Vi siete ricordati ieri di festeggiare il Giorno Pi Greco? No? Male. Adesso per fare penitenza andate da Popinga e leggetevi il Carnevale della Matematica – edizione numero 23!
gioco della domenica: Epsilon
Non penso proprio che con Epsilon possiate trovare i bosoni di Higgs. Però potrete imparare a usare i wormhole per spostare le palline da una parte all’altra della camera (a nebbia?), comprensiva di possibili immagini fantasma che appaiono e almeno per quanto mi riguarda destabilizzano solo.
La grafica è molto anni ’80; chi ama i giochi basati sulla fisica – gravità e attrito come sempre – probabilmente lo apprezzerà.
(via Passion for Puzzles)
Tempismo milanese
Ieri ci sono arrivate due lettere, una per “i genitori di Cecilia” e l’altra per “i genitori di Jacopo”. In ciascuna di esse l’assessore Mariolina Moioli (quella che taglia le classi ai licei serali, per intenderci) ci racconta che possiamo già preiscrivere il/la giovine ai nidi comunali e ci dà persino un’utenza con password per fare tutto on line. Per la cronaca, l’utenza in entrambi i casi è a nome di Anna, giusto per la discriminazione. Ma la parte più interessante è sapere che ci sono gli Open Day! tre pomeriggi in cui dalle 16:30 alle 18:30 si possono visitare i nidi. Bellissimo, vero? Gli Open Day saranno mercoledì 3, giovedì 4 e venerdì 5 marzo.
Proprio così: una lettera spedita con Postel da Milano a Milano (e che quindi dovrebbe arrivare in massimo due giorni a farla lunga) è arrivata una settimana dopo la fine dell’evento. Poi ci si chiede come mai il PdL possa non portare le liste in tempo…
I comunisti non mangiano (più) i bambini
Ieri Anna e io abbiamo portato i giovini alla loro prima manifestazione. Avremmo preferito un corteo, così avremmo potuto muoverci un po’; così ci siamo fermati un quarto d’ora in piazza Cairoli mentre c’era il collegamento con Vendola da Roma – oh, ma persino lui adesso dice “amici e compagni, amiche e compagne”? E poi dite che il PD non ha portato novità, se addirittura la loro formula di saluto è finita ai comunisti-senza-il-nome-comunista? – e poi siamo tornati indietro. Dei trentamila presenti annunciati dal palco ne ho visti al più la metà, a dire il vero: però nessuno ha attentato ai nostri pargoli, e tra l’altro c’era anche gente molto più giovane delle altre manifestazioni a cui abbiamo partecipato in passato.
__Il grande Fred_ (libro)
Sono giusto passati cinquant’anni dalla morte di Ferdinando Buscaglione, in arte Fred. Ma cos’è rimasto come immagine del “duro di Porta Pila”? Questo breve saggio del 1999 ripubblicato in questi mesi (Maurizio Ternavasio, Il grande Fred, Lindau “Le comete” 1999, pag. 158, € 10.33, ISBN 978-88-7180-226-8) racconta la vita di Buscaglione, dalla lunghissima gavetta iniziale fino ai pochi, frenetici anni del suo successo. Buscaglione ne esce fuori con un’immagine completamente diversa dal maledetto che sembrava essere l’originale da cui venivano tratti i personaggi delle sue canzoni; lui era invece quasi timido, e sicuramente interessato solamente alla musica, suo amore corrisposto fin da ragazzo; strumentista polivalente, jazzista in grado di fare jam session nientemeno che con Louis Armstrong, arrangiatore maestrale oltre che naturalmente compositore sopraffino, in coppia con il suo amico e vicino di casa Leo Chiosso. Ma ne esce fuori anche un ritratto della Torino prima e dopo la seconda guerra mondiale, con luoghi che ancorché cambiati sono comunque riconoscibilissimi a un bogia nen emigrato quale io sono. L’unico appunto che posso fare è che il libro qua e là soffre di ripetitività, il che è un peccato; a me sarebbe poi piaciuto vedere qualche analisi musicale, ma capisco che era forse chiedere troppo.
Quello che i titoli non dicono
Guardate il titolo di questo articolo: «Sondaggi sulle Regionali: Formigoni come nel 2005, Penati al 36%». Notato nulla di strano?
Se leggete il resto dell’articolo, vedrete che le informazioni sono assolutamente corrette; la percentuale di Roberto (uno di noi) è scesa dello 0,06%, mentre l’ex presidente della Provincia di Milano ha anzi un decimo di punto percentuale in più – scartamenti che comunque si possono tranquillamente trascurare.
Peccato che dal titolo vengano nascoste due informazioni molto importanti. La prima è che Formigoni ha più di 17 punti percentuali di vantaggio su Penati; la seconda è che il consenso a Formigoni è rimasto invariato nonostante dalla sua maggioranza si sia staccata l’UDC con Pezzotta che ha un 6% di consensi, quindi in pratica c’è più consenso per lui (mentre pur sommando la quota di Agnoletto a sinistra si perdono quattro punti e mezzo).
Insomma il titolo di quella notizia, consciamente o no, dà un’impressione opposta alla realtà. Eppure è assolutamente corretto. Visto che potenza, la matematica?
Impar condicio
Posso immaginare mille ragioni per cui Silvio Berlusconi appaia in un servizio di Studio Sport, come effettivamente è successo oggi all’ora di pranzo. Non ne riesco a trovare molte per cui ci fosse una sequenza con lui seduto alla scrivania e dietro i simboloni del PdL e della lista pro Renata Polverini.
Raccomandata 1: una mezza fregatura
La scorsa settimana mia mamma mi ha spedito due golfini per i gemelli, visto che non sapeva quando sarebbe tornata a Milano. Andata all’ufficio postale Ha fatto una Raccomandata1, che sarebbe dovuta arrivare in un giorno. Il primo tentativo è andato a vuoto, per l’ottima ragione che aveva sbagliato numero civico: nove euro sprecati, ma in quattro giorni il pacchetto le è ritornato indietro. Nulla da eccepire, insomma.
Sabato scorso ci ha ritentato: lunedi sera arrivo a casa e trovo in buca un foglietto di carta velina (non quello giallo classico) che spiegava comefossero passati a mezzogiorno e non avessero trovato nessuno in casa. Falso, visto che c’erano i miei suoceri; ma probabilmente il postino non ha avuto voglia di scorrere i nomi del citofono elettronico per trovare il nostro. Ad ogni modo c’era un numero di telefono al quale, sempre secondo il foglietto stesso, avrei potuto telefonare nei tre giorni successivi per avere un secondo tentativo di invio. Chiamo nel pomeriggio di martedì: il pacchetto non si trova, e l’impiegato mi suggerisce di chiamare il matino dopo perché è più facile trovare qualcuno che abbia informazioni. Intanto martedì sera trovo l’usuale foglietto giallo, dove c’è scritto che il giorno prima non ci avevano trovato. (Per la cronaca: il foglietto giallo lo mettono sempre il giorno dopo, non è strano). Mercoledì mattina chiamo di nuovo, mi dicono che il pacchetto è li ma me lo devo venire a prendere io, nell’ufficio postale che tra l’altro era comodo per la casa vecchia ma non per la nuova.
Ora capisco che PosteItaliane abbia bisogno di fare i soldi. Però potrebbero almeno evitare di prenderci per i fondelli e lasciare solo il foglietto giallo, no?