Archivi annuali: 2011

3 metri sopra il CEPU – il podcast

Berlusconi ha ancora una volta tagliato la cultura. Andando a parlare alla Camera alle 17.30, la puntata della trasmissione di Radio Popolare che vedeva la mia partecipazione è stata brutalmente dimezzata, e il mio fan club (uno dei cui membri ha gentilmente mandato anche un SMS durante la trasmissione…) è probabilmente restato un po’ deluso. Ma non tutto è perduto!
Se infatti andate su iTunes, trovate non solo il podcast della diciottesima puntata ma anche la PUNTATA SEGRETA, che è stata registrata dopo la parte andata in onda e non è stata sentita da nessuno in tempo reale. Scaricate, scaricate, scaricate che fate tutti felici. Mi sto ascoltando, e direi che sono venuto meno peggio di quanto temessi :-)
Se poi siete come me, e la vostra religione vi vieta di usare iTunes, per qualche giorno ancora potete scaricare i 25 megabyte del podcast direttamente da Radio Popolare

Ultimo aggiornamento: 2011-08-03 22:08

Boiron: cease and desist ben poco omeopatico

Samuele di blog(0) aveva scritto due post (ecco i link al primo e al secondo) che parlavano di omeopatia e facevano i nomi, anzi il nome: Boiron, la multinazionale dell’omeopatia.
Ieri Samuele ha scritto un altro post in cui annuncia che l’Amministratore Delegato della Boiron ha mandato al suo provider una lettera dove gli viene intimato di rimuovere immediatamente, e comunque entro e non oltre 24 ore dal ricevimento della presente, tutti gli articoli […]. Samuele in realtà ha eliminato tutti i riferimenti alla multinazionale di cui sopra.
Per la cronaca, possiamo discutere se la didascalia «Nuoce gravemente all’intelligenza (di chi l’acquista)» possa ritenersi diffamatoria: in fin dei conti un medicinale senza principi attivi non può certo nuocere, no? E poi non mi sono messo a fare i conti precisi, ma è probabile che l’affermazione «Il Nulla più totale che secondo la Boiron cura l’influenza… diluito 200K non contiene più nessuna molecola di principio attivo» sia effettivamente inveritiera: qualche molecola qua e là dovrebbe essere rimasta, molte meno delle particelle di sodio nella famosa acqua minerale ma comunque un numero strettamente maggiore di zero. Peccato che la Boiron non abbia voluto aggiungere riferimenti a sperimentazioni standard (col metodo del doppio cieco) che confrontino l’Oscillococcinum con un placebo, riferimenti che così avrei potuto pubblicare qui e confutare la famosa barzelletta “Il raffreddore ti dura una settimana se non ti curi, mentre se ti curi ti passa in soli sette giorni”.
Ciò detto, seguo il dottor Fisk e mi impegno a dare un piccolo vil contributo pecuniario nel caso Samuele debba trovarsi impelagato in una causa contro Boiron per non aver ottemperato al loro diktat.

Ultimo aggiornamento: 2011-08-03 11:20

imparità

Intimissimi, per pubblicizzare la sua collezione da uomo, usa modelle e non modelli.

Ultimo aggiornamento: 2011-08-02 09:59

cosa nostra

Come forse sapete, il sindaco di Milano ha azzerato il consiglio di amministrazione di ATM, suscitando grande gioia tra molti utenti del servizio pubblico milanese di trasporti. Naturalmente la cosa non è andata molto a genio all’ormai ex presidente e amministratore delegato Elio Catania, che non ha mancato di puntualizzare le sue ragioni con una piccata dichiarazione, da cui estraggo una frase (le altre sono solo invettive: probabilmente non è stato beneducato da parte di Pisapia non ricevere Catania, ma non credo la cosa avrebbe cambiato il risultato finale)

«Stupisce, quindi, l’accusa di sprechi cui il Sindaco si riferisce: l’Azienda è sana, in utile, non indebitata, ha conseguito negli ultimi tre anni investimenti record e ottenuto progressi operativi e di servizio ampiamente riconosciuti che hanno reso ATM un benchmark nazionale e internazionale di efficienza, qualità trasparenza ed etica.»

Mi sarebbe piaciuto sapere chi consideri ATM un benchmark di efficienza; in questi anni ho spesso raccontato di come l’azienda sia riuscita a rimanere in pareggio o attivo, tagliando sulla manutenzione (i tram deragliano agli scambi? si bloccano gli scambi, mettendo nei posti dove è proprio necessario averlo in funzione un omino che lo sposti a mano. I vecchi tram ’28 non riescono a frenare? gli si toglie un motore, andando a 20 all’ora non ci sono problemi) e sul servizio (non ci sono autisti per fare tutte le corse se qualcuno è malato? nema problema, si sostituiscono le tabelle con gli orari di passaggio con quelle sugli intervalli di passaggio così nessuno si accorge di nulla).
D’altra parte, se vicino a casa mia passa una linea tranviaria di forza come il 4, e io in quella che dovrebbe essere un’ora di punta come le 8:30 faccio prima a portare a mano il passeggino coi gemelli – quindici minuti circa di camminata – che aspettare il tram e fare poi tre fermate c’è forse qualcosa che non va. E non è il traffico che blocca il tram, ve l’assicuro.
Ma detto tutto questo c’è la chicca finale. Dove pensate che sia stata pubblicata la nota dell’ex presidente? Su un’agenzia? Come intervista a un giornale? Macché. Sul sito ATM. Perfetta sensibilità istituzionale, in linea del resto col manager.
p.s.: da ieri ATM ha il nuovo dominio: www.atm.it. Importantissimo. Ma è anche vero che i predecessori di Catania che avevano pensato di prendere il dominio www.atm-mi.it invece che il più logico www.atm.mi.it avevano capito tutto dalla vita.

Ultimo aggiornamento: 2011-08-02 07:00

ancora su Loquendo

Torno a parlare di Loquendo dopo aver ricevuto un comunicato delle RSU aziendali (lo trovate qui) che riepiloga la storia passata e il futuro ahimè brevissimo, se l’intenzione di Telecom Italia di definire nel consiglio di amministrazione del prossimo 4 agosto (chissà perché certe cose si fanno quando la gente è in vacanza…) la vendita dell’azienda al concorrente Nuance, che avrebbe intenzione di farne “un centro di sviluppo per le lingue neo-latine”.
Come avevo già scritto, per cinque anni la mia vita lavorativa è stata strettamente collegata a quello che in Cselt sarebbe poi diventato Loquendo: ho conosciuto i ricercatori che avevano pubblicato i loro articoli anche su Le Scienze, sono andato ai congressi dal lato del riconoscimento della voce, e ho visto il progressivo migliorare delle tecniche che hanno inglobato contributi di ogni tipo (O capitano, mio capitano: come credi che si possa “leggere” un testo scritto in italiano se non hai delle conoscenze tali da capire il contesto grammaticale e mettere l’accento giusto quando ti capitano delle parole omografe?). Inoltre, per quanto ne so, Loquendo non perde affatto soldi, quindi non è un ramo secco da dismettere. Certo non è il core business di Telecom; ma pensate proprio che sia un vantaggio farla fuori così?

Ultimo aggiornamento: 2011-08-01 08:00

gioco della domenica: Jetbus

In Jetbus avrete finalmente la possibilità di creare il vostro sogno, andando a fare l’autista di un pullman che può anche volare? Come? non è il vostro sogno? Fa lo stesso. Avete a disposizione 45 schemi divisi in tre livelli di difficoltà, quindi andate a studiare per la patente 3D…
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2011-07-31 07:00

Improv for Actors (libro)

[copertina] Tra le tante cose che ho fatto nella mia vita, c’è stata anche l’improvvisazione teatrale. Insomma avevo già un’idea del contenuto di questo libro (Dan Diggles, Improv for Actors, Allworth Press 2004, pag. 247, $19.95, ISBN 978-1-58115-325-5), anche se poi c’è sempre qualcosa da imparare. Innanzitutto il libro è nato per un corso tenuto ad aspiranti attori; quindi l’improvvisazione è un mezzo, e non un fine. La seconda cosa da notare è che l’improvvisazione di cui si parla qui è quella narrativa, e non quella battutistica che generalmente abbiamo in Italia (anche se non ufficialmente). Questo si riflette sulle leggi dell’improvvisazione definite da Diggles: la prima afferma «Rispondi sempre con “Sì! e…”» (cioè, accetta le offerte dell’altro); la seconda «Dì la prima cosa che ti viene in mente» (cioè, non cercare di stupire con gli effetti speciali, la magia narrativa sta nel vedere come sfruttare le cose banali); la terza «Metti a suo agio il tuo compagno» (cioè, non cercate appunto la gara alla battuta più umoristica ma collaborate a costruire una storia). Quello che per me è stato pesante è la reiterazione continua delle cose. Diggles è sicuramente molto appassionato, e in un corso vero e proprio questo ripetersi è sicuramente utile se non addirittura necessario; ma messo per iscritto dopo un po’ scoccia. In definitiva, testo molto utile se avete già un’idea di che si parla, ma non è certo un do-it-yourself.

Ultimo aggiornamento: 2011-07-30 07:00