Archivi annuali: 2011

_The Art and Craft of Problem Solving_ (libro)

[copertina]Se amate risolvere i problemi matematici, non lasciatevi spaventare dal prezzo di questo libro (Paul Zeitz, The Art and Craft of Problem Solving, John Wiley & Sons 20072, pag. 366, $60.69, ISBN 978-0-471-78901-7): amazon americano al momento te lo vende anche a metà prezzo. Non preoccupatevi nemmeno della mancanza delle risposte nel libro stesso: se cercate bene in giro si trova il pdf “per gli insegnanti” (file che non è in vendita, quindi non si può nemmeno parlare di mancato introito per l’editore). Io ho apprezzato sia lo stile dell’autore, che molto onestamente spiega come il mondo dei problemi matematici non è il mondo reale e quindi la strategia del wishful thinking spesso paga, che le tecniche più “serie” per affrontare i problemi: alcune le usavo già inconsciamente, altre sono state una piacevole scoperta. In definitiva, un testo indubbiamente di nicchia, ma favoloso per chi nella nicchia ci sta già!

Ultimo aggiornamento: 2015-01-10 21:04

Natale

stamattina sono uscito per andare a lavorare e c’era meno della metà del solito traffico. Sicuramente qualcosa ha fatto la chiusura delle scuole, ma sono uscito alle 9:05 quando immagino che gli studenti siano già in aula… Diciamo che questo è stato il regalo di Natale che ho preferito.
Quest’anno sono davvero alla frutta, e credo che lo si veda anche dal poco che scrivo: a parte il lavoro (mi tocca anche questo…) i duenni mi prosciugano le forze sia quando rientro a casa che la notte non permettendomi di una dormita tirata – e quando non sono loro ci sono le gatte che raspano, o Anna che urla alle gatte che raspano. Spero tanto di recuperare un po’ di forze, ma non ne sono molto convinto :-(
(no, non ho in progetto nuovi libri, non preoccupatevi)

Ultimo aggiornamento: 2011-12-23 10:03

Voices

Oggi è ufficialmente partito Voices, il nuovo corporate blog di Telecom Italia. Come qualcuno di voi avrà magari immaginato, ci scrivo anch’io (senza alcuna autorizzazione formale del mio capo… applico un “don’t ask, don’t tell” personale su queste cose).
Voices nasce con uno scopo strano. La considerazione di base degli amici di Comunicazione Esterna che l’hanno voluto è semplice: tra le 50000 persone che lavorano in Telecom, non foss’altro che per ragioni statistiche, ce ne sono parecchie che eccellono in vari campi, non necessariamente legati al loro lavoro :-), e hanno più o meno notorietà in rete. éerché non farli parlare su temi reali in modo serio, sotto il cappello di Telecom Italia ma senza i vincoli aziendali classici? [*] Se fossimo all’estero credo che questa idea di contaminazione sarebbe molto apprezzata: qui da noi temo che da un lato si rischia di trovarsi solo commenti contro Telecom (ecco, magari metteteli qua, tanto neppure su Voices verrebbero comunque passati a Quelli Che Contano Davvero) e dall’altro nessuno avrà magari voglia di portare seriamente avanti le discussioni con noi – ma questo capita fin troppo spesso in rete. Però è anche vero che se non si prova a fare qualcosa non si può mai sapere cosa potrà succedere: e noi ci vogliamo appunto provare, anche se siamo sotto Natale.
Avete voglia di darci un po’ di fiducia e seguirci?
[*] occhei, come su Eraclito bisogna sempre cliccare sulle caselle di accettazione dei termini di servizio. Io avrei trovato piu semplice fare una registrazione una volta per tutte, ma capisco i maldipancia degli avvocati Telecom.

Ultimo aggiornamento: 2011-12-21 17:18

i temi dell’internette

leggendo il post odierno di De Biase, mi è venuta voglia di fare qualche commento sulla seconda delle tre parti lì esposte, “Quanto durano i temi che dominano il presente?”. Sulle altre due non avrei molto da dire, quindi vi risparmio anche quel poco :-)
(a) Facebook oramai si è posta come strato di interfaccia internet, riuscendo in quello che a fine anni ’90 era l’inconfessata ambizione dei portali – ve la ricordate ancora questa parola? Ci sono aziende che evitano di farsi un sito, e si interfacciano direttamente con Facebook; altre che scelgono per gli utenti la registrazione via Facebook invece che farla direttamente sul sito. La mia sensazione è che sarà ben difficile per i prossimi anni scalzarlo da questa sua predominanza; occorrerà che qualcuno si inventi un modello diverso.
(b) email overloading: conosco fin troppo bene il problema, ma lo allargherei anche anche a un generale communication overloading. Nel mio piccolo cerco di fare l’unica cosa possibile (a parte smettere di scrivere…), cioè premettere un mio miniriassunto – commento a quanto mando in giro. Poche righe che dovrebbero permettere ai miei corrispondenti di capire se vale o no loro la pena di proseguire nella lettura.
(c) sindrome di disattenzione continua: sono un gran peccatore. Lo ero anche vent’anni fa. Inutile, non ce la faccio proprio a fare una cosa per volta. Non oso nemmeno scusarmi con i miei interlocutori, non sarebbe serio… posso solo aggiungere che però ascolto seriamente, con un algoritmo TDMA ma ascolto :-)
(d) aggregatori e contesti: boh, è roba per pubblicitari. Mi taccio.
Voi invece che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2011-12-20 14:19

prezzi

Ieri siamo passati al Brico per comprare un bastone per tende. Oltre al bastone ovviamente ci vogliono i ganci da attaccare al muro; tra i vari modelli ce n’erano due della stessa azienda, uno più corto e uno un po’ più lungo ed estensibile. Il primo costava 10.90€; il secondo 3.90. Sì, quello più complesso costava poco più di un terzo dell’altro, e non era un problema di miniaturizzazione.
Considerando che gli altri modelli di gancio costavano tutti tra i tre e i quattro euro, abbiamo pensato che ci fosse un errore e siamo andati a chiedere lumi; hanno fatto un po’ di telefonate e ci hanno risposto che il prezzo era così anche in sede, e probabilmente la differenza era dovuta al fatto che uno dei due modelli era molto più venduto. Sarà, a me quello che pare manchi sia il buonsenso.

Ultimo aggiornamento: 2011-12-19 07:00

_Matematica per mamme e papà_ (libro)

[copertina] A me la cosa non tocca ancora, visto che i miei gemelli sono ancora duenni: ma sono davvero tanti i genitori che si trovano da fare i compiti dei loro figli, e magari scoprono di non saperli fare. La matematica è già una brutta bestia per tanti: peggio ancora, a quanto pare i metodi che usavamo ai nostri tempi sono cambiati. Ecco dunque questo libro (Rob Eastaway e Mike Askew, Matematica per mamme e papà [Maths for Mums and Dads], Salani 2010 [2010], pag. 335, € 14.90, ISBN 978-88-6256-298-0, trad. Valentina Daniele) che racconta ai genitori cosa c’è dietro i metodi attuali. O almeno cosa c’è nei programmi britannici, non so quanto la cosa valga per le nostre classi anche se i test INVALSI credo si avvicinino. In ogni caso, le nozioni spiegate sono un utile ripasso per i genitori un po’ arrugginiti, e aggiungono anche una bella dose di buonsenso che forse è ancora più importante per sapere non tanto quali sono le soluzioni (ci sono anche quelle, peccato una sia errata…) quanto come si fa a ricavarle. Peccato per alcuni punti che non sono stati localizzati: capisco i disegni all’inizio dei capitoli che spesso sono basati su giochi di parole intraducibili, ma per esempio la parte con i “messaggi alla calcolatrice” si sarebbe dovuta rendere in italiano. Ad ogni modo, tranquillizzatevi: non vi perderete nei teoremi!

Ultimo aggiornamento: 2011-12-17 07:00

zazie.it

I bibliofili con manie di classificazione saranno contenti di sapere che ai due sistemi web di catalogazione aNobii e GoodReads (occhei, c’è anche LibraryThing, ma quello è più commerciale) se n’è aggiunto un altro made in Italy: Zazie.
La caratteristica principale di zazie, gestito da quelli di BookRepublic, è di poter assegnare un mood, o se preferite un’icona, ai libri che avete letto, indicando il “come-quando-dove” leggerlo oltre a un vostro giudizio più che altro di pancia. Ci sono anche i badge per chi si diverte a collezionarli: per i Grandi Lettori ricordo che è possibile importare la vostra libreria da uno degli altri programmi, sperando in bene (la mia a quanto pare aveva un bachetto, e ci hanno messo un paio di giorni per venirne a capo…).
Siamo ancora a una versione beta, e mancano molte cose, probabilmente anche a causa del successone di iscrizioni di questi giorni: la speranza è che – vista l’estrazione dei suoi sviluppatori – ci sarà una forte inclinazione verso gli ebook, che al momento gli altri siti considerano più o meno i fratellini poveri dell’edizione cartacea principe!

Ultimo aggiornamento: 2011-12-16 14:45