommo Makkox, titolo “il negro di Schrödinger”. Negro è una licenza artistica, visto che si parla dei tunisini non voluti da nessuno; e anche la matematica (o più precisamente la fisica) è solamente una scusa per parlare di cose molto più serie. Però è interessante notare come appunto la si possa usare per questo scopo, cosa che molti avrebbero sicuramente pensato impossibile!
Ultimo aggiornamento: 2011-04-08 09:49
Stamattina, mentre io e il bipasseggino arrancavamo col solito ritardo in via Murat andando verso il nido, sono passato davanti alle strutture temporanee appositamente preparate per appiccicarci su i manifesti elettorali. Come probabilmente sapete, tali strutture sono rigidamente divise per partiti e fiancheggiatori (e già qua vorrei sapere chi è che ha scelto tale nome). Bene, c’erano quattro persone con manifesti e colla, che stavano probabilmente rimirando il lavoro fatto: su tutti gli spazi erano stati affissi manifesti della Lega Nord (quelli standard con Alberto da Giussano, in piccolo sul suo scudo il leone della Serenissima, e probabilmente il cognome di Bossi – ammetto di non aver fatto un’analisi molto attenta e quindi non giurerei su quest’ultimo particolare. Per onor di cronaca, in quel punto il marciapiede è parecchio stretto, e gli attacchini si sono spostati non appena mi hanno visto, senza che io dovessi come mio solito urlare “permesso!” con voce nient’affatto piacente.
L’unica cosa positiva che vedo è che nessuno aveva ancora appiccicato manifesti (c’erano i resti di quelli dell’anno scorso, casualmente anch’essi della Lega Nord). Per il resto, non mi aspetto nemmeno una sanzione pecuniaria; quando mai sono riusciti a farne una, per un qualsivoglia partito o movimento?
Aggiornamento: (7 aprile) i manifesti – ho controllato stamattina – dicono “Con il federalismo Milano capitale”. Il nome dell’Umberto è nel simbolo del partito, per la cronaca… e formalmente non ci sono ancora i numerelli per gli spazi, quindi è un po’ difficile dire che hanno preso gli spazi altrui.
Ultimo aggiornamento: 2011-04-06 16:03