Non so se le voci su Maurizio Gasparri che ama frequentare transessuali abbiano un qualche fondo di verità. D’altra parte sono affari suoi; fossero vere mi limiterei ad aggiungere che sarebbe molto ipocrita date le sue affermazioni pubbliche.
Ciò detto, quando vedi che il Giornale di famiglia (politica) dedica tutta un’articolessa a spiegare come mai nel 1996 il nostro fu fermato da una gazzella dei Carabinieri mentre andava su e giù a bassa velocità in una nota zona di prostituzione trans, uno può cominciare davvero a farsi qualche domanda in più.
Humyo: condivisione remota file
Il mio sistema preferito per condividere file con me stesso continua ad essere Dropbox. Però non è certo l’unico sito che lo faccia. Il britannico Humyo ha un approccio leggermente diverso: nel piano free sono dati a disposizione 10 GB di “spazio web”, diviso equamente tra file multimediali e altri file. Il punto di forza sembra essere che si possono creare cartelle condivise solo tra poche persone (stavo pensando di farne una con gli mp3 di cover beatlesiane, se la cosa può interessarvi); la fregatura è che ci sarebbe un tool per condividere automaticamente come disco virtuale la nostra roba, ma almeno dall’ufficio sembra richiedere un account a pagamento.
(via Free Download a Day)
acrostiSchwarzy
Scopro da Leo questo articolo del Corsera che ci racconta come Schwarzenegger abbia rimandato al parlamento californiano una legge senza controfirmarla. La curiosità non è tanto nel rifiuto della legge, quanto nella letterina di accompagnamento (qua il PDF della versione ufficiale, direttamente dal sito governativo) dove le lettere iniziali di ogni riga compitano “Fuck you”.
Sono ragionevolmente certo – dopo aver dato un’occhiata a qualche altra lettera di veto scritta dal governatore – che l’acrostico non è affatto un caso. Schwarzy ha scelto una leggina da poco e non è nemmeno entrato nel merito, scrivendo semplicemente che ben altre sono le riforme da fare. Certo che, nonostante la sua performance con Danny Devito in I gemelli, non mi sarei mai aspettato da lui una punta tale di umorismo… peccato che non ce lo vedo proprio Napolitano a fare qualcosa del genere!
Berlusconi fuorilegge!
Ritorno sulla telefonata di Berlusconi a Ballarò per segnalare la (ennesima?) violazione della legge da parte del nostro PresConsMin.
Probabilmente sapete che i sondaggi elettorali non possono venire divulgati nelle due settimane precedenti alle elezioni. Forse sapete anche che esiste un sito apposito, dal nome indubbiamente evocativo “Sondaggi Politico-Elettorali”, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ma quasi sicuramente non avete mai letto il comma 3 dell’articolo 8 della legge n. 28/2000, che riporto qui sotto.
3. I risultati dei sondaggi realizzati al di fuori del periodo di cui al comma 1 possono essere diffusi soltanto se accompagnati dalle seguenti indicazioni, delle quali è responsabile il soggetto che ha realizzato il sondaggio, e se contestualmente resi disponibili, nella loro integralità e con le medesime indicazioni, su apposito sito informatico, istituito e tenuto a cura del Dipartimento per linformazione e leditoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri:
a) soggetto che ha realizzato il sondaggio;
b) committente e acquirente;
c) criteri seguiti per la formazione del campione;
d) metodo di raccolta delle informazioni e di elaborazione dei dati;
e) numero delle persone interpellate e universo di riferimento;
f) domande rivolte;
g) percentuale delle persone che hanno risposto a ciascuna domanda;
h) data in cui è stato realizzato il sondaggio.
Sono andato a verificare: non c’è traccia del supposto sondaggio silviesco sbandierato spensieratamente. Come si fa a sporgere denuncia?
Berlusconi dà i numeri
A parte le tirate pronunciate in terza persona – Giulio Cesare aveva perlomeno una prosa più asciutta – ieri sera Silvio Berlusconi ha tirato fuori l’ennesimo suo sondaggio. Anche se nel sito apposito ci sono dati un po’ diversi sul gradimento al governo, prendo per buoni i dati da lui presentati:
«L’ultimo sondaggio che ho qui davanti a me dice che il governo è al 54%, il presidente del Consiglio è al 68% e il Pd, che è tornato Pci con l’elezione di Bersani, è al 25%».
Con ogni probabilità i primi due valori si riferiscono al gradimento, che è indipendente dalle scelte politiche della gente (basta vedere gli applausi che il compagno Gianfranco Fini si è preso alla Festa Democratica) e il secondo alle intenzioni di voto, cose completamente diverse. Insomma, tanto per cambiare il PresConsMin ha mischiato mele e pere pro domo sua.
Ma qualcuno ci casca ancora?
Google Wave
Ok, grazie a Silvia mi è arrivato un invito per Google Wave. E mo’ che ci faccio?
Fate la nanna (libro)
Ecco un libro (Eduard Estivill e Silvia De Béjar, Fate la nanna, Mandragora 1999, pag. 118, € 8, ISBN 9788885957305, trad. Ana Ortiz Fernandez) per cui non ci sono vie di mezzo; o lo si ama alla follia o lo si stronca senza pietà. Il “metodo nazista” per convincere i bambini a dormire regolarmente è certo pesantuccio: quando è ora di dormire, dopo aver dato la buona notte al bambino non lo si tocca più per nessuna ragione. Peggio, ci si può far vedere, in modo che non si creda abbandonato; ma chissà se poi non si sente ancora più sconcertato. Ci sono però dei suggerimenti utili, tipo creare una routine senza cercare di inventarsi ogni volta chissà cosa e ricordarsi di essere il più possibile tranquilli per non ingenerare ansia nel pupo; per il resto l’attuale situazione di casa mi farà comunque aspettare due mesi prima di valutare se mettere in pratica il metodo oppure no, e quindi sospendo il giudizio :-)
strisce arcobaleno
Parcheggiare a Milano, si sa, è una discreta impresa. Ma le rare volte in cui sono stato a Firenze ho notato come la situazione da quelle parti sia ancora peggiore; questo indipendentemente dalla gestione della società Firenze Parcheggi su cui è meglio non parlare per evitare querele.
Ma adesso ci sarà la rivoluzione: Repubblica titola “Addio ai parcometri”, mentre il Corsera è più neutro. Il tutto, naturalmente, per la gioia degli automobilisti? Mah.
Per terra ci saranno le strisce bianche: 15000 posti (la metà di adesso). Poi ci saranno le strisce blu, dove parcheggeranno… i residenti (e chi paga l’abbonamento, pecunia non olet). Poi ci saranno le strisce rosa, per donne incinte e con figli sotto i due anni (e non importa che il codice della strada non preveda affatto tali parcheggi). Poi ci saranno le strisce viola, la Grande Invenzione di Renzi; pezzi di strada in uso esclusivo a una singola autovettura, coi carri attrezzi che in sette minuti massimo verranno a toglierti l’abusivo. In pratica l’automobilista dovrebbe spendere cinquanta euro il mese per uno spazio teoricamente suo ma praticamente chissà; e non credo nemmeno gli diano una quota delle multe per divieto di sosta comminate a chi gli ha fregato il posto… ammesso che queste multe non vengano impugnate perché illegali.
Ma la vera ciliegina sulla torta è la riunificazione delle strutture di parcheggio in mano a Firenze Parcheggi, col Comune che diventa monopolista e deciderà le tariffe a suo piacere. Ho come il sospetto che le proteste per il tram in piazza del Duomo non saranno nulla :-)