Archivi annuali: 2010

Deutsche Bank e le foreste

Ieri – con un ritardo piuttosto forte, non so dire a causa di chi – ho ricevuto l’estratto conto della mia Deutsche Credit Card (già Bamkamericard), e ho anche trovato il documento di sintesi sulle commissioni applicate. Ci sono commissioni comprensibili, come i 77 centesimi sugli acquisti di carburante; ladrerie istituzionalizzate, come l’1,75% di commissione sugli acquisti in valuta (rispetto al cambio applicato da circuito internazionale, nemmeno a quello ufficiale!); vessazioni incredibili, come i due euro di “spese per ogni comunicazione all’indirizzo del titolare” (come? TU vuoi dirmi qualcosa e IO devo pagarti?). Ma la cosa più strana è che l’invio dell’estratto conto è gratuito, non pago nemmeno le spese postali, mentre le “spese di generazione lettera di addebito mensile online” sono di un euro. Immmagino che la gratuità dell’invio cartaceo sia frutto della convenzione con Telecom; ma qualcuno mi potrebbe spiegare in quali spese Deutsche Bank incorre per generare l’estratto conto online?

Ultimo aggiornamento: 2010-11-25 12:47

al Giornale fanno i conti giusti

Nella consueta lotta contro Saviano, il Giornale oggi pubblica un articolo dove si fanno le pulci ai numeri sparati dallo scrittore nel suo monologo televisivo a Vieni via con me. Sorpresa: i conti sono corretti!
Stefano Zurlo inizia prendendo il miliardo e 300 milioni di metri cubi di fanghi tolti in tre anni dall’Acna di Cengio e portati in Campania, dicendo che corrisponderebbero a trentamila tir che fanno la spola. Ho provato a vederlo come problema di Fermi, immaginando che la bonifica della zona di Cengio consistesse nel togliere uno strato di 20 metri per cinque chilometri quadrati (numeri piuttosto grandi, ve lo dico subito). Si ottengono così 100 milioni di metri cubi, quindi un ordine di grandezza in meno della cifra di Saviano. Mantenendo una densità dei fanghi pari a 1 (anche se nel caso da me prospettato sarebbe un po’ maggiore perché più che fanghi c’è terra), le supposte 1.3·109 tonnellate in tre anni, divise per 1000 giorni per due viaggi al giorno, fanno effettivamente 20 tonnellate per Tir il che è ragionevole come stima spannometrica.
Anche il conto spannometrico sulla montagna di rifiuti è corretto, se è vero che Saviano fa poggiare il suo Everest su una base di tre ettari (l’area delle discariche napoletane? Mi sembrerebbe un po’ poco, però. Più facile fosse un’iperbole relativa a una singola discarica), è corretto. L’unica piccola pecca matematica che posso trovare nell’articolo è stato il sommare i quattro milioni di tonnellate di rifiuti tossici al miliardo e trecento milioni di fanghi, dato che i primi si perdono in una stima spannometrica: ma sono davvero minuzie. È bello, dopo tutte le volte in cui mi sono lamentato del pressapochismo numerico dei quotidiani, trovare qualcuno che i conti li sa fare!

Ultimo aggiornamento: 2010-11-24 10:01

le sentenze del _Giornale_

Se ieri avete avuto tra le mani una copia del Giornale, avrete visto in prima pagina questo articolo, dove Alessandro Gnocchi spiega come quei cattivoni di Wikipedia abbiano espulso (tecnicamente, impedito definitivamente di scrivere nell’enciclopedia: questo teoricamente vale anche se l’utente entrasse con un altro nickname e venisse scoperto) tale Emanuele Mastrangelo, caporedattore di Storiainrete.com, definito dal giornalista “sito specialistico, e autore di alcuni studi sul fascismo”. Mastrangelo stesso Storiainrete stessa ne aveva parlato sul proprio sito, ma per ovvie ragioni non se l’era filato nessuno: immaginate cosa succederebbe se io scrivessi su queste notiziole una pesante invettiva contro la mia cacciata dai forum del Corsera.
Al Giornale hanno indubbiamente scelto un esperto per scrivere questo articolo: qualche mese fa Gnocchi si era già occupato di Wikipedia, scrivendo un articolo dall’eloquente titolo Come taroccare una voce di Wikipedia. Ma questa cosa non è poi così importante. L’importante è andare a vedere le vere motivazioni del blocco, che sono pubbliche, come quelle delle segnalazioni precedenti. Il punto chiave non sono le opinioni revisioniste di Mastrangelo, quanto il suo forzare la sua personale interpretazione delle fonti e voler inserire a forza il proprio punto di vista, incurante di qualunque altra cosa. Wikipedia è un’enciclopedia collaborativa: se qualcuno non collabora, allontanarlo diventa naturale. Posso garantire che ci sono tante persone di idee politiche di destra che scrivono e litigano sulle pagine dell’enciclopedia; però lo fanno appunto in maniera collaborativa. Tra l’altro il sysop che ha applicato il bando è tutto meno che di sinistra :-)
Scrivere tutto questo non servirà a nulla, ma tanto non serve a nulla nemmeno scrivere al Giornale; mi auguro solo che ci sia qualcuno che impari che si possono portare avanti le proprie idee in maniera civile e costruttiva.

Ultimo aggiornamento: 2015-06-25 20:49

È tornato dotTech

dopo una pausa di un paio di mesi, ashraf ha fatto ripartire in pompa magna dotTech, un sito di informazioni, offerte, promozioni varie di software, generalmente per Windows e MacOS. Consiglio a chi è interessato a questi temi di tenerlo d’occhio: ci sono spesso interessanti offerte.

Ultimo aggiornamento: 2010-11-23 12:26

il mercato a volte è strano

Il tema delle offerte Lidl di lunedì prossimo è “cura dell’automobile”. Tra i vari oggetti, troviamo dei cavi per avviamento della batteria e un caricabatteria per auto (compreso di cavi). Orbene, i cavi costano due euro in più del caricabatteria.
Per la cronaca, non è possibile tirare via i cavi dal caricabatteria, quindi i due prodotti non sono perfettamente sovrapponibili; e indubbiamente è difficile portarsi via una batteria per andare a caricarla a una presa di corrente – il caricabatterie non è insomma un booster. Quindi all’atto pratico è in genere più utile avere i cavi che il caricabatterie, e si può capire la differenza di prezzo. Però la cosa rimane buffa, non pensate?

Ultimo aggiornamento: 2010-11-22 16:19

Amara Mara

A parte la battutaccia nel mio fumetto, confesso che non sono ben riuscito a capire a cosa sia dovuta l’uscita della Carfagna. La ragione ufficiale sembra essere la gestione dei rifiuti a Salerno, e la ragione secondaria una lotta di potere tutta interna al PdL campano, condita da un astio tutto femminile tra la sua corregionale Alessandra Mussolini. Oggettivamente però non mi sembra che la Carfagna come politica sia chissà che cosa, almeno a giudicare da quello che ha fatto alle Pari Opportunità. (Nota: il mio giudizio sulla Carfagna come persona è positivo, è chiaro che lei a differenza di tanti altri esponenti del governo si è messa a studiare d’impegno. Ma non bastano certo due anni)
Resta insomma il dubbio dietrologico: cosa starà effettivamente succedendo? Confesso che – a parte scriverne qua – non è che io ci stia perdendo il sonno; però se ci fosse davvero dietro una bega diversa dalle solite almeno ci sarebbe un cambiamento.

Ultimo aggiornamento: 2010-11-22 10:34

Gioco della domenica: Truck Loader

In Truck Loader, che trovate su Smart Kit, scopo del gioco è riempire un camion con le casse che sono state preparate, mettendole nella posizione corretta. Come si spostano le casse? con una specie di Wall-E, anche se non certo così intelligente. La parte più interessante del gioco è che a volte occorre usare il magnetone in dotazione al nostro trattorino per sollevare e spostare le casse, e per farlo occorre usare il mouse; altre volte invece occorre spingerle e quindi usare la tastiera. Se siete imbranati come me non vi ricorderete mai cosa dovete fare, e soprattutto non riuscirete a coordinarvi; ma voi siete sicuramente meglio, vero?

Ultimo aggiornamento: 2010-11-21 07:00

_Il potere segreto dei matematici_(libro)

[copertina]Questo libro (Stephen Baker, Il potere segreto dei matematici [The Numerati], Mondadori 2010 [2008], pag. 230, € 18.50, ISBN 978-88-04-59687-5, trad. Donatella Laddomada) ha un sottotitolo che sembra stato scritto da Lina Wertmüller: “Chi sono i Signori dei numeri che controllano il nostro comportamento: cosa compriamo, come votiamo, come amiamo”. Eppure chi ha scelto il titolo dell’edizione italiana non ha avuto il coraggio di lasciare intatto quello originale e scrivere “I Numerati”, ma ha scelto di usare qualcosa a effetto, incurante del fatto che più che altro si parla di statistici e informatici. Ma si sa, i matematici hanno sempre una brutta nomea mentre gli statistici non se li fila nessuno e gli informatici devono essere tipi tosti. Uno potrebbe però anche passare oltre il titolo e andare sul contenuto vero e proprio, no? Ecco, sì. Ma a questo punto scopre l’altra grande pecca. Non è per nulla colpa della traduttrice, intendiamoci. Lei ha fatto un ottimo lavoro. Ma l’autore è un giornalista americano, e scrive esattamente con la stragrande maggioranza dei giornalisti anglosassoni: l’articolo, pardon il capitolo, parte sempre da una persona con cui si parla e che viene messa in relazione con il tema che si vuole trattare. Tema poi che è sempre lasciato in sospeso: capisco che anche se si volesse raccontare gli algoritmi usati da queste aziende loro non li divulgherebbero certo, ma l’impressione che si ha leggendo il libro è che ci siano delle cose bellissime, che adesso funzionano poco ma a breve rivoluzioneranno la vita. Un po’ come la traduzione automatica negli anni 1950, insomma :) In definitiva, ci si può trovare qualche spunto interessante, ma non vale la pena di acquistarlo se non si è proprio appassionati di questo stile di inchieste.

Ultimo aggiornamento: 2017-02-07 23:11