Archivi annuali: 2010

parliamo un po’ con i testi davanti

Sono andato a cercare sul sito della Camera informazioni su cosa succede con questo disegno di legge sulle intercettazioni: ecco qua il risultato.

Art. XXX:
[omissis]
2. E’ vietata la pubblicazione, anche parziale, degli atti non più coperti dal segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare.
3. Se si procede al dibattimento, non è consentita la pubblicazione, anche parziale, degli atti del fascicolo per il dibattimento, se non dopo la pronuncia della sentenza di primo grado, e di quelli del fascicolo del pubblico ministero , se non dopo la pronuncia della sentenza in grado di appello. E’ sempre consentita la pubblicazione degli atti utilizzati per le contestazioni.
[omissis]
5. Se non si procede al dibattimento, il giudice, sentite le parti, può disporre il divieto di pubblicazione di atti o di parte di atti quando la pubblicazione di essi può offendere il buon costume o comportare la diffusione di notizie sulle quali la legge prescrive di mantenere il segreto nell’interesse dello Stato ovvero causare pregiudizio alla riservatezza dei testimoni o delle parti private. Si applica la disposizione dell’ultimo periodo del comma 4.
[omissis]
Art. YYY
1. Salve le sanzioni previste dalla legge penale, la violazione del divieto di pubblicazione previsto dagli articoli 114 e 329 comma 3 lettera b) costituisce illecito disciplinare quando il fatto è commesso da impiegati dello Stato o di altri enti pubblici ovvero da persone esercenti una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato.
2. Di ogni violazione del divieto di pubblicazione commessa dalle persone indicate nel comma 1 il pubblico ministero informa l’organo titolare del potere disciplinare.
Art. ZZZ
1. L’intercettazione di conversazioni o comunicazioni telefoniche e di altre forme di telecomunicazione è consentita nei procedimenti relativi ai seguenti reati:
a) delitti non colposi per i quali è prevista la pena dell’ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’articolo 4;
b) delitti contro la pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni determinata a norma dell’articolo 4;
c) delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope;
d) delitti concernenti le armi e le sostanze esplosive;
e) delitti di contrabbando;
f) reati di ingiuria, minaccia, usura, abusiva attività finanziaria, abuso di informazioni privilegiate, manipolazione del mercato, molestia o disturbo alle persone col mezzo del telefono;
f-bis) delitti previsti dall’articolo 600-ter, terzo comma, del codice penale, anche se relativi al materiale pornografico di cui all’articolo 600-quater.1 del medesimo codice.
[omissis]

Vi pare che sia un testo così liberticida? Parliamone.
Aggiornamento: (13 luglio) Contrordine, compagni e amici! a causa di una deprecabile serie di refusi non ho postato il testo del ddl intercettazione, ma gli attuali articoli 114, 115 e 266 del Codice di procedura penale, come del resto correttamente citato nei link qui sopra. Mi scuso per il deplorevole errore.

Ultimo aggiornamento: 2010-07-12 16:45

Sono famoso

Ieri mattina dopo colazione Anna e io eravamo a letto a leggere. A un certo punto lei mi fa “ehm… qui sei citato”. Guardo, do un’occhiata al testo, e dico “in effetti questo l’ho scritto io”.
Il libro, per la cronaca, è La trama lucente di Annamaria Testa, che parla di creatività: non so perché, ma c’è un capitolo sulla creatività in matematica e a pagina 101 viene riportata (definendomi come “il matematico Maurizio Codogno”, e so già che qualcuna mugugnerà) la mia descrizione dell’aneddoto probabilmente apocrifo di Gauss che aveva sommato al volo i numeri da 1 a 100; il tutto preso da una delle pagine matematiche del mio sito.
La mia scalata alla notorietà è però tarpata, perché non sono citato nella bibliografia, ma solo nell’indice dei nomi :-( (sì, in bibliografia ci sono anche URL e non solo libri)

Ultimo aggiornamento: 2010-07-12 07:00

gioco della domenica: Icosien

Nonostante quello che dica Passion for puzzles, in Icosien – per una volta un gioco francese – si richiede di costruire un percorso euleriano, non hamiltoniano su certe figure. Nel caso non sappiaste cosa voglia dire “percorso hamiltoniano”, è un percorso che tocca tutti i vertici di un grafo, saltando eventualmente alcuni lati; qui dobbiamo invece passare per tutti i lati, toccando eventualmente più volte per uno o più vertici. Il percorso lo si disegna con un pezzo di spago, passando intorno ai chiodi che lo tengono fermo (io ci ho perso un po’ di tempo per capirlo, ma non faccio testo). Venti figure: provatele!

Ultimo aggiornamento: 2010-07-11 07:00

E i cestini?

Stamattina Anna e io abbiamo preso la metro, e per una serie di ragioni l’abbiamo presa a Zara M3. Abbiamo anche preso Stampa e Repubblica, e Anna voleva buttare via il cellophane del supplemento di quest’ultima. Peccato che giù ai binari non ci fosse nemmeno un cestino: ci sembrava quasi di essere a Parigi dopo l’allarme bombe di una decina d’anni fa, con tutti i cestini sigillati.
Posso immaginare la ragione: stanno cambiando tutti i cestini delle stazioni (da Sondrio in su erano belli nuovi) e si sono momentaneamente fermati. Però non sarebbe stato più logico togliere i vecchi e mettere quelli nuovi contemporaneamente?

Ultimo aggiornamento: 2010-07-10 13:25

_Proofs from THE BOOK_ (libro)

[copertina] Che cos’è Il Libro? Forse la Bibbia? In un certo senso sì. Secondo Paul Erdös, Dio (o The Great Fascist, come lo chiamava lui) aveva un libro con tutte le dimostrazioni matematiche più belle ed eleganti, e ogni tanto qualche mortale riusciva a dargli un’occhiata e trovarne una… che suscitava ammirazione e invidia negli altri matematici. Occhei, il 99,9% degli esseri umani non capisce la differenza, ma da quando in qua questo è motivo per lasciare perdere?
Questo libro (Martin Aigner e Günter M. Ziegler, Proofs from THE BOOK, Springer 20094, pag. 274, $49.95, ISBN 978-3-642-0855-9) raccoglie alcune dimostrazioni che a detta degli autori possono stare nel Libro. Attenzione! Non è affatto detto che queste dimostrazioni siano “facili”, diciamo alla portata di uno studente delle superiori; spesso gli autori hanno preferito lavorare sull’inaspettatezza, e sull’usare tecniche che a prima vista non abbiano nulla a che fare con i problemi di partenza. Però ci sono delle chicche davvero belle, che meritano davvero la lettura e l’ammirazione almeno di chi apprezza la matematica come un’arte (quale in effetti è…) e non come una scienza.

Ultimo aggiornamento: 2017-03-30 09:32

silenzio? bah.

L’idea dei giornali e dei giornalisti di scioperare per far vedere ai lettori cosa succederebbe se passasse la legge sulle intercettazioni continua a sembrarmi una tavanata galattica. Avrei trovato molto più logico, anche se non so quanto fattibile praticamente, uscire gratis per oggi, in modo che il lettore abbia un’idea di cosa potrebbe perdere in futuro. Oppure avrei fatto uscire un vero giornale censurato: la prima pagina bianca di Repubblica è buona per prenderci su due appunti o forse nel caso sia finita la carta igienica, ma non rende l’idea di cosa succederebbe. Molto meglio lasciare nelle pagine interne alcune righe in bianco, corrispondenti alle singole frasi che non esisterebbero più con la nuova legge. Ecco, avrei invece evitato di fare tutta un’edizione contenente unicamente notizie che non apparirebbero più: non certo perché i quotidiani sembrerebbero troppo noiosi (c’è una quantità di materiale che già con la legge attuale non dovrebbe essere pubblicata e che riempirebbe tranquillamente la colonna infame delle versioni online di rep&cor) ma perché ritengo che ci voglia comunque un equilibrio.
Come nota correlata, ho sentito uno stralcio di un’intervista in cui Berlusconi ha detto che nel 2007 era stata già votata “con una maggioranza bulgara” una legge che regolava le intercettazioni tal quale questa legge. Non ho nessun problema a credere alla cosa (d’altra parte chi era l’estensore della legge? Clemente Mastella!). Il disegno di legge era passato alla Camera con 447 voti favorevoli, sette astenuti e nessun contrario ad aprile 2007. Peccato si sia misteriosamente affossato in Commissione al Senato, segno che forse non erano proprio tutti d’accordo. Ciò detto, perché non ripartire direttamente da quel testo, invece che farne uno nuovo? così almeno nessuno può dire che non fosse stato accettato al tempo… :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-07-09 09:27

traduzione “intelligente”

Ho dato in pasto a Google Translate un brano da rendere in inglese (sono pigro, e ci metto meno tempo a correggere tutti gli errori della traduzione automatica rispetto a scrivere da zero). Nel brano c’erano dei link, che di solito elimino e ricopio a mano dall’originale, ma stavolta – sempre per pigrizia – erano rimasti nel testo. Bene, un sito “unimi.it” è diventato “unimi . com”.

Ultimo aggiornamento: 2010-07-08 15:55

Lelio Luttazzi

Per me Luttazzi è sempre stato uno e uno solo: Lelio. Ho appena verificato: ho parlato di lui su queste notiziole nell’ottobre 2001, quando non avevo ancora ben chiaro a che diavolo servisse un blog (non che ce l’abbia troppo chiaro adesso, ma almeno il mio stile si è un po’ affinato)
Sapevo che stava male da anni, ma leggere della sua morte è sempre triste. Lasciando perdere i quotidiani che hanno semplicemente riciclato il coccodrillo Ansa, vi linko la voce su Wikipedia e il ricordo di Sofri (quello giovane) che mi ha fatto ricordare di quando anch’io registravo le canzoni della Hiiiiit Pareeeeid con gli applausi in mezzo :-); e vi lascio il link a El can de Trieste, divertissement inizio anni ‘7o inopinatamente salita in cima… alla Hit Parade :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-07-08 09:29