Archivio mensile:Febbraio 2010

gioco della domenica: Alphabet Shoot

Alphabet Shoot è un “gioco fisico”, di quelli insomma dove bisogna tenere conto della gravità e si può variare la forza delle azioni tenendo schiacciato il tasto. La cosa divertente, almeno per me, è che i tasti da usare per azionare il cannone e colpire i bersagli sono i tipici ASDF di tanti giochini…
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2010-02-28 07:00

ZanTip

Sono stato contattato (da Zanichelli con un messaggio via il mio sito, il che significa che hanno probabilmente fatto una ricerca su chi parlava di loro… ottima idea, anche se un po’ meno burocratese sarebbe stato meglio) a proposito di ZanTip.
ZanTip è uno script JavaScript che viene inserito nelle pagine di un sito, un po’ come i contatori delle visite. Una volta installato, se un visitatore clicca due volte su una parola del testo si apre una finestra popup con la definizione – presa dallo Zingarelli – della parola stessa.
Io non l’ho installato, per l’ottima (dal mio punto di vista) ragione che pur essendo l’uso del sistema gratuito Zanichelli chiede l’inserimento di un loro banner; ne hanno il pieno diritto, certo, ma come sapete io e la pubblicità non andiamo molto d’accordo. Però l’ho visto in uso e l’ho trovato carino, e molto meno intrusivo dei sistemi in cui non appena passi sopra la parola col mouse appare la finestrella; inoltre credo che qualcuno dei miei ventun lettori potrebbe apprezzarlo, quindi ne parlo volentieri lo stesso :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-02-27 07:00

David Mills e la preveggenza di Silvio

Diciamocelo onestamente: era un po’ difficile riuscire ad affermare che la corruzione di Mills fosse da datare 29 febbraio 2000, quando il simpatico avvocato aveva finito di fare il gioco delle tre carte con i 600000 dollari benignamente elargitigli da Mister B., e non l’11 novembre 1999 quando i soldi finirono sul suo conto. Persino il procuratore generale, cioè l’accusa nel processo in Cassazione, l’ha riconosciuto; ecco perché Mills non verrà condannato penalmente (ma civilmente sì!) Insomma, il nostro PresConsMin ha ragione a lamentarsi della cattiveria dei giudici milanesi; sicuramente sapevano perfettamente anche loro la cosa. Perché avevano condannato Mills, allora?
La mia sensazione – da profano del diritto, quindi potrei sbagliarmi – è che sia stata una scelta molto precisa e politica. Il giudizio in cassazione è sul diritto e non sul fatto; quindi il giudice di Cassazione non può dire “Mills non è stato corrotto” (e infatti non l’ha detto, anche se qualche direttore di quotidiano cerca di rassicurare i suoi lettori che è il contrario). Un giudice di primo e secondo grado invece dice semplicemente “il reato è prescritto” senza entrare nel merito e affermare che il reato è stato effettivamente commesso oppure no. Ricordate la sentenza Andreotti? Ecco. In pratica, i giudici di appello hanno scelto di fare una figuraccia pur di avere agli atti definitivi che David Mills è stato corrotto. Corrotto da chi? Leggetelo da voi (se siete masochisti, qui ci sono tutte le quasi 400 pagine). Indubbiamente un accanimento, ma utile per gli storici del futuro.
Ancora un paio di considerazioni. In un primo tempo pensavo che lodo Alfano fosse stato una fregatura per Berlusconi, visto che il suo processo non finirà in prescrizione che a fine anno; poi ho fatto un po’ di conti e mi sono accorto che Niccolò “Mavalà” Ghedini non farà molta fatica a impantanare il processo in modo che la prescrizione arrivi prima dell’invio in Cassazione, per preservare la purezza del PresConsMin. Corollario: la legge sul legittimo impedimento – che allungherebbe i tempi di prescrizione – sarà messa da parte in attesa del prossimo processo che vedrà Berlusconi come imputato.
La seconda interessante considerazione è che fino a qualche anno fa la prescrizione per il reato di corruzione in atti pubblici era di durata maggiore. Poi c’è stata la legge ex Cirielli, quella che è stata sconfessata persino dal suo relatore; in fin dei conti l’onorevole Cirielli voleva alzare la prescrizione per i reati di mafia e terrorismo, e poi la legge è stata trasformata per abbassarla per reati evidentemente di scarsa importanza come corruzione e concussione. La legge è stata promulgata dal governo Berlusconi III; il Capo però aveva sempre spergiurato: «Dalla legge ex Cirielli non trarrei alcun beneficio». Vedete che a volte sbaglia anche Lui?

Ultimo aggiornamento: 2010-02-26 09:41

Far di conto no. Leggere e scrivere, boh

Barbara mi ha segnalato questo articolo di Repubblica, secondo cui una ricerca dell’Istituto nazionale di statistica e studi economici francese avrebbe sentenziato che «a capacità di calcolo e il ragionamento aritmetico non sono più necessari nella vita quotidiana».
Non so esattamente quale report sia stato letto da Alessio Balbi; il testo di rep.it scrive che «quasi il 3 per cento degli adulti non è più in grado di eseguire semplici operazioni aritmetiche», mentre il riassunto che ho trovato io (e anche il pezzo più sotto dell’articolo) dice che il 3% degli adulti soffre di discalculia, il che è una cosa diversa; la discalculia è la malattia equivalente della dislessia, solo che invece che applicarsi alle parole lo fa ai numeri. Insomma, l’articolo mi sembra molto raffazzonato.
E questo è un peccato, perché i temi indicati non sono affatto stupidi. Ad esempio, sono d’accordo che non sia più così importante saper fare a mano moltiplicazioni e divisioni di numeri di più cifre; per queste cose basta la calcolatrice del telefonino. Però è vero che due dei tre punti indicati dal segretario UMI, cioè approssimazione e stima dell’ordine di grandezza sono ancora più utili che in passato; ed è anche vero che a scuola si tende a imparare meccanicamente le cose, e quindi è facile che senza usarle le si dimentichi in fretta. Quello è sempre stato il guaio dell’insegnamento della matematica a scuola, e vorrei essere ottimista come Anichini che ritiene che la “matematica del cittadino” riuscirà a far breccia nei programmi. Però credo anche che occorrerebbe una “matematica del giornalista” :-|

Ultimo aggiornamento: 2010-02-26 07:00

Il petrolio come i salmoni!

[la chiazza oleosa RISALE il fiume]Stefano Pieri mi segnala questo titolo del Resto del Carlino sul combustibile versato sul Lambro e che ha ora raggiunto il Po. D’accordo che il petrolio è più leggero dell’acqua, anche se gli oli combustibili potrebbero forse essere più pesanti; ma da qui a dire che risale il fiume direi che ce ne vuole un bel po’!
Per la cronaca, Stefano ha notato come la quantità di liquido finito nel fiume sia molto variabile a seconda della fonte. Lo cito: «la quantità è soggetta a diverse fluttuazioni a seconda della fonte giornalistica (10 milioni di litri, 600 mila litri, tra i 2500 e i 10000 metri cubi, greggio a sufficienza per riempire 125 tir (!), 10000 tonnellate)». Per una volta però non mi preoccupo più di tanto. 5000 metri cubi sono 5 milioni di litri, e circa 5000 tonnellate. Considerando che non c’erano dati precisi, vedere che tutti i valori sono racchiusi in poco più di un ordine di grandezza mi sembra un buon risultato matematico.

Ultimo aggiornamento: 2010-02-25 15:38

la sentenza contro Google

Non avrei voluto parlare della sentenza di condanna in primo grado di tre dirigenti Google per il video pubblicato su Google Videos dove un disabile veniva filmato mentre era picchiato. Finché non ci sono le motivazioni della sentenza non è che si possa dire chissà che cosa. Però, soprattutto dopo questo bel post di De Biase, qualcosa forse posso aggiungerlo anche io.
Innanzitutto non c’è stata una condanna per diffamazione, e questo è importante; il principio si direbbe essere che fornire semplicemente il supporto non è un problema. La condanna è stata infatti per violazione della privacy. Sfogliando i miei quasi decennali archivi, ho scoperto che in effetti quella era la ragione per cui avevano sequestrato i server; quindi tutto torna.
Quello che manca ancora – ed è per questo che bisognerebbe leggere il dispositivo della sentenza – è se è vero che Google Videos ai tempi del fatto affermava che avrebbe controllato tutti i filmati aggiunti, o comunque non facesse esplicitamente affermare che chi li postava aveva tutti i diritti. Se la cosa è effettivamente così, potremmo tirare tutti un sospiro di sollievo, scoprire che per una volta non c’è stato un tentativo di imbavagliare la rete e tenerci all’erta per i prossimi attacchi, mentre facendo finta di niente cancelliamo tutto quanto scritto a caldo. Altrimenti, preoccupiamoci eccome.
[spero non sia necessario aggiungere che per quelli che hanno picchiato il ragazzo ci sarebbe dovuta essere l’aggravante dell’avere girato il video e l’ulteriore aggravante di averlo pubblicato]

Ultimo aggiornamento: 2010-02-25 11:09

eupnoico

L’altra domenica Anna ha portato Cecilia al pronto soccorso pediatrico (no, nessun problema grave, era un codice bianco; solo che prima di portarla aveva proprio un’aria abulica…). Nel referto c’era scritto che il paziente era “eupnoico”. Anna mi chiede “che vuol dire?”, io rispondo “boh, però se inizia con eu- vuol dire che è qualcosa che va bene”; salgo a consultare il vocabolario (cartaceo) e scopro che la parola non esiste, ma c’è “eupnea” che significa “respirazione regolare”, dal che deduciamo che il respiro era regolare.
D’accordo, ci saremmo forse potuti arrivare da soli pensando all’apnea. D’accordo, a casa nostra anche quando non usiamo l’internette non ci mancano certo i tomi di riferimento. Ma cosa costava scrivere nel referto “respiro regolare”, che magari qualcun altro con un referto simile si tranquillizzava, invece che chiedersi quale brutta malattia il suo pargolo avesse? Sono proprio cose che non capisco.

Ultimo aggiornamento: 2010-02-24 07:00